Sembra una coincidenza comica fare un evento SpamLife al Teatroinscatola. Spam è infatti il nome di una nota carne in scatola che i Monty Pyton fecero divenire un tormentone in una delle loro famose e comiche scene. Dal tormentone alla più nota spam della posta elettronica il passo fu breve. Non tutti sanno però che la scelta su cosa debba, in una email, essere spam e su cosa non lo debba essere è un algoritmo. Applicando questi concetti alle nostre vite sociali siamo passati da una società trash che sfruttava e poi gettava ad una società spam che impedisce perfino l’accesso. Applicatelo alle persone ed avrete un quadro della nostra vita attuale. E’ quanto vi propone in queste due giornate di ALGORITMI la SpamLife che aderisce al Good Deed Days organizzato in Italia dal CESV in collaborazione con la Maratona di Roma.
Friday, March 31, 2017
Thursday, March 30, 2017
KARBONICA “SCAPPO VIA” È IL SECONDO SINGOLO ESTRATTO DAL DISCO D’ESORDIO DELLA ROCK BAND SICILIANA
Con ormai alle spalle vittorie, riconoscimenti e premi ottenuti nell’ “on the road” della gavetta musicale italiana, i cinque ragazzi di Catania dipingono un nuovo tassello del loro mosaico musicale attraverso un brano che narra una storia di amore e tormento.
“Scappo via” è un brano che tocca la sfera sentimentale. I toni sofferti quasi a voler sottolineare un sentimento di rammarico, fanno di certo pensare a qualcosa che è esploso dentro in modo imprevisto e la cui accettazione risulta difficile.
Il singolo è estratto dall’album “Quei colori”, un disco rock dove a fare il grosso del lavoro sono le due chitarre elettriche, il basso e la batteria. Il lavoro tuttavia non è privo di influenze provenienti talvolta dal pop altre volte invece dall'hard rock e dall'alternative. In alcuni brani sono presenti lievi contaminazioni elettroniche, che comunque restano in secondo piano rispetto alla presenza preponderante delle chitarre.
DICONO DI LORO
"Un concentrato di sano e pregiato rock underground firmato da una realtà che su territorio siciliano, e non solo, ha saputo ricavarsi una gran bella nicchia di mercato e di pubblico" Loud Vision
"Dalla Sicilia suona forte il rock dei Karbonica, troppo attenti ad un cliché da dannati e pericolosi, un mood metropolitano che strizza l’occhio al rock internazionale fermando il tempo con testi rigorosamente in italiano che dalla società all’amore si lasciano ispirare quanto più possibile." Marco Vittoria, Vento Nuovo
"La crescita è appena iniziata ma direi che il buongiorno si vede dal mattino…" Red, Sound 36
"Dalla provincia siciliana arriva un bel pop rock che ha scorza dura e sentimenti buoni." Gianluca Clerici, Just Kids Magazine
"Tipico e davvero gustoso il suono di basso a cesellare un battere in cui si incastrano testi intelligenti e ben cantati." Paolo Polidoro, Musicalnews
“L’esordio discografico di una delle più prolifiche rock band siciliane". Alessio Primio, 100 decibel
"Quei colori" è un disco che fa esattamente quello che dice." Paolo Tocco, Deapress
"Un esordio autoprodotto che però ha carattere da vendere" Marco Vigliani, Sound Contest
"Un disco che nasce dalla strada, dalla vita vissuta suonando e poi in studio di registrazione. Un rock mainstream, una sequela di inediti che effettivamente mostrano cura e gusto, una voce ed un immaginario che vestono cliché che comunemente restituiamo al rocker dannato." Box Musica
"Un lavoro curatissimo e dalle molteplici sfaccettature, che mettono in evidenza le capacità non comuni dei musicisti di passare in modo spontaneo e performante da un contesto ad un altro con fluidità e senza perdere mai la padronanza sonora e lo stile personalissimo che li distingue." Quadri Project
"Che bellissimo messaggio per la nuova scena artistica italiana…noi ci accodiamo a molti che l’hanno sottolineate nelle tante interviste e recensioni che i Karbonica hanno ottenuto in rete e non solo. Questo disco dal titolo “Quei colori” ha il suono italiano, ha la forgia del pop rock da copertina, ha la grinta e la personalità ingenua di esordio da una parte e di chiarezza espressiva dall’altra…un primo lavoro che poi tanto acerbo non è…e si sente." Giancarlo Susa, Blog music
"Brani con lievi contaminazioni elettroniche, dalle influenze pop, hard rock, alternative… danno vita a un album, dove a farla da padrone sono le due chitarre elettriche, il basso e la batteria." Giandomenico Morabito, Musica Intorno
"Un disco rock con tutte le carte in regola!" Vanni Versini, Onda Musicale
"Dieci pezzi istintivi, diretti, genuini con chitarre gajarde e una ritmica incessante data dal bel lavoro collaborativo di basso e batteria”. Alligatore
"Suonato molto bene, con grande padronanza degli strumenti, ben calibrato e ottimamente arrangiato, “Quei colori” è un ottimo biglietto da visita per attirare la giusta attenzione che meritano." Antonio Bacciocchi, Radio Coop
"L'energia, la melodia, le tematiche dei testi, mai stupide, che trattano di temi attualissimi e delicati. Sono tutti tasselli importanti, di un lavoro che convince perché si presenta molto vero e poco costruito, rispecchiando l'anima e la sensibilità dei Karbonica". Sisco Montalto, Clapsband
"Il debutto dei Karbonica convince e apparecchia la tavola per un roseo futuro prossimo". Piergiuseppe Lippolis, Music Map
"Quei colori è un album fortemente rock, in cui le protagoniste assolute sono le chitarre elettriche. A completare lo stile melodico ci sono, come in ogni formazione rock che si rispetti, basso e batteria. Il tutto a sostenere una voce potente e di grande impatto, ma che sa anche essere melodiosa e delicata, laddove i brani lo richiedono." Eleonora Montesanti, La musica Rock
"L’album dei Karbonica è essenziale, odora di rock con tutte le sue radici e la sua anima, senza troppi fronzoli e con temi che consegnano all’ascoltatore canzoni ben costruite e assolutamente fruibili, un ottimo compromesso tra melodica e contenuti. Disco assolutamente consigliato." Daniele Mosca, Causa ed effetto
"Un album consigliato a tutti gli amanti del genere, agli appassionati dei concerti da sudare, a chi cerca nei testi qualcosa che vada al di là delle semplici rime, a chi ancora crede che le chitarre abbiano tanto da dire." Mescalina
"E’ un disco fatto di molte tinte diverse ma simili, luminose ma opache, disperatamente vitale. I cinque ragazzi siciliani ce l'hanno messa tutta ed il risultato è sorprendente. Un ottimo battesimo discografico!" Viva Low Cost
I Karbonica sono: Riccardo Trovato (voce/chitarra acustica), Herry Found (batteria/percussioni), Giuseppe Puglisi (basso/cori), Marco Miceli (chitarra/cori), Orazio Basile (chitarra).
BIO
I Karbonica sono una rock band siciliana, il loro 1° EP è “Live in studio” (2012), con cui la band partecipa a diversi contest musicali regionali raggiungendo la finale del Lennon Festival e vincendo il 14° Lavica Rock. I Karbonica tra il 2012 e il 2014 si esibiscono in moltissimi club e pub siciliani (oltre 200 live) in controtendenza rispetto alla forte domanda di cover/tribute band e riuscendo a ritagliarsi un proprio pubblico. Nel 2014 la band partecipa e vince la finale regionale di Rock Targato Italia, accendendo alla finale nazionale e vincendo il Premio Nazionale del Web. Nell'autunno 2014 viene pubblicato il singolo, “Quel bisogno che” che raggiunge il 48° posto della Indie Music Like del MEI e che viene recensito dalla rivista nazionale MarieClaire. Il 20 marzo 2015 la band pubblica il singolo “La tua rivoluzione” con il quale è ospite degli studi RAI di Palermo andando in onda dal vivo su Radio1, per la trasmissione Musica Med Live. I Karbonica nel 2016 vengono scelti dai Litfiba tra le 16 band che registreranno la compilation celebrativa del trentennale di 17 RE prodotta dagli stessi Litfiba. Il primo full lenght della band è "Quei colori" (2016) contenente 10 tracce originali.
Contatti e social
Sito web http://www.karbonica.it/
Facebook https://www.facebook.com/karbonica/
Twitter https://twitter.com/karbonica
Monday, March 27, 2017
SUPERSHOCK AD UN SOLO MESE DALLA PRESENTAZIONE RADIOFONICA SI CERTIFICA IL SUCCESSO DI “BORN”
Il pezzo che ha scalato la classifica Indie Music Like posizionandosi fra le prime 100 posizioni, raccoglie sempre maggiori consensi in radio e viene presentato live, in giro per l’Italia, attraverso performance di forte impatto emotivo.
“Born”, primo singolo del disco “empty.full”, racconta la nascita di un bambino proveniente dalla luna, che si trova catapultato in un mondo al quale non sente di assomigliare, in mezzo ad “eroi senza sogni che aspettano il nulla” e a bambini già capaci di mentire pur di comandare.
Il nostro “moon hero” non ha bisogno di far parte del processo di civilizzazione della terra, piuttosto rimarrebbe dove si trovava prima, in quel mondo eterno fatto di sogni a prendersi cura delle bambine spaziali.
La chiave di lettura della canzone è ovviamente ironica, così come le sonorità che sostengono la voce, le quali coniugano potenti chitarre distorte in stile rock stoner, con delicati xilofoni, flauti e fischietti.
«L'idea di questa canzone mi è arrivata con la nascita di mio figlio: ho teneramente pensato a lui come un piccolo Ulisse che stava navigando su flutti a senso unico.
Il brano ha però anche un messaggio più serio e universale, descrivendo la realtà di tutti coloro che hanno la testa sulla luna e ne vanno fieri, perché è solo da lassù che si può avere una visione più ampia dell'esistenza». Supershock
BIO
Supershock, alias Paolo Cipriano, è un musicista rock italiano.
Il progetto artistico nasce come trio rock band nel 2002 a Torino e si trasforma in un solo artist project a partire dal 2014. Durante questi quindici anni, ogni occasione è vissuta come la possibilità di sperimentare un nuovo approccio musicale. In particolare Supershock inventa nuove ed alternative applicazioni della propria musica: è infatti internazionalmente riconosciuto per i suoi “cineconcerti”, spettacoli sperimentali creati dalla fusione di musica e immagini, ed anche per le sue collaborazioni nel mondo del teatro.
Dal 2002 ha fatto più di 500 concerti in Italia, USA, Francia, Emirati Arabi e Guyana, collaborando costantemente con prestigiose istituzioni culturali, come il Museo Nazionale del Cinema, il Goethe Institut, Sistema Teatro Torino.
Ha prodotto 10 cineconcerti componendo la sua colonna sonora originale sulle immagini dei capolavori dell'era del cinema muto: "Nosferatu" (2006), "Caligari" (2007), "Golem" (2008), "Metropolis" (2009), ”Viaggio a New York” (2013), "Voyage dans la Lune" (2014), “Silent Porn” (2014), “Taboo” (2015), “Inferno” (2015), “Faust” (2016).
Ha pubblicato 7 album: “Les fleurs du mal” (2003), “Galaxy rodeo” (2005), “Utopia” (2006), “Nosferatu, a horror symphony” (2006), “Caligari” (2007), “Midnight in the garden” (2010), “empty.full” (2017); e 3 DVD: “The Fall of the House of Usher” (2007), “Le pays des aveugles” (2012), ”Viaggio a New York” (2013).
Si è occupato di 8 spettacoli di teatro musicale: “A Woman Left Lonely – Omaggio a Janis Joplin” (2004), “L’ultima notte di Antigone” (2006), “Sotto i cieli del Mondo” (2007), “La Buona Novella” (2010), "Guerra Eterna Menzogna – Voci, Immagini e Suoni dall'Orrore" (2011), “La Storia Siamo Noi” (2011), "Cloruro di Odio – Requiem pour Aigues Mortes" (2011), “Le Pays des Aveugles” (2011). Partecipa inoltre a molti festival di fama internazionale.
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