La
giovane artista siciliana in gara alla 68^ Edizione del Festival
della Canzone Italiana tra le Nuove Proposte con l’etichetta Round
35.
Firmata dalla
stessa AliceCaioli insieme
a Paolo Muscolino,
che ne ha anche curato la produzione. La canzone è un’intensa
ballad dal forte impatto melodico, ricca di suggestioni elettroniche
e dal sapore r’n’b.
Il brano scelto dalla
Commissione capitanata dal Direttore Artistico Claudio
Baglioni, parla di lei e del proprio vissuto in relazione
al mancato rapporto con il padre. Una finestra come portale
attraverso cui mettersi in contatto con la figura paterna. “Specchi
rotti” è la metafora della discrepanza tra la percezione di
se’ allo specchio in una visione intatta, solida e perfetta e
quella che è invece la vera essenza, spesso frammentata e a pezzi.
Il
video, per la regia di Alberto Cosenza, è stato girato a Castel di
Tusa,
in provincia di Messina, presso la struttura Atelier
sul Mare,
un museo albergo dove 22 delle sue stanze sono vere e proprie "camere
d'arte" in quanto ideate da artisti di diversi campi.
"La
torre di Sigismondo"
è la camera in cui sono ambientate la maggior parte delle scene del
video ed è firmata dall'artista cineasta Raùl
Ruiz.
Il fulcro della stanza, dalle pareti nere e nude, è costituito da un
grande letto rotondo girevole di tre metri di diametro, che occupa
quasi tutto lo spazio della torre. Ma ecco l’artificio che diventa
arte e bellezza: in contrasto con l’idea di uno spazio di
reclusione, il soffitto si apre completamente, donando all’ospite
attore/spettatore la possibilità di rinascere, di vivere il
passaggio salvifico dalle tenebre alla luce, e metaforicamente il
letto bianco diviene quella luna che, con il soffitto aperto,
illuminerà il cielo stellato. Quell'enorme finestra in cima alla
stanza ricorda proprio la stessa finestra citata da Alice nel suo
brano.
“L’amore vince il tempo e lo spazio riportandoci in una dimensione eterna” è il messaggio del cantante emiliano già autore per i Nomadi.
“Amami Davvero” è un brano che grida il desiderio di amare e di essere amati in ogni istante fino a vincere il tempo e lo spazio. La padronanza della comunicazione testuale emersa dal singolo conferma le capacità autorali dell’artista già firma per i Nomadi.
«L’amore è la ragione della nostra esistenza. Come il sole splende oltre le nuvole così l’amore regna aldilà del tempo e dello spazio. Riusciamo a comprendere l’amore unicamente quanta accettiamo di abbandonarci alle sue regole. Solo in quel momento ci è concesso di vedere ciò che esiste da sempre. Solo in quell’istante amiamo veramente.» Matteo Rovatti
Matteo Rovatti | Voce
Maurizio Mancini | Tastiere
Mixaggio e Mastering | Maurizio Mancini
Fotografie | Enrico Coppola
Artwork | Giuseppe Lo Presti
Radio Date | 5 Gennaio 2018
℗ 2018 Indian
BIO
Matteo Rovatti nasce a Sassuolo il 17 Agosto 1972 ed è autore e compositore di tutte le sue canzoni.
Nel Marzo del 2008 pubblica il suo CD “VEDERE” contenente cinque canzoni inedite.
Nel Luglio del 2008, con il suo singolo “VEDERE”, partecipa alla tappa di Carpi del concorso “FAMMI SENTIRE LA VOCE” organizzato da Radio Bruno, ed arriva in finale alla tappa di Formigine vincendo il Premio Magazine.
Nell’Ottobre del 2009 partecipa al Teatro Carani di Sassuolo al concerto Africa Aid “WATER FOR CHILDREN” organizzato da Africa Nel Cuore e Croce Rossa Italiana.
Nel Giugno del 2012 apre il concerto dei “NOMADI” al Campo Sportivo di Castelvetro.
Nel Febbraio del 2015 apre il “XXIIIº TRIBUTO AD AUGUSTO_NOMADiNCONTRO” al Teatro Tenda di Novellara.
Matteo Rovatti è autore e compositore insieme a Giuseppe Carletti e Massimo Vecchi della canzone “TUTTO VERO” pubblicata nel nuovo disco di inediti dei Nomadi “LASCIA IL SEGNO” uscito il 19 Maggio 2015.
Nell’Ottobre del 2015 esce il suo nuovo singolo “VA DI VIVERE” pubblicato dai “NOMADI”.
Nel Gennaio del 2016 annuncia il suo nuovo singolo “LONTANO” pubblicato dai “NOMADI”.
Nel Febbraio del 2016 apre il “XXIVº TRIBUTO AD AUGUSTO_NOMADiNCONTRO” al Pala Enel Energia di Novellara.
Nel Maggio del 2016 apre il “XXVIIIº RADUNO NAZIONALE FAN NOMADI” al Teatro Tenda di Casalromano.
Nel Maggio del 2016 lancia il suo nuovo singolo “QUESTA VITA” pubblicato dai “NOMADI”.
Nel Giugno del 2016 apre il “COME POTETE GIUDICAR TOUR NOMADI” a Mestrino di Padova.
Nel Giugno del 2016 apre la prima tappa del “FESTIVAL SHOW” a Udine.
Nel Luglio del 2016 partecipa al concorso “SULLA VIA (EMILIA) PER WOODSTOCK” vincendo il Premio Carlino D’oro messo in palio dal “RESTO DEL CARLINO”.
Nel Luglio del 2016 apre la terza tappa del “FESTIVAL SHOW” a Brescia.
Nell’Agosto del 2016 apre la quinta tappa del “FESTIVAL SHOW” a Jesolo.
Nell’Agosto del 2016 apre il “XXVº RADUNO NAZIONALE ESTIVO FAN NOMADI” in Piazza San Bartolomeo a Castagnole delle Lanze.
Nel Novembre del 2016 si esibisce al “MAPEI STADIUM DI REGGIO EMILIA” durante l’intervallo della partita di Serie A TIM SASSUOLO-ATALANTA.
Nel Settembre del 2017 esce il suo nuovo singolo “L’ESTATE TORNERÀ”.
Nel Novembre del 2017 con il suo nuovo singolo “L’ESTATE TORNERÀ” si posiziona al primo posto della Classifica Indipendenti Emergenti.
L’album strumentale racconta San Francesco ponendo al centro la “figura dell’uomo” messa spesso in secondo piano rispetto alla “figura del santo”.
Tiziano Albanese ha sempre cercato un ponte fra la musica colta e quella più popolare sperimentando contaminazioni tra linguaggi e generi diversi. Nascono così partiture di aspetto accademico ma con strutture aperte (tipiche del pop o del jazz, vedi La Regola) che rendono originale l’intero lavoro.
L'idea alla base dell'opera è di mostrare la dimensione umana di San Francesco d'Assisi. Lontana dal voler essere un racconto dei miracoli, si è cercato di evidenziare fatti e accadimenti che sono comuni a tutti noi: la giovinezza, la malattia, il contrasto con il padre, il desiderio di un progetto di vita, fino al culmine rappresentato da uno dei testi più belli e importanti della letteratura italiana: il Cantico delle Creature. Per rendere il tutto originale e accattivante si è ispirato a un linguaggio musicale immediato, simile al mondo musicale delle colonne sonore ma senza cadere nelle trappole dei luoghi comuni, in un lavoro di ricerca articolato che ha dato i suoi frutti con diversi brani. A cominciare con La giovinezza energico e incalzante, oppure con l'evocativo Giorno e notte, fino a La Regola, cuore pulsante dell'album e anche dello spettacolo dal vivo, che rappresenta l'esperimento più riuscito di contaminazione tra vari linguaggi e generi.
Brani con melodie in contrappunto (La Malattia e Vocazione) o a volte inquietanti (Il Padre) oppure con sonorità jazz (Ritratto), squarci di vita quotidiana raccontati ora dal vibrafono, ora dal pianoforte che esplodono in un finale carico e pieno di emozioni (Cantico delle Creature).
Grazie ad una salda esperienza che lo vede musicista e compositore per la Rai (sue alcuni dei motivi utilizzati da trasmissioni come Ballarò e Report), Tutor per il CPM music institute di Milano; Tiziano Albanese ha raggiunto la maturità artistica che lo ha condotto a realizzare un progetto musicale di altissima qualità.
Tiziano Albanese, pianista e compositore italiano, nasce musicalmente all’inizio degli anni novanta, sulle spalle un’intensa formazione a 360° prima diplomandosi col massimo dei voti in Pianoforte e Composizione presso il Conservatorio e poi collaborando con il CPM music institute. Esploratore della materia sonora e libero da pregiudizi verso qualsiasi genere musicale, attende diversi anni prima di pubblicare il suo primo album “L’invito della Follia”(ed. Rai Com, 2012). Si è esibito in tanti concerti in Italia come pianista, compositore e direttore d’orchestra, dividendo il palco al fianco di nomi come Cecilia Gasdia, Mons. Marco Frisina, Michele Placido, Sergio Rubini, Flavio Insinna, Cesare Bocci. A Milano nel 2008 conosce lo storico chitarrista Franco Mussida, fondatore della PFM te presidente del CPM music institute, con cui svolge tuttora una preziosa collaborazione come tutor di pianoforte e armonia e come docente nelle carceri con il “Progetto CO2 - Controllare l’odio”. In Molise, la sua terra d’origine, è Direttore artistico della Scuola di Musica ATENA a Termoli, uno spazio dedicato ai giovani talenti, che segue con grande passione insieme a diversi professionisti e alla moglie e pianista Tecla Marcovicchio. Insegna anche nelle scuole pubbliche ma questo non gli ha impedito di continuare a suonare, scrivere e incidere brani intensi e affascinanti come “La Malattia”, “La Regola”,“Gioia”, “Sottovoce”,esempi di discografia che gli hanno permesso di ricevere stima e attenzione negli ambienti della Rai, che negli ultimi anni utilizza spesso i sui brani in documentari di Rai Storia e in trasmissioni televisive come Report, Ballarò, Sconosciuti.
Ha inciso per AlfaMusic, Edizioni Curci, e dal 2011 in esclusiva per le Edizioni musicali RAI. Con il suo ultimo ispirato lavoro, “FRANCESCO storia di un uomo” (ed. Rai Com, 2014) ha avuto il privilegio di esibirsi nelle Celebrazioni Nazionali di Assisi, di ricevere dal Vaticano la Benedizione Apostolica di Papa Francesco, e di aver ottenuto un record di ascolti in Russia in pochi mesi, sulla piattaforma Yandex Music, superando il milione e cinquecentomila streaming con il brano
Il giovane cantautore toscano, già vincitore del Premio Lunezia e portiere della Nazionale Italiana Cantanti, è in lizza per Sanremo Giovani con un singolo che omaggia il cantautorato pop italiano di nuova leva.
"NON È VERO" è una mappa che attraversa i momenti di solitudine che hanno portato l’autore alla riflessione sui gesti e sulle abitudini del suo quotidiano. Il treno è il viaggio metaforico che avanza fra le immagini del percorso di vita che lo hanno accompagnato da sempre. Un’apologia dell’amore inteso come punto di partenza e non di arrivo.
Etichetta: Rusty Records
BIO
Andrea Maestrelli è un cantautore empolese classe 1991. A 13 anni inizia a suonare la chitarra e a comporre i primi brani musicali, mostrando un precoce talento per la scrittura. Nel 2011 inizia il suo percorso artistico importante raggiungendo i 60 finalisti del Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” per tre anni consecutivi fino al 2014. Nell’estate del 2014 si è fatto notare per aver vinto il Premio Lunezia con il brano “Holden". Nel 2015 esce il suo primo album "E' Arrivato Remo" (Rusty Records) prodotto da Davide Maggioni e candidato ai 40 dischi opera prima del premio Tenco. In forza con la Nazionale Italiana Cantanti, ha recentemente vinto il Premio Inedito di Torino. Nel 2017 ha intrapreso un lungo tour benefico nei teatri toscani, perla popolazione di Amatrice colpita dal terremoto il 24 Agosto 2016. A Maggio 2017 firma il nuovo inno dell’Empoli Fc.
Ironia naïf e malinconia, che da sempre caratterizzano la personalità della giovane artista comasca, si intrecciano a perfezione in un brano dal sound delicato ma incisivo che offre una visione positivista delle problematiche relazionali della nostra società.
“Abbiamo la soluzione” è un brano dalle linee melodiche e musicali sinuose: l’effetto che la canzone vorrebbe produrre nell’ascoltatore è quello di trasportarlo metaforicamente in mezzo ad un lago con le onde che cullano soavemente la piccola imbarcazione. Una visione che richiama la tranquillità, la serenità, la gentilezza. Stati d’animo che si contrappongono alla ormai consolidata frenesia che attanaglia l’epoca moderna. Il brano vuole inoltre, in giusta misura, far sorridere l’ascoltatore attraverso le cadenze e le fioriture che richiamano i classici cartoons.
La canzone è stata composta inizialmente in inglese e francese con il titolo “We’ve got something new for little minds”, ma si è deciso di proporla in italiano per mandar un messaggio più diretto e coinvolgere il maggior numero di persone possibile.
«Il tutto parte da sensazioni conseguenti ad una serie di spiacevoli esperienze personali che hanno annebbiato l’animo, ma grazie alle quali abbiamo aperto gli occhi e ricominciato con più fiducia in noi stessi, per poi sfociare nell'ambito globale delle “persone tossiche”. Da sempre l’interazione con la gente è un problema comune, andare d’accordo non è per nulla facile, alle volte, in casi estremi, persino persone che reputavi amiche puntano il dito e ti giudicano con presunzione. La maggior parte di queste comuni “persone nocive”, che nel brano sono chiamate “piccole persone” (come si suole alle volte dire), sfidano qualsiasi logica creando situazioni imbarazzanti, conflitti inutili, difficoltà e soprattutto stress. Tentiamo sempre di instaurare un sano dibattito risolutivo giustificandoci a parole con la coscienza a posto, proviamo a risolvere il discorso facendo ragionare, riflettere… Ma tutto sembra vano. Quale può’ essere quindi il comportamento da assumere in questi casi? La soluzione è apparentemente banale, ma unica, semplice, e alla portata di tutti: un sorriso! Mossa che distacca con gentilezza, non servono ulteriori parole, serve solo aver capito che è inutile continuare a tirare la corda e farsi risucchiare da un vortice senza fine». VIRGINIA LANFRANCONI
Autoproduzione
Radio date: 24 novembre 2017
BIO
Virginia Lanfranconi, classe 1991, intraprende lo studio di canto e pianoforte dalla tenera età, in adolescenza si avvicina al mondo della chitarra ed incomincia a realizzare le prime canzoni. Nel corso del tempo collabora e partecipa vocalmente alla creazione di brani di autori della provincia di Como e dintorni. È cantante frontwoman nei “Musicanti di Javà” dal 2013 al 2017, quintetto acustico (voce, chitarra, fisarmonica, contrabasso, percussioni) il cui repertorio sposa brani della tradizione francese, italiana e inglese; prediligendo tematiche della scuola naturalistica di Émile Zola (povertà, mala, vita di periferia...).
Nel 2014 intraprende uno studio privato del Sound-Engineering. Studia canto dal 2016con il Maestro e preparatore della voce Maurizio Zappatini. Fonda nel 2017insieme a Federico Teatini, suo stretto collaboratore, il team di autoproduzione musicale “HUG A DEER”.
Il suo stile è contraddistinto dal binomio ironia naïf e malinconia, come personificazione di due grandi sentimenti da cui nascono ed attingono tutte le varie sfumature di cui è composto il nostro essere, la nostra vita: felicità e tristezza. Un genere di cantautorato moderno negli arrangiamenti, che a destra mira ad un simpatico sano rider/sorrider a cui fa seguito di norma una riflessione; mentre a sinistra tende ad una pungente introspezione, alle volte funesta, alle volte malinconica, creando uno spaccato apparente che in realtàà distante non è.
I brani del repertorio inedito sono in italiano, francese ed inglese.
Di ispirazione profonda sono stati: Edith Piaf, Janis Joplin, Jeff Buckley, Mia Martini, Matia Bazar, CCCP.
Di ispirazione profonda sono: Cristina Donà, Marlene Kuntz, Caparezza, Lady Gaga, Bombino, Red Hot Chili Peppers, Africa Unite.
PARTECIPAZIONI MUSICALI INTERESSANTI oltre ai LIVE nei CLUBS:
- BERN BUSKERS FESTIVAL 2012/2013/2014/2015
- TREMEZZINA MUSIC FESTIVAL 2015
MANTOVA CAPITALE DELLA CULTURA D’ITALIA 2016 - MEI
MASTERCLASS al C.E.T DI MOGOL AD AVIGLIANO UMBRO - SETTEMBRE 2016 -
Con la produzione e collaborazione del Maestro Luigi Albertelli (autore di fama nazionale, fra i suoi successi “Ricominciamo”, “Non voglio mica la luna”, "La notte dei pensieri", “Ufo Robot" e innumerevoli altri), nasce il brano dell’artista vestita alla Corto Maltese che lancia l’album di prossima uscita “Cantastorie”.
«In “Tu sei mio” la mia canzone Inno, la donna esige il rispetto dall’ uomo, non vuole più stare al gioco del maschio, vuole essere trattata alla pari. Sentirsi finalmente Donna! “Tu sei mio” è nata ad un tavolo di un bar. Leggendo un giornale. Si chiacchierava io e il Maestro Albertelli sui fatti di cronaca e soprattutto sugli innumerevoli femminicidi. Da un mio scatto di rabbia sull’idea malata di possesso dell’uomo sulla donna è uscita dalla mie labbra ma ancor prima dalla mia testa la frase: “Tu sei mio ma soltanto se lo voglio io!” Canzone volutamente provocatoria e dal sound pop rock, scelto proprio per sottolineare il crescendo del testo. Fondamentale è stata la collaborazione del Maestro Gianfranco Fasano, che ha interpretato correttamente la mia rabbia e la mia voglia di gridare a tutti il mio sconforto. Sua la musica. Da questo trio, Furia-Albertelli-Fasano è nato il singolo che diventa filo conduttore del progetto di Furia con l’album “Cantastorie”. In seguito il pezzo venne arrangiato da un altro grande della musica italiana Marco Guarnerio. Successivamente, l’ultima versione, è stata remixata da Luigi Albertelli presso lo studio di Andrea Fresu Keep Hold. Cantastorie è un racconto. Un insieme di storie. Storie vere. Questo è il mio modo di fare musica. Ogni storia la devo sentire mia, nel profondo. Ed è così che per miracolo le parole si adattano alla musica e la musica alle parole». Furia
Furia ha scelto di presentarsi vestita alla Corto Maltese perché, oltre ad amare il famoso personaggio di Hugo Pratt, si identifica nella sue storie avventurose, come avventurosa è la vita di tutte le donne, che come il marinaio ribelle diventano antieroine per eccellenza. Il viaggio di Furia è un contenitore di storie vere narrate come cronache poetiche, alcune di un passato glorioso, altre di ferite antiche che ancora si aprono nel presente: di bambini e donne di ogni strato sociale, traditi nella loro essenza e negli affetti da chi si fidavano. Ma sono anche riflessioni sulla frattura necessaria e naturale che si è formata nei rapporti tra uomo e donna, e di come il ribaltamento dei ruoli e del potere nella coppia porti a conseguenze non sempre prevedibili. E la mutevole posizione della donna di oggi, tra ironia, sogni e speranze.
Furia è una moderna cantastorie che supporta le sue parole e la sua musica con narrazioni visive che sono spaccati di realtà.
Lei ci racconta le contraddizioni di una società, la nostra, che di veloce ha solo la connessione, mentre è ancora ferma sul pregiudizio e sulle disuguaglianze, in un conformismo di pensiero incapace di pensare fuori dagli schemi decisi dal sistema. L’album in uscita nella primavera 2018 è composto da undici brani e vuole essere rivolto specialmente ai giovani, categoria maggiormente manipolata dai media. Una condivisione e un incontro tra la giovane cantautrice e il paroliere di lungo corso, con storie nuove, per raccontare che sull’autostrada dell’omologazione c’è sempre un’uscita in direzione della libertà.
Produzione: Luigi Albertelli
BIO
Furia, nome d’arte di Tania Furia, nasce a Milano. Dal 2010 inizia la sua carriera artistica avvicinandosi prima alla musica jazz poi alle cover di musica pop italiana e straniera. Si esibisce in diversi locali, festival e teatri italiani. Nel 2011 partecipa alle selezioni di X Factor 5. Viene eliminata agli Home Visit. Questa la gavetta di Furia, simile a tante ragazze che vogliono inserirsi nel mondo della musica italiana. Ma finalmente nel 2015, proprio in un teatro, avviene l’incontro con uno dei più grandi autori che ha segnato la musica italiana, il Maestro Luigi Albertelli, che diventa suo produttore e manager. Con lui nasce uno splendido sodalizio artistico che porta Furia a far emergere le sue qualitàdi autrice. Insieme decidono di usare come nome d’arte solo il cognome, Furia. Che caratterizza perfettamente il suo carattere. Ed inoltre, il destino vuole che sia anche il titolo di uno dei successi del Maestro, Furia il cavallo del west. Grazie all’insegnamento di Albertelli si scopre e diventa una vera cantautrice completa. Ma Furia in effetti è una cantastorie, le tematiche dei suoi testi sono la cronaca di storie vere e della situazione socio-culturale italiana attuale. Prendendo spunto dalla tradizione dei cantastorie che si avvalevano di cartelloni su cui veniva disegnata la storia che narravano, Furia utilizza installazioni video che l’accompagnano nella sua esibizione vocale. Indossa una divisa alla Corto Maltese, personaggio famoso del fumetto italiano, da lei amato e scelto per rappresentare la sua idea di donna: l’antieroina. Questa la sua originalità che la contraddistingue rendendola unica nel panorama musicale italiano. L’album dal titolo “Cantastorie” di prossima uscita, nella primavera 2018, è composto da undici brani inediti. Il singolo di lancio è il brano “Tu sei mio”.
Dal maggio 2017 è in scena con lo spettacolo itinerante “E lasciami gridare”di e con Luigi Albertelli, dove interpreta i grandi successi dei 50 anni di carriera del Maestro.
Nell’Ottobre 2017 è ospite a TV2000 nel programma in diretta “Bel tempo si spera” con Luigi Albertelli. In questa occasione presenta in anteprima il suo progetto.
Il singolo del gruppo capitanato dal noto musicista jazz Niccolò Faraci, sperimenta l’elettro-pop anni’80 in un turbinio evocativo di citazioni di cultura popolare e dinamiche sociali evolutive.
Family Computer nasce come tributo e sincero omaggio alle atmosfere e suoni caratteristici dell'elettropop anni '80.
L'introduzione è dichiaratamente ispirata al sound design utilizzato, ad esempio, in Stranger Things, mentre la scelta dei campionamenti e sintetizzatori è un autentico viaggio tra videogames Nintendo/Atari, arpeggiatori monofonici ed impiego di software per la sintesi vocale normalmente utilizzati in Giappone per le “idol band” : una voce femminile nata dal computer che viene doppiata da una voce maschile, umana ma filtrata con il leggendario vocoder, compagno di avventure da Moroder a Daft Punk.
Family Computer ha un testo minimale che prende in esame due realtà estremamente controverse. Il concetto di famiglia è notoriamente in fase di ridefinizione, mentre il significato di computer è ormai sostituito da “app”, “tablet” o più generalmente associato ad un dispositivo mobile. Il termine “computer”, paradossalmente, è il nuovo vintage, perché nel mondo della robotica, già esasperato proprio negli anni '80 come nuova frontiera da esplorare, abbiamo tutti il desiderio di vivere con esseri artificiali, i quali saranno umani, gentili, sociali, tanto da giungere al traguardo di rivolgersi a noi con un semplice ma ben studiato approccio di cortesia: “Please”.
Kaijū è un termine giapponese che può essere tradotto come “strana bestia” e nella iconografia cinematografica identifica i mostri giganteschi come ad esempio Godzilla. Recentemente, i Kaijū sono stati protagonisti della fortunata serie Pacific Rim.
Motel Kaijū esprime il desiderio di dare spazio vitale a tutta la naturale stranezza con la quale tutti, prima o poi ci confrontiamo, alla ricerca di un nostro luogo ideale nel mondo. Motel Kaijū è un sistema creativo che accoglie (Motel) diversi generi di musica. La band ha una vita nell'acid jazz e progressive rock, con un album in lavorazione per il 2018, da pubblicare su vinile. Motel Kaijū ha però dato inizio ad un esperimento di carattere più “elettropop.
Questo nuovo progetto artistico nasce da Niccolò Faraci, musicista attivo nel mondo del jazz, elettronica e sinfonica con numerose esperienze tra Europa ed Asia. Idealmente, facendo ritorno a casa e nel proprio laboratorio, da vero nerd, Faraci crea Motel Kaijū come gigantesco mostro in grado di spaziare in molteplici generi musicali. Motel Kaijū è a proprio agio in club di musica elettronica, in festival jazz, con un'orchestra sinfonica e nell'ambito pop, inteso come interpretazione della nostra società in forma musicale.
RADIO DATE: 17 NOVEMBRE 2017
ETICHETTA: MOTEL KAIJŪ RECORDS
DISTRIBUZIONE DIGITALE: BELIEVE DIGITAL
BAND: Niccolò Faraci (basso elettrico, voice synthesizer), Lorenzo Blardone (synths) , Alberto Mancini (piano,moog), Andrea Bruzzone (batteria).
BIO
Niccolò Faraci è un musicista attivo nel mondo del jazz, elettronica e musica per orchestra, con numerose esperienze a livello internazionale tra Europa ed Asia.
Ha collaborato con l'Ambasciata Italiana e l'Istituto Italiano di Cultura, oltre a rapporti estremamente solidi con la Società Dante Alighieri, gallerie d'arte, fondazioni e sponsor privati.
Grazie alla sua estrema versatilità, ha realizzato progetti che esplorano la musica contemporanea dando valore alle tradizioni ed all'innovazione. Il dizionario del Jazz Italiano (Feltrinelli) lo cita come innovatore nell'utilizzo di strumenti elettronici ed acustici, creando un sound originale ed apprezzato dalla critica indie in Italia ed all'estero.
Come autentico pioniere, nel 2008 incide il primo disco live di jazz italiano in Cina, promuovendo uno scambio culturale che lo vede protagonista, insieme a colleghi cinesi, in svariati concerti e speciali radiofonici, come la puntata di Piazza Verdi (Radio Rai3) dove il suo trio italo-cinese suona brani originali scritti durante il tour 2015. Faraci è inoltre collaboratore della prestigiosa rivista “Cina” in Italia, con reportage dall'oriente e condivisione di esperienze, come il recente articolo dedicato alla giornata mondiale del jazz a Zhuhai (2017).
Nel campo della musica per orchestra sinfonica, ha scritto suite per archi presentate al pubblico in Giordania (Orchestra Nazionale), Ucraina (Orchestra Sinfonica di Lviv) e Cina (Youth Orchestra di Shenzhen). Sono numerose le sue partecipazioni a Festival Jazz Internazionali, tra i quali è doveroso citare Kuala Lumpur International Jazz Festival, Odessa Jazz Festival, NISVILLE, Athens Technopolis, Saulkrasti, Jazz Goes To Town, Sibiu Jazz, EtnoJazz Chisinau e molti altri, dove Niccolò Faraci Trio e Quartetto sono stati programmati con autentiche star del jazz da Ron Carter a Paolo Fresu, Richard Galliano.
I suoi dischi sono stati programmati a livello internazionale, in programmi di musica jazz e trasmissioni come Fahrenheit (disco della settimana).
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