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Friday, November 19, 2021

BEPPE CUNICO “One special day” è il nuovo singolo del cantautore in cui esprime tutta la sua riconoscenza nei confronti dei musicisti con cui ha registrato l’album

  Un brano in cui l’autore esprime tutta la sua emozione e riconoscenza nei confronti dei musicisti con cui ha registrato l’album, sempre attraverso le sonorità prog-rock di cui è permeato l’intero progetto.




In radio dal 19 novembre


«Racconta l’emozione di suonare i miei pezzi assieme a dei cari amici e, soprattutto grandi musicisti. È stato meraviglioso poter spezzare la routine passando delle splendide giornate in studio con gli amici musicisti conosciuti in anni di lavoro in studio. Aver suonato insieme a loro per registrare le mie canzoni è stato impagabile. Ma soprattutto è stata la loro partecipazione e passione che mi ha commosso più di tutto» Beppe Cunico



Il disco da cui è estratto questo singolo è “Passion, Love, Heart & Soul”, album d’esordio da cantautore di Beppe Cunico. Le tematiche affrontate nel disco nascono da episodi di vita vissuta. Si parla dell’adolescenza ed i suoi problemi - l’anoressia su tutti - ma anche delle esperienze negative sviluppate dall’artista nell’industria musicale moderna. Vengono trattate poi le tematiche della corruzione, della menzogna, della disuguaglianza e dell’egoismo, che l’artista vede sempre più comuni nell’odierna società. Ma nonostante l’album tratti argomentazioni dure e spesso spigolose, questo resta un progetto dedicato all’amore, all’amicizia e alla passione, ovvero la vera benzina ha permesso all’autore di affrontare tutti i momenti difficili della propria vita.





Autoproduzione

Radiodate: 19 novembre 2021

Release album: novembre 2020




Contatti e social


​​Facebook: https://www.facebook.com/beppecunico/

Instagram: https://www.instagram.com/beppecunico/?hl=it

 

Linkfire: https://lnk.to/BeppeCunico



BIO

Beppe Cunico è un cantautore, batterista e ingegnere del suono di Vicenza.

Appassionato di Prog-Rock fin da bambino grazie aii vinili del fratello maggiore, il giovane musicista s’innamora della batteria. Le prime esperienze importanti arrivano con la sua seconda band, i “D’as Hirth”, dove registra nel 1984 il primo demo di tre canzoni al Magic Studio di Malo (Vicenza), seguiti da Gaetano Peron. Nel 1986 la band ha registrato all’Art Music Studio di Bassano del Grappa il primo Ep, sotto la direzione artistica di Carlo “Out” Casale e Stefano “Ciccio” Dal Col. Il brano estratto “Kalashnikov” ha riscosso un discreto successo, al punto di arrivare al quarto posto nella classifica di Stereonotte, storico programma di Radio Rai 1. Dopo poco la band ha deciso di sciogliersi, spingendo Beppe ad avvicinarsi al mondo della produzione, fino ad aprire il proprio studio di registrazione, l’X-Land studio a Zugliano (Vicenza). Il 26 aprile 2016, dopo esser rimasto folgorato da un concerto di Steven Wilson, Beppe ha deciso di scrivere un nuovo capitolo della propria storia musicale, decidendo di intraprendere la strada del cantautorato iniziando a prendere lezioni di chitarra. A settembre 2020 Beppe Cunico pubblica il suo primo singolo “Silent Heroes” anticipando l’album pubblicato a novembre 2020 Passion, Love, Heart & Soul”. Il secondo singolo è “Unleash the beauty”, dopodiché è uscito “My life” come terzo singolo. E sono iniziati finalmente, i primi concerti, due show che hanno registrato il sold out e la partecipazione più che calorosa del pubblico presente.


MICHELE FENATI “Il mio nome è Aurelio” è il nuovo singolo dedicato al maestro Secondo Casadei nel 50° anniversario della sua scomparsa

  Una toccante ballata in cui italiano e dialetto romagnolo si fondono per raccontare la vita e il successo mondiale dell’autore di «Romagna Mia»



in radio dal 19 novembre


«Romagna mia» è diventato “l’inno della Romagna” e, allo stesso tempo, uno dei brani più suonati e ballati di tutti i tempi. La canzone scritta dal Maestro Secondo Casadei ha avuto la capacità di travalicare i confini di un territorio e di un genere, diventando simbolo della casa lontana, il paese natìo sempre nel cuore e capace di regalare ricordi indelebili.  

Michele Fenati, romagnolo, dopo tanti anni di concerti in Italia e in centro Europa, ha pensato più volte al senso profondo di questo brano e con «Il mio nome è Aurelio» vuole rendere omaggio al suo autore. La descrizione in musica della figura di Secondo Casadei è una ballata che si tinge di canzone d’autore, raccontando una terra comune e la tradizione romagnola.

Il brano, in radio il prossimo 19 novembre, cinquantesimo anniversario della scomparsa di Secondo Casadei,  anticipa l’album omonimo la cui uscita è prevista nel 2022. 




Con Michele Fenati suonano Vincenzo Fabbri al pianoforte, Fabrizio Tarroni alla chitarra, Agide Brunelli al clarino, Gianluca Ravaglia al contrabbasso, Stefano Martini al violino e Nicoletta Bassetti alla viola. 

Il brano è accompagnato da un video curato e girato da Lara Braga a Sant’Angelo di Gatteo, Ravenna, Forlì, Cesena, Coriano e Montefiore Conca. 





Etichetta: I dischi di Beatrice

Distribuzione digitale audio & video: Believe

Edizioni Musicali: Casadei Sonora edizioni musicali

Radio date: 19 novembre 2021


Contatti e social 


SITO - http://www.michelefenati.it/home.html

FB - https://www.facebook.com/michele.fenati

IG - https://www.instagram.com/michelefenati/

CANALE YOUTUBE - https://www.youtube.com/user/ASSBEATRICE



BIO


Michele Fenati è un artista italiano, conosciuto al grande pubblico per aver tradotto in chiave classica, brani popolari di grande successo, creando una veste originale, attuale e sempre in bilico tra musica colta e musica popolare.

La sua alta professionalità e la capacità di gestire il palco tra canzone, poesia, teatro e comicità, lo ha portato in questi anni a solcare tantissimi palchi di grandi, medie e piccole città di tutta Europa. Vienna, Linz, Augsburg, Praga, Klagenfurt, Breslavia… sono solo alcune delle città europee che hanno visto sempre il tutto esaurito. Centinaia di città e piccoli e medi comuni italiani, in piazze e teatri, hanno accolto il concerto di Michele Fenati in questi anni, sempre con formazione voce e chitarra, pianoforte e clavietta, violino e violoncello.

Una carriera descritta in numerosi articoli su quotidiani locali e nazionali e partecipazioni importanti come la diretta su Radio24 - Il sole 24 ore, con quattro brani in diretta nazionale, prima del tour europeo,  la partecipazione a “L’Italia in diretta” su Rai 2 oppure a “Buongiorno Regione” su Rai 3.

Nel  2014 riceve la lettera del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, prima del tour europeo.

Il suo percorso inizia a 9 anni sul palco del Cantagiro Romagnolo presentato da Maria Giovanna Elmi, la reginetta della TV, proseguito al Conservatorio, dove ha studiato violoncello con il Maestro Lauro Malusi e chitarra e canto con l’insegnante Lina Montanari. In questi anni Fenati ha prodotto cinque album (Girotondo, Sicuro son sicuro, Acustico Live, Battisti in Classics e Live in Europe), tre singoli (Beatrice, Qualcosa che non c’è, Ho bisogno di te), una importante collaborazione con l’Associazione Bubulina per la raccolta fondi per i bambini malati di leucemia, fino al concerto “Michele Fenati & Friends” nel 2018, al Teatro Rossini di Lugo di Romagna (Ra).

Ha collaborato con Andrea Mingardi nella conduzione della trasmissione “Cuore Rossoblu”, tutte le domeniche in diretta su Radio Bruno dallo stadio Dallara, fino allo spettacolo/concerto, nel 2020, a Villa Cacciaguerra Ortolani di Voltana (Ra) per la presentazione del libro di Andrea “Professione Cantante”.

Nel 2020 Il concerto di Michele Fenati a Ladispoli (Roma) vede l’autorevole presenza di S.E l’ambasciatrice della Repubblica di Armenia Tsovinar Hambardzumyan, che ne introduce la performance, con una suggestiva presentazione.
 Nello stesso anno scrive il brano “E la gente si chiuse in casa” con promozione sui social per raccogliere fondi per l’ospedale Covid di Lugo di Romagna (Ra).

Nel 2021 prende il via il tour estivo in Italia con oltre 40 concerti, mentre due brani, di vecchie produzioni discografiche entrano nelle classifiche di vendita di Itunes in Olanda e negli Stati Uniti. Contemporaneamente iniziano le registrazioni per il nuovo album in uscita nel 2022. Il 19 novembre 2021 esce il primo singolo con video del nuovo album, “Il mio nome è Aurelio”, dedicato al Maestro Secondo Casadei e al suo capolavoro “Romagna mia”.


LAURA B “Elisa” è l’esordio da solista della cantautrice bresciana con un singolo che parla di femminicidio, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne

 Un brano toccante che attraverso sonorità electro pop e una storia raccontata per immagini, parla dell’ennesima donna vittima di violenza.



in radio dal 19 novembre


Elisa racconta una storia di donna che vede protagoniste tante donne. 

Elisa è una donna con un sogno, un’aspirazione, un’aspettativa legata alla coppia, alla famiglia, al futuro. Elisa capisce che la relazione è minata dal comportamento violento del compagno, ma preferisce sorvolare. E alla fine il luogo sacro dove doveva iniziare la sua vita e il suo futuro diventa la sua fine e il suo eterno.

Spesso si intende un comportamento violento o sbagliato (come una gelosia morbosa) un comportamento legato alla passione dell’amore stesso. Spesso questa interpretazione può creare situazioni violente, a volte senza ritorno. 


«Il rap contenuto nel brano vuole essere un messaggio di sostegno e solidarietà nei confronti delle donne che continuano a subire violenze, non solo fisiche, ma anche verbali, nella vita privata, nei luoghi di lavoro e di socialità. Elisa diventa l’ennesima martire.  Una martire che concede troppa fiducia, disponibilità a suo discapito.» Laura B  



Autoproduzione

Radio date: 19 novembre 2021


Contatti e social 


Facebook: https://www.facebook.com/laurabblu 

Instagram: @laura_b_blu

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCLuAjXGPoszEia7BDCMPy5w 



BIO


Laura B è una cantante e autrice di brani inediti italiani e stranieri.

Inizia a calcare i palchi all’età di 17 anni in teatro, esibendosi per alcune compagnie teatrali e prendendo parte alla tournée del musical “Chiuso per western”, vincitore del premio FITA Italia. Proprio in teatro, grazie ad un regista che le propone un pezzo di Janis Joplin (Little Girl Blue) come leitmotiv di un suo personaggio, si avvicina alla musica e al canto. 

Comincia l’attività musicale nel 2009 cantando cover in alcune formazioni acustiche ed elettriche in stile black: blues, jazz, soul e rock blues, collaborando tra gli altri con Lalla Francia, Lucio Bardi (chitarrista di Francesco De Gregori), Luciano Ninzatti (turnista di Loredana Bertè).

Nel 2016 incide il suo primo album come cantante leader e autrice di brani in inglese: “Pop hurt” con il gruppo Lemon Squeezers, distribuito dalla Maninalto! Records, con un susseguirsi di numerosi live tra cui: Bum Bum Festival in apertura a Ruggero de I Timidi; Radio Onda D’Urto; Sun Valley Festival in apertura a Giuliano Palma; Carroponte in apertura ai Vallanzaska. Il progetto riscuote un discreto successo e numerose recensioni positive. Nel frattempo si diploma ai Civici Corsi di Jazz di Milano in Canto Jazz.

Nel 2019 partecipa come solista con brani inediti al concorso Sanremo Rock, esibendosi al Teatro Ariston di Sanremo e vincendo il premio ET Team.

Oltre al suo progetto di inediti in italiano, è impegnata in alcuni progetti che valorizzano il talento al femminile. Con il suono inedito del trio Soundscapes, in collaborazione con il bassista Alberto Viganò e il polistrumentista Nicola Gallo, racconta storie di donne, cantautrici, interpreti e autrici nel progetto “Scia”, pubblicato anche nell’omonimo disco dal vivo (2021), e nel progetto “Voglio sentirmi Mia: donne ribelli”, che parte dal repertorio delle sorelle Bertè e racconta storie ribelli e donne ribelli nella musica italiana. Ribelli o rivoluzionarie? Ribelli o donne autentiche?

Con il progetto Women in Woodstock, accompagnata da Manuela Di Gennaro (Mama’s Anthem, Rootical Foundation) e Valentina Benaglia (La Malaleche, Shame & Skandal), porta sul palco le donne che hanno partecipato al festival (che scelse solo cinque progetti di e con donne per tre giorni di musica). È in preparazione uno spettacolo teatrale, con la regista Laura Casati, che mette in relazione Janis Joplin, Grace Slick e Joan Baez con le artiste del giorno d’oggi: uno spettacolo ironico e di denuncia. Le artiste stesse, con le loro testimonianze, collaboreranno alla scrittura dello spettacolo.

Da tre anni è impegnata nel direttivo del gruppo Arcichedonne di Rho che promuove iniziative sulla condizione femminile.


ANDREA CAVINA “10 Lettere” è il primo album del compositore e chitarrista dove dialoga con artisti e innovatori del passato e del presente

 Dieci dialoghi in forma di lettere musicali con altrettanti artisti e innovatori del recente passato



Release 19 novembre



In “Dieci lettere” la chitarra è un mezzo per esprimere il linguaggio della contemporaneità e, allo stesso tempo, diventa la penna con cui scrivere a delle figure chiave della musica e dell’arte, attraverso lettere che sono, nei fatti, un dialogo e un ringraziamento espresso in musica


«Normalmente, per sottolineare la grandezza di un personaggio e della sua opera,  si scrivono omaggi o tributi. Le lettere invece sono corrispondenze ideali e qui diventano una risposta a ciò che questi artisti per primi, hanno dato a me come persona. Ho voluto “rispondere”, prendendo spunto dagli stili compositivi e dalle idee che le musiche di questi maestri mi hanno suggerito» Andrea Cavina. 


Filo conduttore dell’album è l’innovazione: tutti gli artisti a cui il progetto si ispira sono, o sono stati, esploratori e, soprattutto, grandi innovatori della loro epoca, tanto da rendere “senza tempo” le proprie creazioni. Oltre a quelli strettamente musicali, i brani di Dieci lettere colgono elementi naturalistici, letterari, pittorici e cinematografici, come, ad esempio, “Vento nella foresta”, composto di getto dopo la devastazione provocata dalla tempesta Vaia nel 2018 e “Studiando Van Gogh”, in cui la tecnica compositiva del tremolo trova un’affinità con la tecnica pittorica del genio olandese. Allo stesso tempo il primo del musicista romagnolo, è un disco che assorbe intuizioni compositive che evocano stili diversi, sia del presente, sia del passato, da Mozart a Joe Hisaishi, da Turlough O’Carolan a Roberto Cacciapaglia. Prende ispirazione dai chitarristi contemporanei come Andrew York, Pat Metheny e Maurizio Colonna, ma tiene conto della storia, propria dello strumento, rifacendosi ai maestri dell’Ottocento come Giuliani e Carcassi.


Autoproduzione

Release album: 19 novembre 2021




Track by track 


ARIA 

Lettera dedicata a Ludovico Einaudi

Un brano realizzato con un linguaggio che prende spunto da quello di Einaudi, un compositore capace di avvicinare i mondi della musica classica e del pop.

Nonostante sia eseguito con la chitarra, è stato concepito come un pezzo pianistico o addirittura orchestrale, perchè in fondo la chitarra può essere vista come una piccola orchestra su sei corde


PARTENZE

Lettera dedicata ad Andrew York

Ispirato dalle sonorità e dal modo di suonare del grande chitarrista compositore statunitense, l’autore ha immaginato l'atmosfera che si avverte all'inizio di un viaggio.


LA NANNA DI GIOVANNI 

Lettera dedicata a mio figlio Giovanni e, per conoscenza, a Mozart e a Matteo Carcassi

Per l'arrivo del figlio Giovanni l’autore ha composto una ninna nanna sullo stile di Mozart e delle sonorità chitarristiche dell'Ottocento, come Carcassi e Giuliani.


ESTATE

Lettera dedicata a Joe Hisaishi

Joe Hisaishi, il grande compositore delle colonne sonore dei film di Hayao Miyazaki, ha composto "Summer" per il film "L'estate di Kikujiro", di Takeshi Kitano. Questo brano riprende lo stesso titolo e la stessa intenzione musicale per restituire con la chitarra ciò che l’autore ha ricevuto dalla sua splendida composizione per pianoforte e orchestra.


ATTORNO AL FUOCO

Lettera dedicata a Turlough O'Carolan

O'Carolan ha dato uno stile alla musica irlandese. Era un bardo, un cantore cieco che viaggiava con la sua arpa, portando la sua musica per l'Irlanda e questo brano suggerisce la visione di un gruppo di viaggiatori seduti attorno al fuoco. Tra di loro una chitarra…


VENTO NELLA FORESTA (AFFRONTO)

Lettera dedicata a Roberto Cacciapaglia e alle Dolomiti.

Nel 2018 la tempesta Vaia distrusse milioni di alberi nella zona delle Dolomiti venete e trentine. Il brano tenta di descrivere la bellezza della montagna e la violenza della tempesta. Un omaggio alla natura e agli abitanti di una zona da sempre cara all'autore. Da un primo impianto armonico che ricorda le sonorità di Cacciapaglia, il brano devia, prendendo ispirazione dai fraseggi rock dei Led Zeppelin e dei Deep Purple, mentre la chitarra utilizza l'accordatura in Re minore, come in Koyunbaba di Carlo Domeniconi.


ALBA

Lettera dedicata a Maurizio Colonna

Colonna, uno dei più grandi chitarristi del mondo, si pone come obiettivo quello di portare innovazione nella musica classica, con particolare attenzione alla musica per chitarra. Questo brano, nella sua semplicità, racchiude ricerca e sperimentazione, cercando sempre l'incontro con chi ascolta.


DANZA DI UNA PIUMA 

Lettera a Yann Tiersen

Pur ispirato dalla musica di Yann Tiersen, il brano è guidato da due scene che sono oggi parte della storia del cinema: la piuma di Forrest Gump e la scena della busta che danza con il vento in American Beauty. Musicalmente ci sono tanti elementi: da Tiersen ai Kings of Convenience, alla Follia di Spagna.


STAZIONI 

Lettera a Andrew York e a Pat Metheny

"Home" e "Last train home" sono i due brani che hanno portato a scrivere "Stazioni", dove il "il treno di Pat Metheny" ha suggerito l'imitazione del treno nella composizione, mentre la "casa di York" è il posto da cui sono state colte le sonorità.


STUDIANDO VAN GOGH 

Lettera a Vincent Van Gogh e a Federico Mompou

Qui l’autore compie un esperimento, andando a rubare dall'impressionismo, sia pittorico che musicale. C’è una tentata analogia tra la tecnica chitarristica del tremolo e il tratto di Van Gogh, innovatore indiscusso, capace allo stesso tempo di parlare con le persone del suo tempo. Il dialogo tra la tradizione e l'innovazione e tra i diversi linguaggi artistici è una risorsa fondamentale per giungere all'atto creativo.




Contatti e social


Sito web: https://andreacavina.it

Facebook: https://www.facebook.com/andreacavinaguitar/

Instagram: https://www.instagram.com/andreacavinagtr/

Youtube: https://www.youtube.com/user/andreacavina7


BIO


Originario di Faenza, Andrea Cavina è chitarrista e professore di musica.

Attraverso la sua chitarra, propone uno stile che intreccia classico e pop-rock, con sonorità ricercate, ma accessibili al grande pubblico.

La sua musica originale vuole parlare alle persone in modo chiaro e diretto.

La leggerezza dei suoi brani è sostenuta da strutture ben precise che nascono dagli anni di studi musicali, ma soprattutto dall’esperienza “sul campo” e dagli ascolti di cui si è nutrito. In seguito a 12 anni di silenzio musicale, Cavina è tornato a comporre, giungendo nel 2021 all’uscita del suo primo album sotto la supervisione artistica di Maurizio Colonna. La poetica che lo contraddistingue è legata al suo strumento, la chitarra, da sempre considerato popolare, ma che, se propriamente utilizzato, può elevarsi a piccola orchestra su sei corde.


ORESTE MURATORI “Nuvole sul divano” è il nuovo singolo del cantautore siciliano che parla di distanze nei rapporti umani in chiave pop

  L’alienazione dello stare in casa e lontani dagli affetti che porta a parlare con gli oggetti, una visione surreale raccontata in chiave pop 



In radio dal 19 novembre


Dopo il singolo d’esordio “Ieri”, Oreste Muratori torna in radio con “Nuvole sul divano” un brano che parla della distanza nei rapporti umani. All’interno di un piccolo appartamento il protagonista si nutre delle sensazioni degli oggetti di casa, dei piccoli gesti quotidiani vissuti in solitudine che lo avvicinano con la mente ad un affetto lontano. 


«Giri sul bordo di questa tazzina

ti bevo nel caffè di ogni mattina». 


La lontananza e l’impossibilità di poter raggiungere fisicamente l’altra persona sono lo spunto per affrontare il tema della solitudine e di quei punti fermi che nella nostra vita ci permettono di superare i momenti di difficoltà e di sentirci vicini anche a chi non ci è realmente accanto. 


«Tu sei un porto sicuro dove approdare

quando il mare è mosso e sto per naufragare». 


I due personaggi si ricongiungono idealmente soltanto nella loro mente, immaginando quel porto sicuro dove ognuno di noi ha bisogno di tornare ogni volta che si perdono le proprie certezze, quando si ha bisogno di ritrovare se stessi lontano da tutto ciò che ci sta intorno.


«Come era già successo per gli altri miei brani, l’ho fatto ascoltare a Paolo Leone, amico e fidato collaboratore e abbiamo scelto questi suoni dreamy proprio per rendere in musica questa atmosfera sospesa tra la realtà e l’immaginazione. Poi con Roberto Celestri che ha diretto il videoclip abbiamo seguito la stessa linea di sospensione, girando le scene a bordo di una giostra e all’interno del Labirinto di Arianna, un luogo misterioso e magico della splendida Fiumara d’Arte in Sicilia e che rappresenta proprio un percorso di rinascita raggiungibile soltanto dopo aver smarrito la strada, lungo i cunicoli del gigantesco labirinto.». Oreste Muratori 






Etichetta:
TRIADE RECORDS

Radio date: 19 novembre 2021



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BIO


Oreste Muratori, cantautore e scrittore siciliano, dal 2016 collabora con Paolo Leone alla produzione in studio e pubblicazione digitale di brani inediti di artisti emergenti. Nel 2018 crea con Paolo Leone e Marco Caruso, con la direzione artistica del cantautore Carlo Muratori, l’etichetta indipendente Triade Records, collettivo di artisti sia emergenti che di esperienza, finalizzata alla produzione e distribuzione digitale di musica d’autore. Sempre nel 2018, per la giovane artista emergente Beatrice Romano, compone testo e musica dei singoli “Sogno”  e “Barche di carta”, quest’ultima presentata ad Area Sanremo 2019 alle semifinali nazionali.“Ieri” è il suo singolo d’esordio, il primo del quale è anche interprete. Nel Novembre 2021 pubblica il nuovo brano “Nuvole sul divano”.