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Monday, November 27, 2017

MARCO LACERENZA “RIPARLERAI CON LUI” il singolo pop-rock del giovanissmo talento foggiano battezzato da “TI LASCIO UNA CANZONE”





Riparlerai con lui” è una canzone che racconta la fine di una storia d’amore tra due persone. Il ragazzo, ancora innamorato di lei, fa di tutto per far tornare le cose come prima. Lei però nel frattempo ha iniziato un’altra storia. Il ragazzo invita lei a casa per spiegarli la situazione e, nel corso della serata, tra una chiacchiera e l’altra, sguardi intensi e frasi profonde, tra i due si riaccende la passione….
Il genere è pop-rock, con un piccolo accenno di latino americano, con risposte e soli di chitarra elettrica.



Marco è un musicista completo, oltre a essere un cantautore suona bene la chitarra. Questo singolo rappresenta il primo progetto da solista che presto darà luce a un album.

Prodotto da Vinn Camporeale su etichetta Stay Record
Radio date singolo: 10 novembre 2017

BIO

Marco Lacerenza nasce a Foggia il 18/11/1999 ed è un cantautore e musicista. Amante della musica sin dalla tenera età, inizia a cantare e suonare la chitarra dall’età di sette anni e a comporre canzoni dall’età di quindici anni. Nel corso del tempo vince numerosi concorsi, frequenta Masterclass musicali avendo l’onore di studiare con artisti nazionali ed internazionali come Mogol e Steve Vai. Nel 2015 partecipa alla trasmissione di Rai1 “Ti Lascio Una Canzone” dove viene unito dal Maestro Leonardo De Amicis ad una boyband di quattro ragazzi chiamata “Made in Italy”. Riescono ad aggiudicarsi un posto in finale e nel corso della trasmissione hanno l’onore di duettare con vari artisti: Mika, Nek, Gigi D’Alessio, Raf e Umberto Tozzi. Partecipa a diverse ospitate nel vari Talk Show italiani come “La Vita In Diretta”, “Teche Teche Tè”, “Striscia La Notizia”, programmi su Rai Gulp e Real Time. Dopo la trasmissione continua con il progetto “Made in Italy” incidendo un EP di cinque brani, compresi due inediti e videoclip. Dal 2017 ha intrapreso la strada da cantautore solista.


Contatti e social



CHIARA GIACOBBE CHAMBER FOLK BAND “LIONHEART” È L’ALBUM D’ESORDIO FUORI DAL 15 SETTEMBRE



Il gruppo della versatile musicista traccia in questo disco un percorso musicale d’impronta folk-rock volto a rappresentare la figura femminile in ogni possibile sfumatura.



Lionheart è la rappresentazione di una donna, è “La Donna” ed è tante donne che ritroviamo in ogni traccia del CD, che si raccontano, che suonano, gridano, amano, piangono, sussurrano, sorridono, lottano. In ogni canzone virata al femminile, infatti, c’è una fase di vita o una scelta, obbligata o meno, c’è una dichiarazione di intenti, c’è un pensiero che si muove, e non di rado, c’è la descrizione in musica e sostanza di sogno delle piccole cose essenziali.
Il disco è caratterizzato da un suono elettrico - anche se non mancano episodi più acustici -, dove in ogni traccia si predilige il gusto per l’arrangiamento, la naturalezza dell’intreccio armonico, il suono vivo tipico delle registrazioni, in gran parte analogiche, realizzate quasi totalmente nello studio Suoni & Fulmini di Rivalta Bormida dall’ingegnere del suono Dario Mecca Aleina, per la produzione della stessa Chiara Giacobbe e con il contributo artistico di Paolo Enrico Archetti Maestri degli Yo Yo Mundi; le voci, invece, sono state registrate nel teatro di Pennabilli dall’ingegnere del suono Franco Fucili. I testi - tutti in lingua inglese - sono stati scritti a quattro mani con Silvia Dellepiane, poetessa italo-inglese mentre il testo di No More Blue è opera di Paola Di Pietro, amica e collaboratrice dotata di raffinato intuito femminile e talento musicale.


Chiara Giacobbe è una musicista versatile che collabora e ha collaborato con molti musicisti e gruppi sia italiani e sia stranieri, tra i tanti ricordiamo per primi gli Yo Yo Mundi anche perché, Chiara, fa parte ormai da anni e in pianta stabile della line up della band ed ha partecipato alla realizzazione del fortunato ultimo album Evidenti Tracce Di Felicità suonando il violino in diverse tracce, arrangiando tutte le parti di archi e contribuendo alla scrittura delle musiche della title track e poi a seguire Richard Lindgren (fa parte della sua band italiana, ha inciso e arrangiato Malmostoso), Jesse Terry, Paolo Bonfanti (che ritroviamo anche tra gli ospiti del CD), Gnola Blues Band e moltissimi altri.

TRACK BY TRACK

01 LET YOU BREATHE (Lasciarti respirare)
Potesse una magica pozione incantare gli occhi dell’amato! Questo è ciò che si augura l’irosa (una sedicente donna ragionevole) protagonista della canzone. Una moderna e sgangherata Era che cerca di tenersi stretto, ricorrendo perfino alle arti della magia, il cuore del suo Zeus fedifrago.
02 NO MORE BLUE (Non sono più triste)
Profondamente in me sento che non ho più bisogno di te…dal momento che tu dici di voler vivere la tua libertà... ma con lei!” Ecco come la forte e consapevole ragazza moderna reagisce (o meglio, dovrebbe reagire) all’addio tanto improvviso, quanto inaspettato di quello che pensava fosse il suo principe azzurro. In questa traccia si respira un senso di libertà e straordinarie sonore aperture anche grazie alle atmosfere evocate dalla pedal steel guitar del talento di Paolo Ercoli.
03 LIONHEART (Cuor di Leone)
Ogni volta che la vita mi ha sfidato ho mantenuto la mia via, (anzi!) l’ho spinta oltre”. Sarà pure un po’ gradassa ma Cuor di Leone ha imparato a proprie spese che è importante essere fedele a se stessa. Lei sa come camminare da sola, ma farà volentieri “la strada”, accanto a chi riesce a mantenere il suo passo. Questa è la più autobiografica delle dodici canzoni dell’album (e - non a caso - è anche la title track!) e forse è anche per questo motivo che suona così densa e coinvolgente, con l’harmonium che si intreccia al violino e alle chitarre.
04 PET LION (Leone di pezza)
Ogni donna - anche adulta! - ha certamente posseduto o possiede il suo “leone di pezza”, che può essere stato di volta in volta un inanimato pupazzetto o un animato gatto in carne e ossa. Ma ecco che in una sera qualunque accada di perdersi nei ricordi e che le movenze - immaginate o reali - di quell’amichetto peloso (siano esse morbide o decise), ispirino melodie, suggeriscano un ritmo!
05 HIGH FIDELITY (Alta fedeltà)
Alta fedeltà della musica e alla musica! Ecco cosa canta ad “alto volume” la protagonista della storia di questa canzone… E poi c’è un violino che urla sfidando la chitarra che, senza riuscirci, tenta di domarlo, cercando di imprigionarlo in un riff, dal quale il violino fuggirà glissando, tra acuti, sovra acuti e fughe impossibili e imprendibili per qualsivoglia chitarra.
06 I CAN’T GET OVER YOU (Non riesco a dimenticarti)
Difficile dimenticare qualcuno che si ama ancora profondamente, ancora più difficile quando la musica, lo stare sul palco e quasi ogni azione quotidiana, ti rimandano a quell’amore perduto e prepotentemente lo fanno riemergere dalla memoria. Una ballata potente caratterizzata dal basso del talentuoso Rino Garzia, che riesce ad essere al contempo ritmico e languido.
07 MY MEXICO (Il mio Messico)
Non si tratta certo di musica messicana, bensì della descrizione strumentale di ciò che accade in quella zona franca della mente comunemente chiamata inconscio. A cantare il caos e l’armonia che si sposano in questo breve brano è il violino – e le sue diverse funamboliche parti! -, sorretto sapientemente dalla chitarra elettrica, dal basso e dalla batteria.
08 BLESSED BE (Sia benedetto)
Benedetto sia il modo in cui riesci a farmi ridere, non chiedendo mai nulla in cambio…”. È una accorata dichiarazione d’amore, di quell’amore che ti fa pensare di essere in uno stato di grazia, in estasi, tanto da benedire ogni “atomo” di cui è composto l’amato. Questo dialogo amoroso (quasi una reciproca serenata!) è stata suonata e cantata a due voci e due strumenti e realizzata in presa diretta, con la partecipazione di un ispirato Enrico Cipollini alla chitarra acustica e alla voce.
09 SONG FOR M. (Canzone per M.)
Una ballata che celebra la promessa di eternità del sentimento, la conoscenza reciproca da cui scaturisce un amore adulto e consapevole; alla chitarra elettrica troviamo il celeberrimo chitarrista blues Paolo Bonfanti, che ricama con la sua naturalezza e la sua innata classe la trama della canzone nei momenti più delicati per poi regalare al brano - nel finale - un assolo carico di enfasi, energia e di deliziosi spunti melodici.
10 PARTICLE PHYSICS (Fisica delle particelle)
In questo brano si può sentire l’influenza di quel folk rock d’oltremanica che Chiara ha sempre ascoltato con amore. Un testo che deve essere letto con ironia, come fossero i vaneggiamenti di una donna un po’ stanca di provare amore non corrisposto e che, come in una sit com, passa al piano B più assurdo che possa esserci…calcolare la formula per la “conservazione delle particelle d’amore”.
11 NO PLACE TO HIDE (Nessun nascondiglio)
Questo brano racconta quel vuoto che si crea quando il dolore per una perdita fa sparire la parte luminosa di chi la subisce. Il lato oscuro del sentimento, il dolore che non trova pace e l’incapacità di vedere la via d’uscita; violino e voce si intrecciano su un ritmo che pulsa costante, proprio come un pensiero quasi ossessivo che non vuole far quietare neppure per un attimo la protagonista della canzone.
12 ALICE
Una moderna Alice, imprigionata in un mondo di “meraviglie” in cui l’amore (purtroppo infelice) non le darà tregua, quasi fosse un sogno, una sovra realtà onirica dalla quale vorrebbe finalmente liberarsi semplicemente svegliandosi. In coda a questo brano come traccia a sorpresa, un cameo registrato in presa diretta intitolato LIKE A LIGHT (IN THE DARKNESS) che vede Chiara Giacobbe alla chitarra e alla voce “giocare” con Paolo E. Archetti Maestri - bouzouki – e Dario Mecca Aleina – glockenspiel.

ETICHETTA: Sciopero Records
Pubblicazione album: 15 settembre 2017

BIO

Chiara Giacobbe suona il violino, l’armonium, è cantante e songwriter. Diplomata al Conservatorio di Alessandria sotto la guida di Elisabetta Garetti (primo violino dell’orchestra del teatro Carlo Felice di Genova), ha, in qualità di assistente, lavorato con la prof.ssa Garetti presso il Conservatorio di musica A. Vivaldi di Alessandria e collabora continuativamente nell’ambito dei corsi di perfezionamento tenuti dalla stessa. Nella primavera del 2005 vince l’audizione e la borsa di studio, presso la “Fondazione Academia Montis Regalis” (Mondovì, CN), utili a frequentare il Corso di Specializzazione ad Orientamento Filologico, tenuto dal maestro Mangiocavallo.
Inoltre, nel 2008, crea il “Laboratorio ElettroAcustico”, un’orchestra giovanile molto moderna. Il progetto prende vita dal desiderio di avvicinare generi e strumenti diversi; i ragazzi che prendono parte al laboratorio, collaborano con professionisti, sperimentando i diversi e possibili impieghi degli strumenti classici all’interno della musica “non classica”. Negli ultimi anni, i ragazzi si sono applicati a fondo per creare eventi culturali e artistici di livello. Ha militato in diverse formazioni folk-rock e roots italiane; tra tutte i Lowlands, con i quali ha inciso due dischi e un ep acustico, due tour inglesi e uno irlandese, ottenendo riconoscimenti e recensioni presso riviste del settore e passaggi in importanti radio italiane e straniere. E’ impegnata in concerti dal vivo, in studio di registrazione e come arrangiatrice con diversi gruppi e solisti (Jesse Terry, Will T. Massey, Richard Lindgren, Gnola Blues Band, Rigo Righetti, Paolo Bonfanti).
È, inoltre, parte della line up degli Yo Yo Mundi e ha lavorato all’arrangiamento e registrazione degli archi sull’ultimo lavoro della band (Evidenti Tracce Di Felicità). Dal 2012 decide di concentrarsi su di un carriera solista rilasciando l’ep acustico Ready To Go (Rigo Records) e tenendo una lunga serie di concerti in Italia e in Inghilterra. Nel 2013 fonda la “Chiara Giacobbe Chamber Folk Band”.
Difficile definire il genere di appartenenza della band e del suo suono, sospeso tra musica americana e echi nordeuropei; un folk-rock arricchito da qualche sfumatura di blues, musica folk da camera (come la definì il giornalista Paolo Vites); un suono che mischia tradizione e rivisitazione senza mai rimanere ancorato ad uno specifico linguaggio musicale.
La Chiara Giacobbe Chamber Folk Band è Voce e violino: Chiara Giacobbe, Chitarre: Alessandro Balladore/Gianluca, Vaccarino/Alessandro Diaferio, Batteria: Eugenio Merico, Piano/organo/Harmonium: Andrea Negruzzo, Basso: Rino Garzia/Andrea Cavalieri. 


Contatti e sociali



Sunday, November 26, 2017

Dolci calabresi per il Natale: all’insegna della tradizione

Quando arriva il Natale, in tutti noi si risveglia il desiderio di seguire le tradizioni e di passare questo periodo, nella propria terra e con la famiglia. In Calabria, come in altre regioni, le tradizioni natalizie sono molto importanti, specialmente quelle legate all’arte culinaria. Quando si parla di cucina, non si può che pensare ai dolci, veri protagonisti del Natale.
In Calabria i dolci natalizi sono davvero golosi e ogni ricetta può cambiare di provincia in provincia. Ognuno nella sua personale tradizione, aggiunge o toglie qualche ingrediente, nonostante ciò, ogni ricetta rappresenta appieno le tradizioni e la storia passata di questa regione. I dolci tipici calabresi, infatti, si contraddistinguono per il loro essere preparati senza creme e con impasti asciutti o che comunque ricordano il pan dolce. Vediamo insieme quali sono i principali della tradizione natalizia della regione Calabria.

I dolci principali della tradizione calabrese
I dolci migliori, da preparare durante il Natale, in Calabria sono:
1-Pitta ‘nchiusa: è uno dei principali dolci della tradizione calabrese ed è spesso preparato durante il periodo natalizio. Questo si prepara con delle strisce di pasta che poi devono essere riempite con dell’uvetta, dei fichi secchi, del miele e la cannella in polvere. Il dolce poi, dev’essere arrotolato sino a creare una torta vera e propria da cuocere all’interno del forno.
2-Le passulate sono dei biscotti farciti con frutta secca di vario genere. Sono tipici del Natale, ma vengono preparati principalmente per la notte di Capodanno.
3-Le scalille o scalidde, sono dei dolci tipici calabrese, preparate principalmente nel cosentino, ma in modo differente anche nelle altre province. Ogni dolce viene fritto e poi immerso nel miele. Le scalille sono preparate per il periodo natalizio e vengono servite già durante la festa dell’Immacolata, l’8 Dicembre.
4-I turdilli calabrese:questi dolcetti, simili a degli gnocchetti fritti, che possono essere conservati a lungo, in quanto di devono amalgamare con del miele e adornati con confettini colorati.