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Friday, June 01, 2018

BOB BALERA: “CELENTANO” è il nuovo pezzo estratto dall’album “È DIFFICILE TROVARSI”



Il lucido e provocatoriamente ironico ritratto di una delle più grandi icone musicali italiane di sempre, viene dipinto musicalmente dal progetto elettro-pop di Romeo Campagnolo.  

Un brano citazionista, un omaggio all’estetica del molleggiato periodo beat, alla sua ironia pungente nel raccontare storie d’amore, nella musica come nel cinema, al suo stile iconico che ha segnato un’epoca. Filtrato dalla lente dei BOB BALERA con l’augurio di non indispettirlo.



Guarda qui il video:




Il pezzo è tratto da “È difficile trovarsi”, l’album d’esordio del progetto musicale capitanato da Romeo Campagnolo, ex leader dei Solaria, registrato e prodotto presso il Soviet Studio di Cittadella (PD) da Matteo Marenduzzo.
Instabilità dei rapporti sentimentali, amori non corrisposti, sguardi nostalgici e pollo agli anacardi, vengono sviscerati in un disco agrodolce dall’ascendente carismatico.


DICONO DI LORO

«Un gradevolissimo esempio di electro pop all’italiana». Blow Up

«Sembra esserci un po’ di tutto in questo progetto che di varietà ed eclettismo fa il suo cavallo di battaglia, riuscendo il più delle volte a districarsi bene». Rockerilla

«C’è bella melodia che accarezza testi assai ricchi di sex appeal […] è davvero un bel disco». Just Kids Magazine

«Un album che mescola sapientemente rock ed elettronica […] un ottimo esempio di rock elettronico che vi farà tornare alla mente i Subsonica dei tempi migliori». Onda Musicale


ETICHETTA - Dischi Soviet Studio
RADIODATE- 22 MAGGIO 2018


BIO

Bob B. è un progetto elettro-pop presente da almeno un decennio nella mente di Romeo Campagnolo, cantante dai capricciosi trascorsi rock (fu leader dei Solaria). Col susseguirsi delle stagioni, una serie di volenterosi e talvolta talentuosi personaggi, lo aiuta a mettere in musica alcune sue vecchie e nuove suggestioni. A ridosso del 2014, Bob Balera diventa una vera e propria band e pubblica il singolo “Giorni da Cicala”, nonché la b-side “Rimbalzi”. Dopo cambi di formazione, gite al mare, avvelenamenti, ritorsioni, processi, scandali, ritiri spirituali e bonifiche dentarie, la band dà alle stampe l’album “E’ difficile trovarsi”, che forse ne segnerà il declino. Monsieur Campagnolo è affiancato da Matteo Marenduzzo (Soviet Ladies, Riaffiora), Antonio Marco Miotti (MiSaCheNevica, Disfunzione), Filippo Pietrobon e Jacopo Monegato (Masca, Masca).


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Wednesday, May 30, 2018

Chiara Pavoni al Mausoleo Garibaldino per l’Unità d’Italia


In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, ALCRAS celebra il 170° anniversario della gloriosa Repubblica Romana, esempio fulgido di rappresentazione dei valori del Risorgimento, evento troppo spesso trascurato e dimenticato.

FRANCESS: “SUBMERGE” è il nuovo singolo dell’artista italo-giamaicana estratto dall’omonimo album



L’oceano diventa metafora in un musica, in un trionfo melodico che combina a perfezione pop, blues e soul.



Submerge” è il brano che dà il titolo all’album. L’atmosfera creata dall’arrangiamento ha guidato la scrittura del testo portando la cantante a riflettere su quella sensazione di impotenza che a volte si prova di fronte all’enormità della vita e che come un’onda ci sommerge.

«Ho raccontato l’esperienza di questo “dolce naufragar” descrivendo l’oceano prima come un re imponente e severo e poi come un accogliente ventre materno». Francess


Sul nuovo album:

«Fare musica è l’unico modo che conosco per esplorare e cercare di capire me stessa e il mondo. Sono circa otto anni che, seguita dalla squadra di Sonic Factory, cerco un’identità e il mio posto nel panorama musicale. Grazie a questa collaborazione ho avuto lo spazio, il tempo e il sostegno per crescere artisticamente e professionalmente. Ogni disco rappresenta una tappa di questo percorso: lo studio di registrazione e poi il palco sono i luoghi in cui mi viene data l’opportunità di raccontarlo». Francess

ETICHETTA: SONIC FACTORY

Radio date: 13 aprile 2018
Pubblicazione album: 4 maggio 2018


BIO
... there’s a feeling that I get from you” : chi per la prima volta sente la voce di Francess, sarà indelebilmente segnato nel proprio subconscio musicale. Un effetto del genere non si può né progettare né creare. La venticinquenne Francess rapisce l’anima con disarmante semplicità. È un dono.
Fin dall’inizio Francess, nome d’arte di Francesca English, vive in un mondo multiculturale, un particolare che influenzerà la sua musica in modo sostanziale. Nata nel 1989 a New York, figlia di padre giamaicano e madre Italiana, ha sempre posto l’arte e la musica al centro della sua vita: “Mi sono avvicinata alla musica da piccola... con una chiara tendenza a tutto ciò che è jazz, blues, soul, o che comunque affondi le radici nella cultura afroamericana …. mia nonna mi cantava le ninna nanne gospel quindi non poteva essere altrimenti …”.
Non solo musica; la sua gioventù è temporaneamente legata ad altre forme d’arte: frequenta prima il liceo artistico, poi l’Accademia di Belle Arti, ed infine lavora presso lo studio di uno scultore. Sono i produttori Mauro Isetti ed Egidio Perduca di Sonic Factory che riescono a riportarla alla musica grazie ad una fortissima intesa reciproca ed un intenso feeling artistico.
In questi anni il team si è concentrato sulla scrittura di brani originali di respiro internazionale, con sonorità pop blues soul, nei quali la calda voce di Francess si unisce al “sound mainstream” degli arrangiamenti. Man mano che il lavoro produttivo dava i suoi frutti i brani venivano proposti riscontrando un notevole successo tra il pubblico e tra gli addetti ai lavori. Francess ha vinto nel 2012 il Canevel Music Lab prestigiosissimo concorso italiano dedicato alla musica di qualità. Il concorso, che ha visto più di 500 iscritti, si è concluso al Teatro Nuovo di Verona e la giuria di qualità ha decretato Francess vincitrice del premio con il brano “Notes and words”; il tutto in un contesto musicale ed artistico di altissimo livello. Media partner della manifestazione è stata Radio Rai Uno che ha programmato il brano sul primo canale radiofonico italiano.
In campo discografico la produzione ha iniziato a muoversi sul fronte internazionale instaurando importanti contatti con Germania e Stati Uniti.
Interessante anche il riscontro che l’artista ha avuto in territorio francese: i singoli “Notes and words” e “The other half of me” nell’anno 2013 sono stati programmati da oltre 70 emittenti radiofoniche.
Il 2013 si chiude con Francess protagonista nelle musiche del film “Beyond Love” di Silvio Alfonso Nacucchi essendo autrice delle sei canzoni della colonna sonora ed interprete di due di esse.
Il 2014 vede l’importante accordo con Alberto Margheriti di Smilax Publishing per il lancio del primo album. Il team di produzione Isetti & Perduca di Sonic Factory ha infatti lavorato su 10 canzoni che presentano Francess da angolazioni diverse, facendo in modo che la raffinatezza degli arrangiamenti non perda mai di vista la forza commerciale dei brani. Il titolo del disco è APNEA.
I testi sono stati scritti interamente dall’artista – una conferma che il talento di Francess si esprime in vari modi.
Al primo impatto la personalità di Francess appare tutt’altro che estroversa: schiva, riservata, tranquilla, finché non si trova davanti a un microfono: già dalla prima nota avviene una metamorfosi profonda. E’ affascinante
Nel 2016 esce il disco A BIT OF ITALIANO, una raccolta di brani della tradizione musicale italiana riarrangiati e tradotti in inglese. Il progetto è nato dall’orgoglio per la cultura italiana e la voglia di rendere omaggio ad alcuni dei nostri grandi artisti. Il disco contiene anche un inedito chiamato GOOD FELLA che unisce le due lingue e le due culture di Francess. Oltre ad essere un’importante tappa nel suo percorso di crescita artistica e professionale, questo progetto permette a lei e alla squadra Sonic Factory di iniziare un’importante collaborazione con l’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova. Con la regia di Paolo Micai, Francess, insieme all’orchestra, ha l’opportunità di girare il videoclip di Ma se ghe penso (M.Cappello) sul prestigioso palco del teatroGrazie a questo bellissimo brano della cultura genovese, Francess conquista il pubblico ligure accompagnata dalla sua band e il quartetto d’archi del Carlo Felice in una serie di concerti estivi in cui la musica tradizionale e le sonorità moderne si incontrano sullo stesso palco.



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Sito Etichetta: www.sonicfactory.it

VERONIKA: “NON CI SARÒ” è il nuovo singolo della cantautrice pop finalista di Area Sanremo 2018


Dopo l’esperienza ligure arriva un brano caratterizzato da un sound electro-pop che mischia il classico all’elettronico.


Il pezzo, registrato allo studio Q dei Pooh a Milano con gli esperti Alberto Roveroni e Antonio Nappo, vanta la collaborazione di musicisti come Phil Mer, Lucio Enrico Fasino, Kenneth Bailey e Fulvio Sigurtá. Gli arrangiamenti di “Non ci sarò” sono di Phil Mer, uno dei più famosi batteristi italiani, figlio di Red Canzian.
Il testo, scritto da Veronika in collaborazione con l’autore romano Fabrizio Sparta, parla di una storia d’amore che, continuando nel tempo tra abitudine e ipocrisia, è poi svanita lasciando la cenere di un fuoco spento.

«Purtroppo spesso gli occhi non vedono, oppure non vogliono vedere, così ci si può perdere in una relazione che in realtà è già finita da tempo e si trascina a stento nella quotidianità. Noi donne spesso abbiamo un campanello d’allarme che ci viene in aiuto in queste situazioni, ma bisogna ascoltare sé stessi, fidarsi del proprio intuito, aprire gli occhi e prendere atto della realtà che stiamo vivendo, così si può magari migliorare e cambiare la vita in meglio. Ci sono però persone così attaccate alla propria quotidiana monotonia relazionale che non si accorgono della stessa e, un’ occhio esterno magari di un amico fidato, può essere d’aiuto per allargare la propria visione delle cose.» Veronika


Il videoclip porta l’occhio dentro luoghi esterni ed interni quasi come a voler creare un contrasto, tra passato e presente, tra ricordi e realtà. Il finale sottolinea il cambiamento e anche l’unica certezza del futuro.




Radio date: 27 aprile 2018
Autoproduzione

Bio
Veronica Di Lillo, in arte “Veronika”, è una cantautrice e cantante pop. Si esibisce dal vivo con diverse formazioni per eventi di qualsiasi genere, dalle convention alle sfilate, dagli eventi fieristici agli eventi privati.
Veronika ha cantato in Friuli, Veneto, Trentino, Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Lazio, Svizzera, Slovenia…
Insegna canto moderno (metodo Vocal Care) in diverse scuole di musica e attua progetti musicali per la scuola primaria e per la scuola dell'infanzia. Inizia a studiare canto a 9 anni, Jessica Da Re diventa la sua insegnante. A 15 anni comincia a scrivere testi di canzoni e nel 2009, grazie al suo brano “La stanza dei non so”, consegue la vincita di alcune lezioni con la vocal- coach Danila Satragno al concorso “Il tuo canto libero”.
Ha preso parte al tour per la promozione del libro “Non chiedermi come sto ma dimmi cosa c’è fuori”, raccolta di foto e testimonianze di giovani pazienti del C.R.O. di Aviano. Il concerto per l’inaugurazione dell’Area Giovani è stato presentato in un servizio in onda su Rai Uno.
Veronika ha conseguito attestato di merito alla BIMM di Londra. Si è laureata in canto popular al conservatorio di Cuneo. Ha cantato come ospite al Festival Show, in eventi di Radio Birikina, Casa Sanremo 2017-2018, Casinò Perla, Fiera di Verona, ha duettato con Dennis Fantina, i Sonohra ed ha registrato i cori per Amici di Maria de Filippi 2017.
Non ci sarò” e “Meglio sola” sono due dei tre singoli composti da Veronika con arrangiamenti di Phil Mer. Ogni brano racconta un’esperienza personale vissuta, in cui il pubblico può rispecchiarsi e rivivere quella sensazione, quel momento, della propria vita. Su richiesta del Burlo di Trieste, ha interpretato “La vita è qui”, brano composto da Christian Rigano accompagnato da un videoclip su Youtube. Veronika dopo aver superato diverse selezioni, è arrivata tra i finalisti di Area Sanremo 2018.




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Youtube www.youtube.com/channel/UCEsx14HmOwKhtm2fq32C0Nw







Tuesday, May 29, 2018

HORUS BLACK: "THE MARCH OF HOPE" è il primo singolo estratto dall’album d’esordio “SIMPLY”



Epiche atmosfere che richiamano il Bolero, annunciano un brano tramite il quale il giovanissimo cantautore genovese lancia un messaggio di speranza e di positività.



The March of hope” è un pezzo dall’anima contrastante: nelle due strofe iniziali infatti la situazione appare tetra immersa nell’oscurità e nel buio, tutto però si risolve nel ritornello che recita "se ci proverai scoprirai che tutto ciò che ti serve è avere un po' di speranza" traghettandoci verso una condizione emotiva più tranquilla e rasserenante.
Musicalmente il brano è ardito sia da un punto di vista armonico che di arrangiamento, ardore che raggiunge il suo massimo picco nei ritornelli aperti e carichi di vitalità.


L'idea di incidere un album (intitolato “Simply”) è sorta dopo 2 o 3 anni di scrittura dai quali sono stati tratti i brani più forti. Le influenze principali derivano da un ventennio storico-musicale che parte dalla seconda metà degli anni '50 fino alla prima metà dei '70, in particolare da cantanti e band come Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Tom Jones, i Rolling Stones, I Turtles, i Memphis Hornes, i Doors, i Led Zeppelin, i Queen (soprattutto del primo periodo). Vari stili (rock'n'roll, ballate, funk, rock psichedelico, influenze classiche) si fondono per dar luce ad un risultato del tutto contaminato e convincente.


ETICHETTA: SONIC FACTORY

Radio date: 13 aprile 2018
Pubblicazione album: 11 maggio 2018

BIO

Riccardo Sechi nasce a Genova l'8 maggio 1999 in una famiglia di musicisti: madre e padre violinisti e nonno trombettista, tutti e tre professionisti ed esercitanti la professione al teatro Carlo Felice di Genova. Fin da piccolo vive in mezzo alla musica e si avvicina piccolissimo al violino, strumento che abbandonerà per poi riprendere in seguito in alcuni periodi tra elementari e medie, ma senza avere mai intenti troppo seri. Sta di fatto che la sua prima esibizione dal vivo la fece proprio suonando il violino. Negli anni delle medie ascolta, influenzato da un compagno di classe, molta musica di Fabrizio De Andrè, ma l'incontro musicale determinate avverrà più tardi, tra la terza media e la prima superiore, quando a bordo della macchina di famiglia arriva un cd contenenti i maggiori successi di Elvis Presley. Da quel momento la passione per il genere aumenta sempre di più fino alla scoperta dei più grandi della musica, soprattutto nel genere del rock. Ovviamente ascoltare non basta, si deve anche suonare! Da autodidatta impara a suonare chitarra, pianoforte ed ukulele, dall'età di 15 anni si dedica allo studio del canto con impostazione classica ed inoltre, a partire dallo stesso periodo, inizia anche a comporre, affiancato specialmente dal padre, coautore di tutti i suoi brani. Dal 2015 inizia ad esibirsi dal vivo, riunendo intorno a se una band a partire dall'anno 2017. Il nome d'arte Horus deriva da un episodio singolare: suo nonno materno infatti, appassionato di antico Egitto, offrì un ingente somma in denaro affinché il pargolo venisse chiamato Horus anzi che Riccardo. Evidentemente le cose non sono andate così, ma in un modo o nell'altro Horus sarebbe stato presente! E' proprio con questo nome, Horus Black, che nel 2018 viene pubblicato il suo primo album.


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Sunday, May 27, 2018

STEREO GAZETTE: “NEL TEMPO DI OGNI COSA” è il nuovo album pop/rock della band piacentina fuori dal 13 aprile






«Un disco che racconta di cosa significhi vivere il nostro tempo, un punto di vista strettamente personale e sincero»


Tre anni di lavoro. Due anni per la maturazione delle canzoni, e un anno di registrazione e produzione. Questo il tempo che è stato necessario per la genesi di “Nel tempo di ogni cosa”.

«E' un album nato veramente “in cameretta”, con la semplicità di una chitarra acustica un pianoforte, batterie “finte” ed un Pc. Abbiamo scelto di non vedere la sala prove fino a molto avanti nella produzione, seguendo un procedimento moderno. Abbiamo seguito più un approccio da autori che da band, un approccio più intimo, personale e adatto ai temi che volevamo trattare. In questo disco non si sente l’euforia che può scrivere un ragazzino ventenne che esce a fare casino, abbiamo 30 anni e di un questo il disco ne risente. È un album che si apre con tematiche di rabbia, non adolescenziali ma di pancia, passa attraverso alcuni pezzi-fotografia e passaggi riflessivi, e che si chiude con un buon auspicio». Stereo Gazette


Il sound risiede in un continuo gioco in bilico tra rock e pop:

«Strizziamo l’occhio a qualcosa di inglese, siamo vittime degli anni 90 e anche se siamo curiosi in tutti gli ascolti, vengono fuori le nostre basi musicali, come se fosse stato un disco fatto per tirare fuori un suono, non per costruirlo. Un po’ come uno sculture che tira via il superfluo ed emerge il pop, il rock, l’elettronica, rivelando il nostro sound. Pensiamo sia riconoscibile facendo capire chi sono gli Stereo Gazette». Stereo Gazette



TRACK BY TRACK

- CANZONE PER ME “Il primo singolo estratto. E' una canzone ispirata principalmente dal rapporto genitori/figli e da quei consigli mai ascoltati che poi si sono rivelati essenziali una volta divenuti uomini”.

- NAUFRAGIO feat. Other BrotherBrano fresco, orecchiabile e “leggero” nel sound, con una featuring con il duo rap Piacentino Other Brother. Una metafora che parte dalla citazione del Va pensiero per fare il nostro quadro dell’Italia che ci sembra sia alla deriva. Sentivamo necessaria una iniezione diversa nel sound e nella scrittura, la scelta di parti Rap ci è sembrata perfetta per sound e testo”.

- SETTEMBRE “E' un brano più rock, con un bel riff di chitarra in evidenza. Racconta della malinconia che ti prende alla fine dell'estate ma anche della voglia di ricominciare e di rimettere “a posto” la propria vita e, a Settembre, ricominciare tutto daccapo”.

- PLUTONE “E' un brano intimo, parte con atmosfere soffuse e quasi “ipnotiche”, termina con una coda realizzata con pianoforte e “steel guitar”. Ispirata da un articolo che racconta di una sonda diretta verso Plutone della quale si è perso il controllo. Plutone è un viaggio negli abissi più profondi alla conoscenza di se stessi, alla ricerca di un abbraccio intimo, un viaggio fino in fondo e senza ritorno”.

- MERCURIO “Mercurio nasce subito in seguito a Plutone. Pianeta più vicino al sole, e quindi più caldo. I suoni si fanno più “naturali” e acustici. Mercurio vuole accorciare le distanze nei rapporti, è una ricerca dell’abbraccio non più con se stessi ma con gli altri, un riavvicinarsi al sole come ad un aspetto positivo delle nostre vite. In più Mercurio ha anche il significato che viviamo nella società più connessa dell’Universo e nonostante questo le connessioni fra di noi sono molto difficili”.

- L'ODORE DI NUOVO “Il brano più rock del disco arriva da un vissuto comune, gioca con quel fortissimo senso di disagio che si prova andando a fare spesa nei centri commerciali. Nel disco gioca un ruolo da spartiacque e risveglia l'ascolto dopo due brani intimi ed impegnati”.

- LA DIFFERENZA “Il brano più elettronico del disco. Il testo di questa canzone è stato scritto per primo, e racconta di quanto ci stiamo sempre più allontanando dalla nostra essenza, essenza rappresentata dalla nostra anima”.

- UN'OTTIMA ANNATA “Il brano che chiude l'album è un augurio, per chi ascolta e per noi che abbiamo scritto il brano. Ci piace chiudere l'ascolto con un messaggio positivo e di buon auspicio. Le sonorità sono più serene e distese. “Respira e vivi, Il tempo di Ogni Cosa”.


Pubblicazione album: 13 aprile 2018
Etichetta: Orzorock Music

BIO
Gli Stereo Gazette nascono nel 2013 a Piacenza. Un insieme di canzoni portano i 5 musicisti, nel giugno 2014, ad andare in studio e registrare il loroo primo EP dal titolo “Il Lato Sbagliato” in uscita ad Aprile 2015, anticipato dal singolo omonimo e da videoclip.
Il 13 aprile pubblicano il loro primo “full leght” per l'etichetta Orzorock Music, dal titolo “Nel Tempo Di Ogni Cosa”, prodotto da Cristiano Sanzeri presso lo studio Giardini Sonori di Piacenza. Un album vissuto e maturo, profondo ed attuale. Segue il singolo, accompagnato da videoclip, dal titolo “Canzone Per Me”.

Alessandro Gazzola – Voce
Raffaele Boledi – Basso
Filippo Schiavi – Pianoforte, Tastiere e Synth
Roberto Selvatici – Chitarre
Riccardo Dallagiovanna – Batterie.


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CANTON: “ANCORA ESTATE” è il singolo che consacra il ritorno sulle scene della band elettropop diventata celebre negli Anni ‘80




Un tocco glamorous, tonnellate di atmosfere british pop, riff di chitarre ben mescolate a un’elettronica avvolgente, sono il marchio di fabbrica del gruppo cult che lancia il brano d’apertura dell’album “1/3 (Uno su tre)”.

«“Non c’è inverno, non c’è freddo, non c’è grigiore se ci sei tu. L’amore è un’estate interiore che ci riempie di luce e di vita, e che sconfigge la solitudine e qualsiasi malinconia». Canton

Ancora estate” è un brano elettropop che dalle radici anni ‘80 si evolve in sonorità dei giorni nostri. Energia elettronica, le immancabili pennellate “umane” di chitarra sempre presenti nei loro brani e un ritornello molto canticchiabile ne fanno un degno apripista del progetto discografico “1/3 (Uno su tre)” di prossima uscita.




La musica dei Canton di oggi è la musica di Canton nel 2018. Non ci piace il revival né la nostalgia, non ci piace dire “Quelli erano bei tempi”, preferiamo continuare a evolverci e portare ai nostri tempi il nostro stile di sempre: l’elettronica rimane la grande nostra passione, ma oggi c’è molto piu spazio per le ballate e per esperimenti e sconfinamenti più ampi in atmosfere rock o funky”. Canton

Etichetta: CUORINFIAMME
Radio date: 9 marzo 2018

BIO

I Canton diventano famosi con la hit "Sonnambulismo" (Sanremo '84), scritta da Enrico Ruggeri, poi arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo - in un pop rock iper elettronico: sequencers, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava negli anni ‘80. Ma, ciuffi biondi e borchie glitterate a parte, erano soprattutto i contenuti - di rottura per il mercato italiano – il punto di innovazione rispetto a farli amare dal pubblico.
La particolarità del progetto CANTON è stata proprio quella di essere stati uno dei rari esempi in cui il pop italiano è apparso in grado di confrontarsi a testa alta con la scena inglese e americana.
Dopo “Sonnambulismo” arriva
“Please don’t stay", scritta e prodotta dai Canton stessi, che li ha portati a vincere “Azzurro” e a partecipare al Festivalbar ’85. “Please don’t Stay” fu pubblicata in tutta Europa, Inghilterra inclusa, cosa rarissima allora.
Gli ingredienti erano perfetti insomma per una scalata - peraltro già ben avviata - verso le vette del filone pop new wave europeo.
Fu grazie a “Please don’t Stay", infatti, che i CANTON conobbero Pete Waterman, di Stock Aitken and Waterman, produttore di Dead or Alive, Bananarama, Rick Astley, Donna Summer, Kylie Minugue, Elton John e moltissimi altri. Con lui incisero “Stay With Me”, singolo che presentarono a Canzoni sotto l’Albero ‘86 all’arena di Verona e che l'Ariston riuscì a dare in licenza per distribuzione europea e nord americana alla CBS international (ora Sony Music). È il 1986: mentre erano in piena registrazione, la loro casa discografica chiude le produzioni, lasciando però i ragazzi legati ad un contratto discografico che non permetteva al gruppo di muoversi autonomamente. Tre anni di inattività forzata creano troppe frustrazioni e tensioni e portano il gruppo a sciogliersi.
Francesco si dedica in questo periodo all’attività di produttore discografico dance e techno (sua la produzione di Regina), scegliendo così di restare dietro le quinte, come fa anche oggi per questo nuovo progetto dei CANTON.
Marci incide il suo album solista “Rocker”, con brani scritti in parte ancora con Francesco e prodotti insieme ad Alberto Masella, bassista (ora nell’attuale line up dei CANTON, insieme a Mauro Iseppi alla batteria), album uscito come Marci Semeraro & MMS Band. Stefano emigra negli USA, poi in Canada, dove ha continuato a lavorare come musicista.
Oggi, la musica dei CANTON è tornata, ma sia chiaro: non è un’operazione nostalgia o un remake.
In questi anni è sempre rimasta sul mercato, anzi sembra essere diventato quasi una traccia di culto. La sua riedizione nel 2010, come pure le recenti uscite sul palco, ha ristabilito il contatto fra i CANTON e il pubblico che non li aveva scordati, divenendo la spinta definitiva a pubblicare i pezzi nuovi che avevano composto per pura passione in questi anni.
La risposta delle radio, le tante interviste hanno confermato l’affetto dei media e degli ascoltatori nei confronti di questo progetto.
Da allora il singolo è passato ad essere un album, “Ci saremo” dal quale hanno estratto ben 6 singoli con i rispettivi video, “Senza me”, “Canzone nuova”, “Parte del cuore”, “Respiro”,“+ Sexy”, “Se ci sarai”, tutti entrati in classifica indie dove sono rimasti per 6/9 settimane, hanno fatto oltre 60 interviste radio, mentre i videoclip hanno avuto oltre 1.600.000 visualizzazioni Youtube. E non si trattava di togliersi uno sfizio perché ora i Canton sono qui di nuovo con un nuovo progetto, con altra musica.
1/3 (Uno su tre)” è il nuovo progetto musicale dei Canton per il 2018. Un album “in divenire” che prevede la pubblicazione di molti singoli, appunto un singolo ogni tre mesi circa, che andranno poi a costruire l’album completo, seguendo liberamente gli stimoli creativi e le ispirazioni che cdi si presenteranno durante la sua realizzazione, senza uno schema necessariamente preordinato.



Contatti

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