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Saturday, December 10, 2016

No Violence a BeWell

Domenica 11 dicembre 2016 dalle ore 16 alle 20 grande apertura nuova gestione del centro benessere Bewell La Grande Bellezza di via dei Meli 24 a Roma.  Open day con consulenza gratuita insieme alla mostra fotografica contro la violenza sulle donne “No violence” a cura di Michele Simolo, con la presenza delle attrici protagoniste. Molti gli ospiti per l’evento a partire dal baritono Rinaldo Zuliani, il M° Mauro Restivo, l’attrice Chiara Pavoni con il monologo “Tragicamente rosso”, il gruppo tribal Mauritius e tanti altri. Art director Marcia Sedoc. Per informazioni: 06.45667290 cell. 345.8343300.

Wednesday, December 07, 2016

ROUGH ENOUGH “BLOB” È IL PRIMO SINGOLO ESTRATTO DA “GET OLD AND DIE”, L’ALBUM D’ESORDIO PRODOTTO DA DANIELE GRASSO (GIA' CON AFTERHOURS, CESARE BASILE, DIEGO MANCINO, GREG DULLI, JOHN PARISH, NIGGARADIO)



La vecchia scuola italiana dell’alternative rock si fonde a suoni psichedelici e alla seduzione graffiante del punk con l’intento di comunicare, attraverso un testo introspettivo e privo di fronzoli, il proprio disappunto verso l’individualismo umano.



Blob” dei Rough Enough, duo siciliano dall’impronta alternative rock prodotto dalla TheKidsAreAlright Records (costola della Dcave Records), è un brano di protesta:

«Estinguere ed estinguersi sembra essere il nostro credo ma rifiutiamo di ammettere l’invasività della nostra specie: convinti della nostra superiorità ci approcciamo al pianeta con arroganza, manipoliamo ogni cosa a nostro piacimento senza lungimiranza, ci arroghiamo il diritto di essere creatori, protettori, distruttori. Un’umanità distopica con l'ossessione per l’individualità, per tutte le cose che crediamo pregne di significato e con le quali ci riempiamo la vita, per l’apparire ad ogni costo, per il denaro a discapito di tutto e di tutti. Siamo carnefici ed allo stesso tempo vittime di una visione delle cose a misura d’uomo. Siamo dei Blob, dei mostri che fagocitano qualunque cosa. Il nostro ego è ipertrofico ma la nostra specie non si evolve; siamo parte della natura ed in quanto tali abbiamo delle implicazioni: creiamo inquinamento e sottoponiamo tutti gli abitanti del pianeta alle irreparabili conseguenze». Rough Enough


Il pezzo è tratto da “Get Old And Die” che è essenzialmente un disco permeato di messaggi e di disappunto, un volersi schierare a gran voce contro tutto quello che l'umanità produce e subisce con indifferenza.
Un album quindi di canzoni, o meglio, di concetti concreti diventati canzoni. Ma è anche un disco melodico e rumoroso, pieno di ispirazioni musicali maturate ascoltando il blues, il noise, il punkl'alternative rock e tanto altro. Potente e compulsivo, ma fatto di racconti reali.

I Rough Enough sono: Fabiano Gulisano – chitarra e voce, Gabriele Sinardi - batteria

Etichetta: The Kids Are Alright (Dcave Records)

Bio
Due elementi, due strumenti che si intrecciano, due modi di vivere la musica che si incontrano in modo del tutto inaspettato: nascono così i Rough Enough all'inizio del 2015.
Un incontro casuale, qualche chiacchiera, l'idea condivisa di non proporre il solito “power duo” e ci si ritrova su un palco appena due settimane dopo.
I testi introspettivi e diretti, l'esigenza di comunicare all'umanità tutta il proprio disappunto, si fondono ad un potente mix di suoni psichedelici che strizzano l’occhio alla tradizione rock. L'improvvisazione che diventa canzone è il punto focale della musica dei Rough Enough. Il suono disarmonico e deciso della chitarra viene rinforzato da una batteria “maleducata” e punk che crea un tappeto di suono tutt’altro che “sordo”. C'è di tutto nella loro musica fatta di contraddizioni: il blues delle origini, il punk sporco e viscerale, un piede nella vecchia scuola alternative rock italiana. La voce aspra che si fonde come uno strumento ai suoni brutali del rullante ed alle corde granitiche, divenendo canzone nel senso più tradizionale del termine. Il 2016 è l'anno della svolta, un album prodotto da Daniele Grasso (Diego Mancino, Cesare Basile, Afterhours, Greg Dulli, John Parish, NiggaRadio) nella storica cava, il The Cave Studio di Catania, che diventa l'apripista della nuova Label TheKidsAreAlright records, nata da una costola di Dcave records.



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KARBONICA “QUEI COLORI” È IL DISCO D’ESORDIO DELLA ROCK BAND SICILIANA USCITO IL 7 NOVEMBRE 2016



Dieci tracce di modern rock fanno da contorno a tematiche di forte impatto sociale.

Quei colori” è un album rock dove a fare il grosso del lavoro sono le due chitarre elettriche, il basso e la batteria. Il lavoro tuttavia non è privo di influenze provenienti talvolta dal pop altre volte invece dall'hard rock e dall'alternative. In alcuni brani sono presenti lievi contaminazioni elettroniche, che comunque restano in secondo piano rispetto alla presenza preponderante delle chitarre.





Le tematiche trattate evidenziano alcuni dei problemi e delle ricadute sociali, figlie della crisi economica che ha coinvolto l'Italia e il mondo soprattutto a partire dal 2012, ne sono esempi il singolo “L'inganno” o brani come “Pezzo d'Africa” e “Ti racconterò”. All'interno del disco non mancano brani dalle tematiche più spensierate come "Libera” o autobiografiche come "La tua città". È presente un inno alla musica dal titolo “Lei è musica”, pubblicato dalla band in una versione demo nel 2013, ma mai distribuito su supporto fisico. Unici due brani a toccare tematiche legate alla sfera sentimentale sono "Quel bisogno che" e "Scappo via”.

TRACK BY TRACK

1. L’INGANNO In un mondo globale in cui le informazioni sono alla portata di tutti, è facile per chi detiene il potere, far credere ciò che vuole alle masse.

2. PEZZO D’AFRICA Solo in pochi capiscono che i problemi di un paese del “secondo mondo” come l'Italia non sono e non saranno mai come quelli di chi vive in un paese del “terzo mondo”.

3. LEI È MUSICA Un brano che di certo non parla di temi sociali, ma che non parla di certo di cose da meno, in un mondo fatto di talent show, talk show e programmi televisivi che esaltano spesso tutto fuorchè ciò che davvero è la musica.

4. QUEL BISOGNO CHE Il brano parla di una storia vissuta da una ragazza, parla di delusione e stati d'animo, assume importanza anche l'ambiente circostante e gli sguardi di chi osserva dall'esterno conoscendo già la storia.
5. QUEI COLORI La title track del primo full lenght dei Karbonica. Il sound probabilmente strizza l'occhio per la prima volta all'alternative rock, pur rimanendo fedele ad alcune linee che identificano il quintetto siciliano.

6. LA TUA RIVOLUZIONE Un brano dalla chiara connotazione di protesta, contro quel sistema politico caratterizzato da clientelismo, corruzione e da nuovi rampanti demagoghi sempre pronti a fare grandi promesse agli elettori.

7. SCAPPO VIA Un brano che tocca la sfera sentimentale. I toni sofferti quasi a voler sottolineare un sentimento di rammarico, fanno di certo pensare a qualcosa che è esploso dentro in modo imprevisto e la cui accettazione risulta difficile.

8. LA TUA CITTÀ Una canzone scritta e composta da Riccardo Trovato (voce della band) è un brano autobiografico scritto in seguito alla morte di un amico. Il sound è rock, ma sembra strizzare l'occhio stavolta al rock anni '80, sono presenti evidenti contaminazioni elettroniche e una forte componente melodica nel cantato.

9. TI RACONTERÒ Probabilmente il brano più cupo del disco, racconta la cruda storia dell'Italia degli ultimi anni, paese in cui chi governa sa, ma fa finta di niente, dove lo scarica barile e le finte guerre di partito, hanno finito per escludere ad un'intera generazione un futuro dignitoso.

10. LIBERA Il brano che chiude il disco con positività, il sound è quello tipico dell'hard rock, pochi accordi, rime talvolta alternate, altre baciate e un ritornello penetrante.

I Karbonica sono: Riccardo Trovato (voce/chitarra acustica), Herry Found (batteria/percussioni), Giuseppe Puglisi (basso/cori), Marco Miceli (chitarra/cori), Orazio Basile (chitarra).

BIO
I Karbonica sono una rock band siciliana, il loro 1° EP è “Live in studio” (2012), con cui la band partecipa a diversi contest musicali regionali raggiungendo la finale del Lennon Festival e vincendo il 14° Lavica RockI Karbonica tra il 2012 e il 2014 si esibiscono in moltissimi club e pub siciliani (oltre 200 live) in controtendenza rispetto alla forte domanda di cover/tribute band e riuscendo a ritagliarsi un proprio pubblico. Nel 2014 la band partecipa e vince la finale regionale di Rock Targato Italia, accendendo alla finale nazionale e vincendo il Premio Nazionale del Web. Nell'autunno 2014 viene pubblicato il singolo, “Quel bisogno che” che raggiunge il 48° posto della Indie Music Like del MEI e che viene recensito dalla rivista nazionale MarieClaire. Il 20 marzo 2015 la band pubblica il singolo “La tua rivoluzione” con il quale è ospite degli studi RAI di Palermo andando in onda dal vivo su Radio1, per la trasmissione Musica Med Live. I Karbonica nel 2016 vengono scelti dai Litfiba tra le 16 band che registreranno la compilation celebrativa del trentennale di 17 RE prodotta dagli stessi Litfiba. Il primo full lenght della band è "Quei colori" (2016) contenente 10 tracce originali.


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Tuesday, December 06, 2016

ROBERTA GIALLO “AMORE AMOR” È IL SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM “L’OSCURITÀ DI GUILLAUME”


Una canzone “archetipica”, una ballad senza tempo che racconta l'amore alla maniera dei miti e delle favole.

«Tolte le sovrastrutture, tolto ogni ragionamento “cervellotico”, tolto l'imbarazzo che si può provare nel raccontare l'amore, ho scritto il pezzo “ispirata e basta”, mentre “le parole sgorgavano distillate e pure dalla mia bocca”, cogliendo forse l'eco della voce di uno spirito antico, che desiderava cantare un sentimento eterno, nella sua semplicità, ma anche nella sua forza devastante, perché l'amore illumina e devasta, gioca coi contrasti. La parola “amor” porta con sé quel residuo di arcaicità che desideravo evocare, dando a questa canzone una collocazione atemporale». Roberta Giallo





Sul disco da cui è tratto il singolo, l’artista riferisce: «“Amore amor” anticipa il disco che uscirà a gennaio, “L'Oscurità di Guillaume”, un disco che “non comprende tutte le parti di me”, ma sicuramente racconta un capitolo preciso della mia vita che merita di essere dato, così come la canzone è un capitolo dell'album, ovvero il capitolo “più luminoso e roseo”, quello senza insidie... momento in cui il sentimento ci spinge “oltre”, al di là della temporalità, per lasciarci sospesi nel senza tempo, spazio dove vagano i sentimenti eterni».

BIO
Roberta Giallo è cantautrice, autrice, performer teatrale, pittrice e scrittrice.
Nata a Senigallia il 26 dicembre 1982 a 5 anni comincia a studiare pianoforte, a 11 anni scrive la sua prima canzone. Nel 2002 si trasferisce a Bologna dove si laurea e si specializza con lode rispettivamente in Filosofia Morale e in Scienze Filosofiche. Le sue esperienze artistiche sono numerose: nel 2006 apre i concerti di Sting, Carmen Consoli, Edoardo Bennato, Alex Britti. Negli anni a seguire collabora con Lucio Dalla, Samuele Bersani, Valentino Corvino, gli Archè String Quartet, gli Gnu Quartet, l'orchestra Musicomio, l'orchestra del teatro Massimo di Palermo; i produttori Mauro MalavasiMarcello CorvinoFrancesco Migliacci; il giornalista e saggista Federico Rampini. Collabora con Lucio Dalla alla realizzazione del video della canzone "La leggenda del prode Radames", del suo ultimo disco "Questo è Amore", della colonna sonora del film “Il cuore grande delle ragazze” di Pupi Avati; con Samuele Bersani collabora come corista nel disco "Nuvola numero nove", nel singolo “la fortuna che abbiamo”. Samuele Bersani duetta con Roberta nel brano inedito "Voce al Bene" di cui Roberta è autrice. Nel 2010 scrive testo e musica del brano "Mettici più Verve" interpretato da Simona Molinari. Nel 2014 partecipa al teatro Zelig di Milano alla manifestazione “Ci vuole orecchio” presentata da Gioele Dix, rappresentando la canzone d'autore di Bologna; lo spettacolo vede la partecipazione di Luca Carboni, Pilar, i Divanofobia, Luciano Ligabue, Pupi Avati e molti altri. Tra il 2014 e il 2015 è ospite ai programmi di Luca BarbarossaSerena Dandini, Carolina Di Domenico e Pierluigi Ferrantini in onda su radio Rai 2, e ai noti programmi televisivi di Red Ronnie. Nel corso della sua carriera vince i premi "Un Certain Regard" per la migliore esibizione live di Musicultura 2013, per due volte consecutive la borsa di studio per autori al CET di Mogol, il Festival del Mediterraneo, il Soleada Festival, il Cornetto Free Music Festival promosso dall‘Algida, etc.
Dal 2014 al 2016 è stata in tour con diversi spettacoli di teatro, tra cui: “All you need is love - l’Economia spiegata con i Beatles" di e con Federico Rampini in cui canta e interpreta le canzoni dei Beatles suonando piano e ukulele, accompagnata dal Maestro Valentino Corvino, al festival “Le idee di Repubblica”, al Teatro Massimo di Palermo, etc. “La favola della canzone Italiana” di Ernesto Assante e di Gino Castaldo, in cui reinterpreta i grandi classici della musica italiana al Théâtre des variétés di Montecarlo. “Trip of a dreaming soul”, di cui Roberta è autrice, regista e interprete al Youth Square Y-Theatre di Hong Kong. Roberto Roversi - Una voce r/esistenziale” in cui interpreta la versione integrale, mai eseguita prima di allora, de “La canzone di Orlando” scritta dal poeta Roberto Roversi Lucio Dalla. Sempre nel 2016 idea e presenta la rassegna sui cantautori intitolata “Martedì in Giallo” svolta al prestigioso Bravo Caffè di Bologna.
Presenta il singolo “Start” in anteprima durante una partita della Serie A Tim. Si fa notare sul palco di Laigueglia al Tenco Ascolta, organizzato dal Club Tenco, ospiti della serata Luca Barbarossa e molti altri. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo EP “Di Luce propria”, che raggiunge la 1° posizione dell’alternative chart di iTunes. Nei due anni successivi ha pubblicato i singoli "Animale" e "Start", che per diverse settimane è nelle prime 3 posizioni delle classifiche dei brani autoprodotti più suonati dalle radio italiane.



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Monday, December 05, 2016

Lotte, viaggi - sogni, ricordi al Teatro Elettra

Dal 7 all’11 dicembre 2016, presso il Teatro Elettra di Roma, andrà in scena lo spettacolo “Lotte, viaggi – Sogni, ricordi”. Dieci voci di uomini e donne che parlano di vite “altrove”: per nascita, per fuga, per rincominciare o per sognare, trovando una patria nella vita stessa e nella forza di affrontarla. Storie di migranti, viaggi, ricordi.