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Saturday, March 18, 2017

FABIO BIALE “LA GRAVITÀ SENZA PESO” È IL NUOVO ALBUM DEL VIOLINISTA E POLISTRUMENTISTA DI ZIBBA E ALMALIBRE



Un viaggio tra Django Reinhardt, l’indie rock e le “Lezioni americane” di Italo Calvino che assicura all’ascoltatore un’esperienza acustica avvolgente, e ricca di ospiti come Zibba, Dario Canossi dei Luf e l’attore Mauro Pirovano.



Dopo la lunga militanza con Zibba e Almalibre e le avventure folk con i Luf, i Liguriani e i Birkin tree, il violinista cantante torna in studio da solo per una nuova raccolta di canzoni originali. Nelle dodici tracce lo swing gitano, il valzer, il canto narrativo ed il rock si incrociano per raccontare storie la cui gravità insegue il segreto della leggerezza: eroi, innamorati, assassini, mendicanti; i disillusi e gli inarrestabili.

Italo Calvino sottolinea che dal sangue della Medusa, che trasformava chiunque la osservasse in pietra, era nato il cavallo alato Pegaso. La pesantezza può essere rovesciata nel suo contrario” racconta Fabio a proposito dello spirito del nuovo album. “Così nello stesso disco convivono protagonisti della Resistenza e maniaci di provincia, chi si lascia andare allo sconforto e chi non smette mai di credere che domani sarà migliore. Tutti fanno parte dell'amara commedia della vita che solo una leggerezza pensosa può alleviare”.




Nel disco, registrato da Rossano Villa presso l'Hilary studio di Sori e masterizzato da Marco Canepa, Fabio Biale è accompagnato da Riccardo Barbera (contrabbasso), Saverio Malaspina (batteria), Fabio Vernizzi (pianoforte), Stefano Ronchi (chitarre), Luca Falomi (chitarre), Marco Vescovi (chitarra manouche), Stefano Cabrera (violoncello), Giorgia Mammi (clarinetto).
Il disco è impreziosito dalla presenza di alcuni ospiti tra i quali Zibba, Dario Canossi dei Luf e l’attore Mauro Pirovano.



TRACK BY TRACK


. Il bolo isterico – “Il bolo isterico è una fastidiosa sensazione di groppo in gola, come un dito che prema la base del collo, una cravatta troppo stretta. La medicina riconosce questo disturbo fin dall’antichità ma non si può dire che ne sia venuta a capo. Una canzone che vuole essere un urlo (strozzato) liberatorio, una richiesta di consulto medico (gratuito, dopo tanto pagare a vuoto), un pretesto per mandare a quel paese tutto quello che rimane in gola e teniamo dentro fino a farci del male. La musica è uno swing alla Django Reinhardt”.

. Canzoni da more – “Sto andando a Genova. Una bella coda di macchine, fermo sul viadotto del Polcevera. Vedo la città e mi sale una melodia alla Gino Paoli che devo immediatamente registrare col telefono. Senti che come artista però devi dire no alle canzoni d’amore, basta romanticherie. Sono tutte smancerie, cerchiamo di essere concreti: amare rende le cose amare. Però alla fine ti ritrovi con un’ode all’amore coi fiocchi. Un bastian contrario. Ma la risposta è che non si scrivono canzoni d’amore e io ne scriverò”.

. Crapa pelata – “Avevo un minimarket. E una fidanzata a Pisa che aveva l’influenza e il mal di testa. Tra un etto di prosciutto e mezzo chilo di mandarini, le scrivo una filastrocca magica per farle andar via i malanni. Crapa pelata sono io, ma è anche quel personaggio di una canzone swing degli anni Trenta. Così il damerino del Varietà diventa un bottegaio di oggi ma lo swing resta. Torna il ritmo sincopato, le chitarre, i suoni d’artificio per eseguire l’inno all’evasione dalla routine”.

. La caffetteria Bandiani – “La caffetteria era il luogo dove ogni mattina consultavamo gli oroscopi per saper cosa il destino ci stesse preparando. Dove ci innamoravamo di tutte le ragazze che entravano. Dove la barista, a cui per far colpo avevamo fatto credere che stavamo scrivendo la Guida dei cappuccini liguri, era un sogno irraggiungibile. Bandiani, invece, è il soprannome di un fonico di Genova. Non è una caffetteria ma ha registrato la prima bozza di questo brano e si è meritato la dedica, pur senza recensione su TripAdvisor”.

. Albergo Zot – “Una storia di miseria, di ignoranza, di follia quotidiana. Di tristezza senza senso, così comune e così invisibile prima di traboccare nella cronaca nera. La musica fa il paio: schizofrenia, cacofonia; melodie di cortesia, da ascensore, da attesa telefonica. Due voci che rintronano nella testa. Zibba che fa l’anima nera. Il violino che come un tarlo penetra nella mente e scava la sua via disordinata”.

. Da una finestra aperta – “Piove e qualcuno sta suonando da qualche parte. Forse lassù al terzo piano, dove c’è la finestra aperta. Piove ma è estate e fa caldo. Ti ripari in un portone e registri tutto”.

. Gesti – “Capita che fai un viaggio in treno e hai davanti due ragazze, due amiche che parlano tra loro. Io, con le cuffie nelle orecchie, non potevo cogliere i loro discorsi ma consideravo attentamente la loro mimica. Avevo cinquanta secondi di musica abbozzata su un registratore portatile e sentii subito che erano quelli giusti. Quelle note e quel viaggio, un po' ermetici, rieccoli qui”.

. Marzo – “Marzo all’anagrafe faceva Giovanni Battista Canepa. Raccontare che fu un partigiano sarebbe un torto alle mille azioni che fece per la libertà, in Italia e all’estero. Scrisse l’inno della sua brigata partigiana, l’unico in dialetto ligure fra quelli che ci sono stati tramandati: Sutta a chi tucca. Questa canzone è un omaggio all’uomo e a quel brano, e una riflessione sul valore della nostra Resistenza”.

. Sì però non eri qui – “La moglie è rimasta in Sardegna ed io, invece che darmi alla pazza gioia nella notte prima di partire per un giro di concerti in Germania, resto sveglio insonne a casa a sentirne la mancanza. Così nella notte imparo a suonare l’ukulele di mio figlio di un anno e al mattino scrivo questi pochi versi e glieli dedico”.

. Con la mano tesa – “Se un mendicante si innamorasse di te, te ne accorgeresti? Una canzone sugli invisibili che hanno vite, storie ed emozioni, ma brutalmente nascoste sotto un marchio sociale che ci impedisce di vederle. Neanche due minuti di musica per simboleggiare la nostra attenzione fuggevole; si passa e si va”.



. Tutto sommato – “Per due mesi finisco ad insegnare al liceo in cui ho studiato. Ad ogni modo, termina il mandato e durante l’ultima lezione una ragazza mi fa: “Prof, le posso dire una cosa?” “Certo” le rispondo. “Sa che usa sempre l’espressione Tutto sommato? Da quando ho cominciato a segnarlo” e guarda nel quadernetto che ha davanti “lo ha detto 329 volte!”
Ci ho scritto una canzone sul coraggio di essere ciò che vogliamo, sul diritto a spendere il nostro tempo come piace a noi. Che, tutto sommato, con la storia che ho raccontato non c’entra nulla”.

. Viene la musica – “Un flusso di coscienza. Un ordinario racconto di dubbio, turbamento e depressione. Poi viene la musica e tutto passa. Dedicata a tutti noi che la musica ci salva sempre. Un brano ostinato e introverso che si sfoga in un ritornello luminoso, aperto, a maglie larghe. Il violino insegue un fraseggiare alla Lucio Dalla: una smisurata compostezza in una scomposta misura”.

. Rock’n’roll – “Dodici anni, seconda media, tre amici del cuore. Le idee chiarissime sul futuro da musicista”.


BIO

Fabio Biale, violinista, cantante e polistrumentista, dopo gli studi violinistici classici, si dedica alla musica tradizionale del mondo e alla musica d'autore, suonando con svariati artisti fra cui Lou Dalfin, Giorgio Conte, Flavio Oreglio, The Gang, Paolo Bonfanti, Giua.
Dal 2004 fa parte ufficialmente del gruppo i Luf, uscendone per la parte live nel 2011, pur collaborando ancora e comparendo come autore nell'album Mat e Famat del 2013.
Dal 2005 al 2013 è il violinista polistrumentista di Zibba e Almalibre con i quali pubblica tre album. Con loro vince, tra l'altro, il Premio Bindi 2011 con “Anche di lunedì” (di cui è coautore) e il premio Targa Tenco 2012 nella categoria "Album dell'anno” con Come il suono dei passi sulla neve. Dal 2013 è uno dei musicisti della band di musica irlandese Birkin tree. Insieme a Fabio Rinaudo, Michel Balatti e Filippo Gambetta fonda nel 2005 il gruppo di musica tradizionale ligure Liguriani. Con i Liguriani pubblica “Suoni dai Mondi Liguri” e “Stundai” presentati entrambi a La Stanza della Musica su RadioTre. Con i Liguriani partecipa a festival di grande rilevanza internazionale tra cui MITO 2010 e 2012 in Italia, l'International Folk Festival of Tolo d'Asturies 2009 in Spagna, Celtic connection 2011 in Scozia, Bardentreffen Festival 2015, TFF Rudolstadt 2013 e Rheingau Musik Festival 2012 e 2013 in Germania. Dal 2008 collabora, sia con i Liguriani, sia autonomamente, con l'attore Mauro Pirovano.
Nel 2012 pubblica il suo primo album solista La sostenibile essenza della leggera.
Dal 2014 collabora come violinista e percussionista con Vittorio Ghielmi e Dorothee Oberlinger, Ensemble 1700 e Il Suonar Parlante, con i quali registra l'album "The passion of musick" per Sony / Deutsch Harmonia Mundi, vincendo il premio Echo Klassik 2015. Attualmente è in uscita con il secondo album solista che si intitola "La gravità senza peso".


Contatti e social



LUCA LASTILLA “SOGNA LA REALTÀ” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTANTE FIORENTINO ESTRATTO DAL NUOVO ALBUM “L’ALTRO DA ME”





Con la produzione di Andrea Benassai della “Sonoria recording plant” - punto di riferimento per tantissimi artisti di spicco come Morandi, Masini, Modà – il brano mira, attraverso un linguaggio intimista, a comunicare un messaggio diretto e senza filtri che saprà smuovere l’emotività ancestrale dell’ascoltatore.

Sogna la realtà” è una canzone che racconta di come, nonostante sognare sia importante, ancora di maggiore priorità è il bisogno di concretezza e di guardare lucidamente il reale.


Il 9 marzo 2017 verrà pubblicato “L’altro da me”, il nono album di inediti del cantautore fiorentino che dopo aver festeggiato i suoi primi 20 anni di carriera, si ripropone con un album che lui stesso definisce “spaziale”, nel senso che si tratta di un album di 12 brani diversi l'uno dall'altro. Si spazia appunto, dal rock al pop più classico, passando per la dance, accarezzando un progressive rock per arrivare a ballate quasi di musica classica.
Nella produzione, oltre Andrea Benassai, si segnala la collaborazione di Franco Poggiali. Leonardo Lastilla (poeta e autore fratello di Luca) ha partecipato invece alla stesura dei testi, come Alessandro Hellmann (poliedrico autore e scrittore) e Francesca Lippi (giornalista e autrice).

BIO

Luca nasce a Firenze nel 1977. Artisticamente attivo dai primi anni ’90, muove i primi passi nel mondo musicale partecipando a manifestazioni come Festival Di Viareggio, Una Voce Per Sanremo, 50 Anni E Dintorni, Festival Di San Marino, classificandosi sempre nelle prime posizioni. Grazie alla collaborazione artistica con  Stefano Paoletti (compositore), suo fratello Leonardo (poeta e autore),  e Mario Fabiani (produttore musicale), realizza alcuni brani interessanti con i quali ottiene importanti passaggi radiotelevisivi come ad esempio nella trasmissione radiofonica di successo di Radio 1 RAI, “DEMO”, raggiungendo la 3° posizione nella classifica decretata dai radioascoltatori, ed anche  European Music Festival, trasmissione televisiva del canale satellitare 863 diSKY, trasmesso in rotazione per circa 2 mesi consecutivi. Nel 2004 partecipa alla selezione per il Festival di Sanremo, nel 2007 si classifica al primo posto nella sezione “Cantautori” nel 3° festival “Musica Senza Frontiere”. Partecipa al “Jpii Jammin’ Festival” manifestazione tributo a Giovanni Paolo II con il brano “L’INGANNO che lo porta al “Campanile Rock 2008”. Nel Novembre del 2008 Luca inizia la promozione del suo nuovo Album “Quello che Sento”, e partecipa al Gran Galà Per Telethon. Nell’estate del 2009 prende parte alla compilation “Rock 4 life” che raccoglie brani da autori emergenti in tutto il mondo, e che ha distribuzione su scala mondiale sia nei negozi che su i-Tunes. A settembre comincia a lavorare al suo quinto album, la cui uscita è prevista per fine maggio 2010. L’album contiene fra i brani, anche la versione italiana del celeberrimo brano di Michael Bublè “Home”. Il titolo del brano, “A casa da te”, darà anche il titolo all’album stesso. A fine anno esce una raccolta che racchiude i primi dieci anni di carriera di Luca, e che viene intitolata “3652 emozioni” e copre l’evoluzione artistica di Luca dai primi anni 90 fino ad oggi. Il 21 maggio 2010 esce il suo quinto album "A casa da te" distribuito dai più importanti digital stores, da cui vengono estratti due singoli. Il 15 maggio 2012 pubblica un nuovo album “Cercando”. Un album in cui l'autore si reinventa e investe tutto se stesso per riuscire a proporre, con nuovi mezzi e più convinzione, il messaggio di sempre: la sua musica, un pop d'autore, ricco di arrangiamenti rock, votati all'incisività. Così come i suoi testi che, anche se velati di una certa malinconia, contengono una grande forza espressiva. L'album riscuote grande successo che porterà l'artista ad esibirsi perfino a Mosca. Con il brano “La prima volta” vince un concorso su Radio 1 Rai e viene ospitato ed intervistato all'interno del programma “Citofonare Cuccarini” di Lorella Cuccarini. Il 30 marzo del 2015 pubblica il singolo “L’Equazione di Dirac”, canzone che ha per protagonista l’amore. Nel 2016 annuncia l’uscita del nuovo singolo Exodus. Nel 2017 pubblica il nuovo album “L’altro da me”.


Contatti e social

SITO: www.lucalastilla.com


Friday, March 17, 2017

Apericena culturale nel cuore di Porta Portese

Sabato 18 marzo, a partire dalle 18.00, Legno&Ferro ospiterà un grande evento a base di arte, cultura e buon cibo: in un’unica serata, sarà possibile assistere a un reading a più voci, visitando anche una mostra di oltre venti pittori che saranno esposti nelle due sale del locale, una arredata in legno e l’altra in ferro.
Legno&Ferro nasce a Roma come luogo aperto all’incontro tra il cibo e le arti visive, tra pittura e scrittura, tra poesia e racconti, tra cinema e immagini disegnate, tra artisti e proposte del pubblico, il tutto nel cuore dello storico mercato di Porta Portese.

Wednesday, March 15, 2017

ALESSANDRO COLPANI “LUNA PARK” È IL NUOVO SINGOLO DEL GIOVANE CANTAUTORE PIACENTINO ESTRATTO DALL’ALBUM “TRA ME E ME”



Vincitore al premio Fabrizio De André (sezione Poesia), con un suono chiaroscuro Alessandro presenta un brano che racconta il distacco dal proprio passato e l'incamminarsi verso la maturità.

“Luna Park” racconta della crescita, dopo la quale si torna in un parco divertimenti da adulti, tra le attrazioni che non incantano più e senza più giocare.

«La discontinuità col proprio passato non è però un sentimento triste. La musica scura del brano, sottolinea come il doversi ripensare possa pesare sulla coscienza di un ragazzo (io), sulla genuinità del suo vissuto; ma è una canzone di rinascita, richiamata nel finale dalla voce lirica e senza parole, un suono puro, cioè un principio dal quale ricostruire il rispetto delle proprie relazioni e di sé». Alessandro Colpani



Il singolo è tratto dall’album “Tra me e me”, in uscita nel 2017. Il distacco è il tema perno del disco, che vorrebbe condurre di canzone in canzone a un’apertura e a una ricerca di momenti felici. Questa ricerca si evolve di esperienza in esperienza, fino a un equilibrio, un punto nuovo, se pur con la fatica che si riscontra nell’affrontare i propri sentimenti, anche contraddittori.
La musica attinge da Piero Ciampi, De André, qualcosa di Guccini, mimetizzato in La Sintesi anche Lucio Dalla. È un album prevalentemente chitarristico.


Etichetta: Orzorock Music


BIO

Alessandro Colpani (classe 1993) esordisce, diciassettenne, nel 2010 con un album omonimo. Seguono singoli, dischi, concerti e dal 2013 le poesie con cui si accompagna quando mette da parte la chitarra. Lo stesso anno vince il Premio Fabrizio De André “Parlare Musica” a Roma nella sezione Poesia (con Dori Ghezzi in giuria e Andrea Rivera sul palco, presentato da Massimo Cotto). Nel 2014 ha inizio la collaborazione con Orzorock Music che pubblica il singolo “Volo Pindarico”, estratto dall’album “Tra Me e Me” in uscita nel 2017 per Orzorock Music Cantautori.


Contatti e social

SITO PERSONALE www.alessandrocolpani.it
SITO ETICHETTA ORZOROCK MUSIC http://www.orzorockmusic.it/collaborazioni
FACEBOOK ETICHETTA ORZOROCK MUSIC https://www.facebook.com/orzorockmusic/?fref=ts



Tuesday, March 14, 2017

ROBERTA GIALLO DAL 10 GENNAIO IN RADIO “IN AMORE MUOIO DI FRONTALE” secondo singolo estratto dal disco “L’OSCURITÀ DI GUILLAUME”






Dal 10 gennaio è disponibile in radio “IN AMORE MUOIO DI FRONTALE”, secondo singolo estratto da “L’OSCURITÀ DI GUILLAUME”, nuovo album della cantautrice ROBERTA GIALLO uscito il 20 gennaio e già anticipato dal primo singolo “Amore Amor”.

L’OSCURITÀ DI GUILLAUME” è un concept album che racconta di una storia d’amore travagliataAttraverso la sua voce, la cantautrice marchigiana, bolognese d’adozione, intraprende un viaggio interiore che ripercorre un capitolo preciso della sua vita. Tutte le canzoni sono state scritte e composte da Roberta Giallo, ad eccezione dei brani “Amore Amor” e “Gu'”, di cui la musica è stata scritta insieme a Mauro Malavasi. Il disco è stato arrangiato e suonato da Mauro Malavasi e Roberta Giallo.

Questa la tracklist dell’album: “In amore muoio di frontale”, “Con la fantasia”, “Acqua di fiume”, “Notte di luna senza stelle”, “Amore Amor”, “Giornata no”, “Mon ange (l'amor vicino)”, “Non amarmi due secondi”, “Io amo le cicale”, “Nuvola”, “Oz”, “”.

«L'Oscurità di Guillaume” è un disco ispirato e senza tempo che indaga sull'amore archetipico – racconta Roberta Giallo in merito al disco - Ho scritto tutte le canzoni “calandomi” in un altrove dell'animo, cercando di connettermi con le emozioni nel loro stato più puro. Tuttavia, se proprio devo collocarlo, direi che è ambientato in un "Medio Evo Post-Atomico", un paesaggio dell'anima, molto oscuro, ma con una piccola luce guida».


Roberta Giallo (Senigallia, 1982), nome d’arte di Roberta Giallombardo, è cantautrice, autrice, performer teatrale, pittrice e scrittrice. Durante la sua carriera ha collaborato con numerosi artisti, tra cui Lucio Dalla, per la  realizzazione del video della canzone "La leggenda del prode Radames e come corista nel brano "Anche se il tempo passa" per il suo ultimo disco "Questo è amore"; Samuele Bersani, come corista nel disco "Nuvola numero nove", nel singolo “La fortuna che abbiamo” e duettano insieme durante l’interpretazione del brano inedito "Voce al Bene" di cui Roberta è autrice; Valentino Corvino; gli Archè String Quartet; gli Gnu Quartet; l'orchestra Musicomio; l'orchestra del teatro Massimo di Palermo; i produttori Mauro Malavasi, Marcello Corvino, Francesco Migliacci; il giornalista e saggista Federico Rampini. Nel 2006 apre i concerti di Sting, Carmen Consoli, Edoardo Bennato, Alex Britti. Nel 2010 scrive testo e musica del brano "Mettici più Verve" interpretato da Simona Molinari. Nel 2014 partecipa al teatro Zelig di Milano alla manifestazione “Ci vuole orecchio presentata da Gioele Dix, rappresentando la canzone d'autore di Bologna. Tra il 2014 e il 2015 è ospite ai programmi di Luca BarbarossaSerena Dandini, Carolina Di Domenico e Pierluigi Ferrantini in onda su radio Rai 2, e ai noti programmi televisivi di Red Ronnie. Nel corso della sua carriera vince i premi "Un Certain Regard" per la migliore esibizione live di Musicultura 2013, per due volte consecutive la borsa di studio per autori al CET di Mogol, il Festival del Mediterraneo, il Soleada Festival, il Cornetto Free Music Festival promosso dall‘Algida, etc. Nel 2014 ha pubblicato il suo primo EP “Di Luce propria” e nei due anni successivi ha pubblicato i singoli "Animale" e "Start". Dal 2014 al 2016 è stata in tour con diversi spettacoli di teatro, tra cui: “All you need is love - l’Economia spiegata con i Beatles" di e con Federico Rampini in cui canta e interpreta le canzoni dei Beatles suonando piano e ukulele, accompagnata dal Maestro Valentino Corvino, al festival “Le idee di Repubblica”, al Teatro Massimo di Palermo, etc. “La favola della canzone Italiana” di Ernesto Assante e di Gino Castaldo, in cui reinterpreta i grandi classici della musica italiana al Théâtre des variétés di Montecarlo. “Trip of a dreaming soul”, di cui Roberta è autrice, regista e interprete al Youth Square Y-Theatre di Hong Kong. Roberto Roversi - Una voce r/esistenziale” in cui interpreta la versione integrale, mai eseguita prima di allora, de “La canzone di Orlando” scritta dal poeta Roberto Roversi e Lucio Dalla. Sempre nel 2016 idea e presenta la rassegna sui cantautori intitolata “Martedì in Giallo” svolta al prestigioso Bravo Caffè di Bologna.




Ufficio Stampa: Parole & Dintorni – Valeria Riccobono(valeria@paroleedintorni.it)


  Promo RadioL’Altoparlante – Cristina Poletti (cristina@laltoparlante.it)