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Tuesday, May 09, 2017

IVAN ROMANO “SALENTO” È IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “L’INVENTORE SALTUARIO”



Il ritratto di uno scorcio di vita trascorsa in Salento incorniciato amabilmente da venature folk cantautorali.

Il cantautore campano racconta della vacanza trascorsa in Salento, descrive in modo semplice le scene che egli stesso vive, raccontando la vita di stenti da pescatore di un padre e di un figlio. Disegna il paesaggio e le sue rocce da cui si aprono splendide grotte lungo la costa adriatica, sopra le quali si scorgono folti vegetazioni di ulivi secolari, la cui produzione di olio servirà a condire la cena di tanti innamorati.


Il singolo è tratto dall’album “L’inventore saltuario”:
«I testi e gli arrangiamenti sono frutto di un lungo studio condotto da me (Voce, basso, Piano, Chitarra e Kazoo) grazie alla sinergia dei ritmi Latini di Antonio De Nisi (Batteria) e di Angelo Marino (Percussioni), accompagnati dalla seducente Fisarmonica Folk/jazz di Carmine Ioanna, dai colori decisi della Tromba e del Flicorno Soprano di Nicola Albanese, dalle note soavi del Flauto di Giuseppe Branca, dalle dolci note di Pianoforte di Massimo Palumbo nei brani “Ma è difficile farlo” ed “Irpinia” e dalla Tammorra ed il coro di Lorella Monti in un brano “Irpinia”. Amore, passione per la musica, per la donna, per la propria terra - “L’Irpinia” - sono gli elementi distintivi di un’opera dove il tema sociale della emigrazione diventa “sofferenza” ma anche atto di grande “coraggio”. E dalle calde terre del Sud si intreccia la storia complicata tra una madre e una figlia dove torna incontrastato il tema dell’amore e lo struggente legame che da sempre anima il rapporto tra generazioni diverse». Ivan Romano

DICONO DI LUI

"Ivan Romano, polistrumentista, compositore e cantautore, porta a casa il primo suo personale lavoro a cui restituisce un suono classico popolare ma che marchia a fuoco con una personalità eccentrica da inventore e visionario”. Marco Vittoria, Vento Nuovo
"Sono presto identificate a grandi linee i confini di questo lavoro che abbraccia in accezioni molto terrene quella che è la canzone tradizionale del popolo.” Exit Well

"Un artista poliedrico e polistrumentista che porta a casa un bel disco”Luca Marsi, Full Song
"Esce fuori la personalità di un compositore ed un giocoliere di voce e di parola. Il suo disco parla di vita, di rapporti, di genitori, di figli e di tanto altro.” Marco Vigliani, Sound Contest
"A questo punto il disco è finito e quindi, che dire? Dico che è veramente un bell’album, un lavoro pieno di passione, sentimento ed impegno. Un perfetto equilibrio tra jazz e folk con una giusta dose di cantautorato che strizza l’occhio al blues.” Vanni Versini, Onda Musicale
"Un buon ascolto per iniziare bene la giornata...” Paolo Polidoro, Musical News
"Folk cantautorale e ritmi latini, accompagnano i suoni colorati che fisarmonica, flicorno e tromba, insieme a basso, piano e chitarra, compongono un’opera musicale di grande spessore.” Rosa Di Girolamo, My Dreams

"Un disco che parla di vita quello di Ivan Romano mescolando, forse, la sua storia con quella degli altri.” Blog Della Musica

“L’Inventore Saltuario” è un lavoro che convince grazie alla capacità di elaborare soluzioni interessanti come l’unione di percussioni latineggianti, fiati, piano e fisarmonica e di legarle a testi profondi e sempre godibili”. Piergiuseppe Lippolis, Music Map
"Un album eclettico e gradevole, che cattura l’attenzione e conquista per originalità, all’ascolto ogni brano vive di vita propria ma segue un cammino ben strutturato che concatena tutto il lavoro”. Quadri Project

“L’istinto che arriva puntuale a dar man forte (anzi determinante) alla passione che nel disco di Romano esce più di ogni altra cosa”. Free Sound Magazine

"Un disco colorato, istrionico nella sua propensione al folk, teatrale senza risultare attoriale o artificioso, ma in un equilibrio precario nei toni.” GTB Rewies

"Ritmi latini e musiche tradizionali accompagnano testi che parlano di sentimenti, passione, emigrazione, amore per la propria terra, coraggio e scontri generazionali”.
 Eleonora Montesanti, La Musica Rock

"Sono ben nove tracce dove convivono con grande armonia contaminazioni che vanno dal folk, al jazz, al cantautorale, al jazz. Trattasi di disco d’esordio…e che esordio!”
 Giovanni D’Iàpico, Audiofollia
"Questo interessante esordio discografico è caratterizzato da una certa cura nelle melodia e da una sorprendente capacità lirica.”
 Viva Low Cost

"L'approccio folk dell'arte affascina sempre, al di là anche dei gusti musicali di ognuno e il disco di Ivan Romano ci fa dimenticare l’aspetto modaiolo e uniformato della musica che imperversa, per farci entrare nella dimensione lenta e magica della provincia”. 
Clap Bands
"Ticchettio alla finestra, apre una fisarmonica. Ci piace e conforta l’impiego abbondante che dello strumento scopriamo nel seguito del lavoro”. Giuseppe Sanalitro, Musica Intorno
"Un album fruibile che riesce a trascinare sia dal punto di vista melodico che da quello ritmico, “L’inventore saltuario” saprà farsi apprezzare sia dagli amanti del genere che dall’ascoltatore medio alla ricerca di una canzone da canticchiare.” Messalina
"Il disco mescola influenze diversificate che spaziano dalle melodie della tradizione musicale campana ai ritmi latini, con l’aggiunta di una particolare cura per i testi in cui a dominare è il tema dell’amore, ora per una donna, ora per la musica ora ancora per la propria terra.” Blog Folk
"L'album "L'inventore saltuario" di Ivan Romano è musica, latina, napoletana, folk, jazz, pop. Tutta, miscelata sapientemente per creare un cocktail armonioso e raffinato. Da ballare, assaporare, ascoltare, lasciandosi trasportare in un viaggio in un luogo non luogo. La musica, quella vera.” Causa Ed Effetto

"Un folk che però non si limita alla tradizione, ma spazia per mezzo di strumenti come il kazoo e il flicorno fino alle sonorità dell’america latina. Sound latino che il disco assume  sin dalla prima canzone”. Edward Agrippino Margarone, Non Sense Mag


Etichetta: Arie Record Studio

BIO
Ivan Romano è un cantautore folk che ha composto oltre 100 canzoni dal genere cantautorale folk al rock psichedelico, ha scritto anche brani per altri cantanti ed ha inciso 3 album con la band “ARIE”.
Nel 2016 decide di intraprendere un nuovo viaggio musicale con un progetto discografico da solista.
Il 25 agosto 2016 ha pubblicato il suo primo album dal titolo “L’inventore Saltuario”, il suo stile potremmo definirlo "folk cantautorale con varie sfumature". Il nuovo progetto viene raccontato dal Cantautore attraverso 9 brani a cui hanno partecipato vari musicisti. A luglio 2017 uscirà il suo nuovo album: “I Giovani e la Tradizione”, un album di 13 canzoni inedite, sarà accompagnato in tour da una big band di 13 musicisti di qualità e con una compagnia Teatrale ed artisti circensi, in un progetto innovativo “Video live concept”, andrà in scena nei Teatri dal prossimo autunno.


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TOROMECCANICA “IL PRIMO BATTERISTA DEI NEGRAMARO” È IL NUOVO SINGOLO DELLA BAND SALENTINA



Una canzone che, omaggiando una delle più importanti band del panorama musicale italiano caratterizzata da un excursus ricco di grandi occasioni colte in maniera vincente, descrive metaforicamente il tema delle occasioni mancate.

I Toromeccanica mettono in musica la storia immaginaria di un ragazzo che per un breve periodo frequenta la band di Giuliano Sangiorgi (frontman dei Negramaro), in tempi non sospetti, senza sentirne il vero potenziale e inconsapevole del radioso futuro che da lì a poco la band avrebbe avuto. Un ragazzo come tanti che ad un certo punto decide di lasciare la band, allontanarsi, e seguire altri progetti, altri sogni. Così il filo della storia diventa rimpianto, rincorrendo i “se” i “ma” e i “perché” mentre i suoi amici cavalcano l'onda del successo. Ed è allora che si innesca un quotidiano effetto “Sliding Doors” in cui il protagonista immagina di tornare indietro e ricucire i rapporti. È la canzone che rappresenta il sogno di donare all’etere una storia e vivere delle emozioni che la stessa suscita negli occhi di coloro che la sentono, «è la canzone del dannato bisogno del musicista di essere lì sul palco a dire “Io sono qui!”».




Il brano è la prima coproduzione de l’etichetta “Il Paese dei Balocchi” con la “Rusty Records”, la prima in assoluto de “Il Paese dei Balocchi” che vuole costituire un ponte ideale fra il Salento e Milano per far emergere i nuovi talenti salentini.

Etichetta: Rusty Records/Il Paese dei Balocchi

BIO

La band nasce artisticamente nel 2005 ad Alezio, in provincia di Lecce con l'intento di proporre brani inediti abbracciando più stili musicali e scrivendo testi elaborati in modo da esprimere, anche tramite l'utilizzo di termini desueti, concetti nuovi e nuove forme di comunicazione. Vantano dal loro anno di formazione numerosissime esibizioni live e si sono distinti per i risultati ottenuti in numerosi concorsi, classificandosi sempre nelle prime posizioni.
Nel 2009 firmano con l'etichetta Rusty Records, e presentano alle radio il singolo “Bungalow”, prodotto da Davide Maggioni, grazie al quale ricevono il premio della critica al Festival Show 2009. Nel luglio del 2011 viene lanciato l'EP “Star System” con il singolo “L'amore ai tempi della crisi”, brano con cui la band vincerà il premio Flop Tv al PIVI 2011. Nello stesso anno con “Non Mi sbilancio (Testuggini)” sfiorano l'esibizione davanti alla giuria tecnica della Rai entrando tra i 40 finalisti di CartaSì Area Sanremo.
Nel marzo del 2012 invece pubblicano l'album “Star System – Repack”, composto da 11 brani tra cui il remix di “Bungalow” realizzato dal dj Max Robbers.
L'anno seguente, nel 2013, la band supera tutte le fasi della selezione dell'1MFestival e si esibisce sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma, vincendo il premio Puglia Sounds. Nel maggio 2014 lanciano “I Reggiseni Non Contengono Cervelli”, il loro nuovo singolo dal sapore raggamuffin che vede la collaborazione di Cesko, inconfondibile voce degli Après La Classe, e che rappresenta un vero e proprio spaccato dell'attuale situazione italiana, dalla politica alla televisione, per toccare il dolente tasto del mondo del lavoro. Il videoclip del brano, prodotto da Springo Film, con la regia di Federico Mudoni, viene premiato al Salento International Film Festival come "Migliore Sceneggiatura". Il brano viene inserito nella 1MNext Compilation, raccolta riservata ad artisti emergenti che hanno calcato, negli anni, il palco del Concerto del Primo Maggio di Roma.
Nel 2015 lanciano il brano “Extremo”, singolo che anticipa l'uscita del nuovo album “L'Innocenza dei 30 anni”. Il secondo singolo, "L'estate di Hubner", esce nell'ottobre dello stesso anno, e vede la collaborazione in video di Dario Hubner, capocannoniere della Serie A 2001-2002.
Il 10 Giugno 2016 esce in radio il singolo “Un giorno memorabile”, brano prodotto da Rusty Records che, per quanto riguarda le pubblicazioni discografiche, segna la fine del ciclo “L'innocenza dei 30 anni”.
Nel mese di Dicembre 2016 la band firma un contratto discografico che segna l’inizio di una coproduzione tra le etichette indipendenti “Rusty Records Italia” (MI) ed “Il paese dei Balocchi Records” (LE).
Attualmente i Toromeccanica sono impegnati nella produzione del terzo album alternando sessioni in studio e concerti live. L'uscita è prevista per l’estate del 2017.




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Monday, May 08, 2017

MARCY “YOU CAME BY MY WAY” È IL NUOVO SINGOLO DELL’EX COMPONENTE DEI GEN ROSSO


Dopo la florida esperienza come “art performer” all’interno del celebre gruppo musicale christian rock, il musicista filippino pubblica una ballad composta nel 1979.

You came by my way”, canzone nata alla fine degli anni ’70, si presenta come brano profondamente attuale nonostante i suoi 38 anni grazie al testo che lo caratterizza e al nuovo arrangiamento con cui è stato rivestito. Il brano affronta il tema dell'amicizia, sentimento che resiste al tempo e allo spazio sfidando le convenzioni. 




Marcy si ripresenta così dopo circa vent’anni e dopo aver girato il mondo con il gruppo Gen Rosso, diffondendo un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli. Ideatore di tanti musical degli anni ‘70 e ‘80, torna ora alla ribalta con un album intitolato non a caso “Torno a casa”. Le registrazioni sono state attuate negli studi di Azioni Musicali di Loppiano e Emdabliuem di Incisa Valdarno, con gli arrangiamenti di Sandro Crippa e il mixage di Emiliano Chirco.

Etichetta: BAM International

BIO

Marcelino Bautista detto Marcy è un cantante filippino che ha vissuto per più di vent’anni in Italia, a Loppiano in provincia di Firenze, facendo parte di un gruppo internazionale denominato “Gen Rosso” dove ha ballato, cantato ed è stato coreografo. Ha studiato performing arts e cinque discipline di danza come balletto classico, moderno, jazz, afro-brasiliano e dance asiatiche a Parigi.
Con il “Gen Rosso International Peforming Arts” ha girato il mondo esibendosi con concerti e performace in importanti teatri nazionali ed internazionali come l'Albert Hall di Londra, La Salle Pleyel di Parigi, Teatro Sistina di Roma, Maracanazinho del Brasile, lo Stadio Flaminio di Roma, l'Arena di Verona, la Picc di Manila, la Fumon Hall di Tokyo.
Nel 1995 è stato incaricato di curare la direzione artistica della Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Manila alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, raccogliendo più di 5 milioni di persone.
Nel 2005, Marcy è stato fermato da una seria malattia che ha però superato con coraggio e forza di volontà vincendo la sorte. Da questa vicenda è nata una bellissima canzone da lui composta che viene inclusa nel suo nuovo album prodotto da BAM, “I Can Win”. Attualmente legato a BAM International, Marcy ha inciso un CD sia con canzoni che lui ha reso famose mentre lavorava con il Gen Rosso più altri brani da lui composti negli ultimi anni come “Torno a casa” che dà il titolo al CD.






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Storie di donne al Teatro Elettra

Dall’11 al 14 maggio 2017 al Teatro Elettra di via Capo D’Africa 32 a Roma la Compagnia delle Idee Ritrovate presenta “Storie di donne” di Carlangelo Scillammà Chiarandà, regia di Carlo Cianfarini. In scena Barbara Patarini, Simone Balletti, Chiara Pavoni, Luisanna Arias, Teodora Nadoleanu. Trucco e costumi di Roberta Budicin. Tre storie, tre donne, un solo sentimento: la solitudine.