Thursday, May 21, 2015
Biscia al Teatro del Lido di Ostia
Domenica 24 maggio Brema81 sarà alle ore 18.30 al Teatro del Lido di Ostia in via delle Sirene, 22. Poiché Brema81 è un gruppo autoproclamatosi di teatro, una compagnia tradizionale nel metodo di lavoro (nel senso che il teatro si fa ed è un lavoro), ma curiosa di “ricercare”e soprattutto considerando che Brema81 ha il cromosoma XXX, può permettersi incursioni e intrusioni un po' in tutte le forme espressive che le piacciono. E alle donne di Brema81 pare proprio interessi sperimentare anche l'azione performativa, l'immagine, la sua forza in forma di istallazione. E lo fanno attraversando il Genere.
Etichette:
Biscia,
Chiara Pavoni,
Ostia,
Teatro
Wednesday, May 20, 2015
PER TE è il secondo singolo estratto dall'album CANZONI SEGRETE, il nuovo lavoro dei TEMPI DURI dopo 30 anni di silenzio
La
band di Verona, originariamente prodotta da Fabrizio De André per
l'etichetta discografica FADO,
è tornata con un disco di inediti e
con
la ristampa dello storico album CHIAMALI TEMPI DURI (remastered) e un
cofanetto (digitale) dedicato agli affezionati che permette di
scaricare entrambi gli album ad un prezzo speciale
Col
nuovo singolo “Per te”, si avrà l’impressione di aver già
sentito questa canzone, in quanto una demo della stessa è stata
utilizzata per circa 2 anni come colonna sonora di uno spot
commerciale TV (Bauli). “PER TE” è una sublimazione quasi
dantesca dell’amore fisico.
Il
cofanetto digitale contiene 21 brani (i 12 del nuovo album CANZONI
SEGRETE
ed i 9 del vecchio CHIAMALI
TEMPI DURI REMASTERED)
ed inoltre conterrà un digital booklet di 25 pagine che riassume la
storia della band e comprenderà per intero i libretti digitali dei 2
album.
DICONO
DI LORO
- “l’occasione preziosa per riscoprire lo storico primo disco dei Tempi Duri, ma anche per lasciarsi sorprendere dalle nuove canzoni di Carlo Facchini, la cui ispirazione è sempre vivissima” Salvatore Esposito, Blogfoolk
- “Anni di silenzio e anni di ricerca, anni di vita e anni che raramente possono venir raccontati soprattutto da chi oggi si trova tra le mani il peso di tanta eredità artistica, umana e spirituale” Paolo Tocco, Ok Music
- “pop rock d’autore, accenni di folk, eleganza e pulizia nella musica come nei testi, songwriting degno della grande tradizione cantautorale italiana, questa è l’estrema sintesi di “Canzoni Segrete”, con cui I Tempi Duri si riaffacciano romanticamente nella musica italiana. E lo fanno in grande stile: a ben vedere, almeno nel mondo delle sette note, i tempi sono tutt’altro che duri” Piergiuseppe Lippolis, Music Map
- “Un disco leggero ma non superficiale, un disco profondo ma non pesante, un disco intriso di storia e di dettagli, di sagome pregiate piuttosto che di quella preziosa eredità che oggi dovremmo conservare con gelosia” Marco Vittoria, Vento Nuovo
- “Canzoni segrete è un album creato all’insegna dell’unicità e della profondità concettuale” Quadri Project
- “Un bel disco con tante sfumature e tanti punti che lo rendono particolare in tutti i punti di vista” Causa ed effetto
- “un ritorno degno di nota, di quelli che va sottolineato a dovere. (…) Un disco prezioso da vivere prima ancora che da sentire” Paolo Mosca, Full song
- “il loro inconfondibile marchio che resta moderno e immutato, resto antico di cultura italiana e contemporaneo di un pop artigianale.” Marco Pinti, Outune
- “Poesia semplice ma di grande effetto. Disco elegante, d’altri tempi ma attualissimo nei temi trattati, lontanissimo da quel modo di fare e concepire la musica che imperversa oggi.” Sisto Siniscalco, Clapbands
- “è un disco che marchia a fuoco il ritorno di una band che ha recuperato la voglia di raccontare e di raccontarsi attraverso la musica.” Viva Low Cost
- “Quest’album è una fonte inesauribile di creatività che ci dà speranza in questi tempi duri che stiamo attraversando.” Roberto Basilico, Off Topic
BIO
I
Tempi Duri, band originariamente prodotta da Fabrizio De André e
Dori Ghezzi per la Fado, nasce nella prima metà degli anni ottanta
tra le città di Verona (città di 3 dei 4 musicisti della band) e
Genova, città natale di Cristiano De André.
Il
nome della band, in cui oltre a Cristiano militavano Carlo Facchini
(voce ed autore di quasi tutti i brani), Loby C. Pimazzoni e Marco
Bisotto è un omaggio ai Dire Straits. Sia nel loro primo singolo che
nel successivo album Chiamali Tempi Duri, registrarono la canzone
omonima Tempi Duri, un brano originale in italiano che, dal punto di
vista musicale, ricordava Sultans of Swing. I Tempi Duri
parteciparono, come gruppo di supporto, a tre tour di De André del
1982: tour invernale, tour europeo e tour estivo de L'Indiano.
Carlo
Facchini conobbe Fabrizio De André durante l'incisione in studio del
brano Una storia sbagliata. Colse quell'occasione per cantare dinanzi
a Fabrizio le canzoni Tempi Duri, Regina di Dolore, Elena e Trenta
Nodi (mai incisa). Lo fece nonostante il braccio sinistro infortunato
e fasciato, accompagnato alla chitarra da Massimo Bubola.
L'esibizione spinse De Andrè ad invitare Facchini in Sardegna con
lui ed il figlio Cristiano. Fu in quell'occasione che germogliò il
rapporto con Cristiano, sfociato poi nella nascita dei Tempi Duri e
con l'entrata nel progetto dell'eclettico e talentuoso chitarrista
Loby C. Pimazzoni e del batterista Marco Bisotto.
Inizialmente
fu anche ipotizzato un duo Facchini - Cristiano De Andrè, ma
quest'ipotesi tramontò quando Fabrizio De André e Dori Ghezzi
decisero di produrre i Tempi Duri con la Fado, la loro etichetta
discografica.
Il
primo album inciso dal gruppo, intitolato Chiamali Tempi Duri (1982),
fu anche l'unico disco di una band prodotta da Fabrizio De Andrè. A
causa delle difficoltà nel reperire un bassista, fu Carlo Facchini a
suonare un quattro corde fretless che si trovava in studio al momento
delle incisioni. L'album vendette 40mila copie, un ottimo risultato
per l'epoca. Il gruppo andò in tour con Fabrizio De André per tre
volte. Facchini partecipò anche ad un quarto giro di concerti
insieme a Massimo Bubola. Tutti e quattro i tour furono dedicati al
disco L'indiano e si tennero dal 18 agosto al 13 settembre 1981, dal
24 gennaio al 21 febbraio, dal 2 marzo al 24 aprile (unico tour
europeo di Fabrizio) e dal 4 agosto al 7 settembre 1982.
De
André stesso li aveva proposti a Ravera per partecipare a Sanremo
con il brano Tempi Duri. Dopo essere già stati ammessi, i Tempi Duri
furono esclusi all'ultimo momento dalla competizione a causa di un
particolare burocratico segnalato da un'etichetta discografica
concorrente; la mancata incisione di un disco precedente a quello in
concorso entro il termine del 31 marzo precedente la manifestazione.
Prima
dell'album fu inciso un 45 giri contenente i brani Tempi Duri e In
una notte così. Nell'anno successivo, il 1983, i quattro lavorarono
con Mauro Pagani su un altro 45 giri contenente Jekyll e Gabbia.
I
Tempi Duri, oltre a suonare in oltre 100 concerti, si esibirono anche
in due edizioni del Festivalbar e presentarono i loro brani in alcune
trasmissioni televisive, tra cui Mr. Fantasy condotto da Carlo
Massarini, Azzurro 83 di Vittorio Salvetti, Tutti insieme con Gianni
Morandi, Superclassifica Show condotto da Maurizio Seymandi,
Discoring con Jocelyn, Domenica musica e due puntate di Blitz.
Nonostante
il materiale per il secondo album fosse già stato composto, Carlo
Facchini fu costretto a partire per la leva. Questo fatto fu anche
preludio per lo scioglimento del progetto, avvenuto a luglio del
1985.
Dopo
oltre 30 anni di blackout quasi totale (eccetto una brevissima
reunion di due giorni allo Studio Metropolis per la registrazione del
brano di Carlo Facchini “Con le nostre mani”), i Tempi Duri
riprendono sorprendentemente la piena attività nel 2014, effettuando
3 uscite contemporanee in un solo giorno: quella del nuovo album
Canzoni Segrete, la ristampa dello storico album Chiamali Tempi Duri
(1982) remastered e la pubblicazione sul canale digitale del
cofanetto CANZONI SEGRETE Deluxe Edition che racchiude entrambi gli
album luogo il 27 gennaio 2015.
Etichetta
SAIFAM
Facebook:
https://www.facebook.com/tempi.duri.39
Tuesday, May 19, 2015
MARDI GRAS: “I HAVE A DREAM” É IL PRIMO SINGOLO ESTRATTO DAL LORO TERZO DISCO “PLAYGROUND”
Un
brano d'amore, in cui il ruolo più importante è la consapevolezza
di se stessi. “I have a dream” è il sogno, ma anche la volontà
di essere quelli che realmente si vuole essere, senza sovrastrutture
o maschere imposte.
Il
singolo “I
have a dream”
è il primo estratto dal nuovo album dei Mardi
Gras
che esce per l’etichetta discografica Aereostella/Et-Team
dal titolo “Playground”.
Quattordici
episodi sonori nel parco giochi della band. Un album con influenze
letterarie oltre che musicali: Il Book of Kells, John Fante,
Stevenson, ma anche i Superfriends della DC Comics, compongono un
disco dai sapori agrodolci, registrato tra Roma, Parma e Milano,
concluso negli Abbey
Road Studios di Londra.
C’è
uno spazio a cielo aperto dove i bambini possono giocare spensierati,
un posto dove gli adulti possono rivivere, per qualche attimo,
l’infanzia, gli odori, i colori dei ricordi più belli. Il duplice
significato del verbo “Play” raccoglie in sé l'idea del
divertimento legata alla creazione musicale.
Scritto,
arrangiato ed eseguito da: Claudia Loddo (voce), Andrea Casini
(basso), Fabrizio Fontanelli (chitarra acustica), Mauro Lopez
(batteria), Alessandro Matilli (pianoforte e tastiere) e Simone
Sammarone (chitarra elettrica). Hanno inoltre suonato: Emanuele
Cefali (chitarra elettrica) e Danilo Filippino (batteria) in “Are
we ready for the sun?” e “Alys”. Ospite speciale: Mundy nel
brano “Road song”.
BIO
I
Mardi Gras vengono da Roma. Il nome del gruppo deriva dall’ultimo
album in studio dei Creedence Clearwater Revival, oltre ad essere il
Carnevale di New Orleans, un caleidoscopio di musica, colori ed
energia. Italiani ma da sempre con l’orecchio e il cuore rivolti
verso i songwriters americani, irlandesi ed inglesi, i Mardi Gras
hanno la voglia di raccontare storie, sentimenti e movimenti
dell’anima. Un percorso che negli anni li ha fatti evolvere da
gruppo acustico ad una vera e propria rock band coccolata dalla
stampa italiana e irlandese. Playground (2015) è il terzo disco
della formazione romana, prodotto dalla Et-Team per l’etichetta
discografica Aereostella/Fermenti Vivi e masterizzato presso gli
Abbey Road Studios di Londra da Simon Gibson (The Beatles, Keane, U2,
Robbie Williams, Il discorso del Re). Un campo giochi sonoro dove la
band fa proprie tutte le sue influenze e le rielabora tra ballads,
rock, funky e brani intimisti. Ospite speciale è Mundy uno degli
artisti irlandesi più noti. Ma i Mardi Gras provengono da un album
come Drops made (2006, Goodfellas), “sette piccoli quadretti
classici e senza tempo” (Rockerilla) e da Among the streams (2011,
Route 61 Music), in cui il blend di irish rock, (ospite molto
speciale sull’album è Liam O’Maonlai definito da Bono “La voce
soul bianca più bella del mondo” che figura nella trasposizione in
musica di una poesia di W.B.Yeats) country e americana ha portato
l’album ad essere uno degli album del 2011 secondo la stampa e la
critica specializzata. Le svariate esperienze sui palchi italiani e
irlandesi anche al fianco di artisti come i Frames (Glen Hansard),
Mundy, Jack Savoretti, Siobhan O’Brien, Tko, Billy Bragg, Giorgio
Canali, Paolo Benvegnù e Noah and the Whale, li hanno imposti come
una band dalla “sanguigna passionalità liberata soprattutto dal
vivo” (Federico Guglielmi). Le due canzoni di protesta dei Mardi
Gras “The wait” (contro la pena di morte) e “Scarecrow in the
snow” (sulla paura del diverso indotta dai politici per scopi
elettorali) sono ambedue ospiti del sito “Songs of the times” di
Neil Young, una raccolta di “peace and protest songs” che il
cantautore canadese ha stilato dopo l’11 settembre. I due brani dei
Mardi Gras “Feel alright”, e “Your constellation” sono stati
inclusi nel cd next vol.2 di Hit Mania 2013 (Universo/Universal)
mentre “Alys” è la colonna sonora di un cortometraggio di Sante
Sabbatini della CSC Production, cortometraggio in finale al David di
Donatello 2014. Nel 2013 i Mardi Gras hanno inoltre suonato al Sziget
Festival a Budapest presentando anche i nuovi singoli usciti, brani
che sono entrati nella Indie e Video Music Like di Audiocoop tra i
più visti e ascoltati nelle radio indipendenti italiane.
Marzo 2015: Esce per l’etichetta discografica Aereostella/Et Team il disco “Playground”. Quattordici episodi sonori nel parco giochi della band. Prodotto da Ettore Diliberto l'album è scritto, arrangiato e interpretato da: Claudia Loddo (voce), Andrea Casini (basso), Fabrizio Fontanelli (chitarra acustica), Mauro Lopez (batteria), Alessandro Matilli (pianoforte e tastiere) e Simone Sammarone (chitarra elettrica). Un album con molte influenze letterarie oltre che musicali: Il Book of Kells, John Fante, Stevenson, ma anche i Superfriends della DC Comics, compongono un disco dai sapori agrodolci, concluso negli Abbey Road Studios di Londra. Ospite speciale Mundy (voce in “Road Song”) uno dei cantautori irlandesi più amati e conosciuti. Hanno inoltre suonato: Emanuele Cefali (chitarra elettrica) e Danilo Filippino (batteria in “Are we ready for the sun?” e “Alys”)
Il primo singolo è "I have a dream" dove appunto i Mardi Gras rendono omaggio oltre che a Roma, alle loro influenze di ogni tipo, in cartelli dove Bukowski, Mishima, Burroughs, ma anche Verdone, Ghostbusters, Ritorno al Futuro e la Sardegna trovano spazio in un viaggio on the road carico di suggestioni.
Marzo 2015: Esce per l’etichetta discografica Aereostella/Et Team il disco “Playground”. Quattordici episodi sonori nel parco giochi della band. Prodotto da Ettore Diliberto l'album è scritto, arrangiato e interpretato da: Claudia Loddo (voce), Andrea Casini (basso), Fabrizio Fontanelli (chitarra acustica), Mauro Lopez (batteria), Alessandro Matilli (pianoforte e tastiere) e Simone Sammarone (chitarra elettrica). Un album con molte influenze letterarie oltre che musicali: Il Book of Kells, John Fante, Stevenson, ma anche i Superfriends della DC Comics, compongono un disco dai sapori agrodolci, concluso negli Abbey Road Studios di Londra. Ospite speciale Mundy (voce in “Road Song”) uno dei cantautori irlandesi più amati e conosciuti. Hanno inoltre suonato: Emanuele Cefali (chitarra elettrica) e Danilo Filippino (batteria in “Are we ready for the sun?” e “Alys”)
Il primo singolo è "I have a dream" dove appunto i Mardi Gras rendono omaggio oltre che a Roma, alle loro influenze di ogni tipo, in cartelli dove Bukowski, Mishima, Burroughs, ma anche Verdone, Ghostbusters, Ritorno al Futuro e la Sardegna trovano spazio in un viaggio on the road carico di suggestioni.
Line
up:
Claudia
Loddo: voce
Andrea
Casini: basso
Fabrizio
Fontanelli: chitarra acustica
Mauro
Lopez: batteria
Alessandro
Matilli: piano & tastiere
Simone
Sammarone: chitarra elettrica
Etichetta:
Aereostella/Et-Team
Sito
ufficiale: www.mardigrasmusic.it
Facebook:
https://www.facebook.com/mardigrasband
Twitter:
https://twitter.com/mardigrasroma
Myspace:
https://myspace.com/mardigrasmusic
Soundcloud:
https://soundcloud.com/mardi-gras
Instagram:
https://instagram.com/mardigrasroma/
Francesca
Zizzari
francesca@laltoparlante.it
- tel. 328 4161425
Subscribe to:
Posts (Atom)