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Friday, March 22, 2019

ESPOSITO “BICICLETTE RUBATE” è l’atteso album pubblicato da iCompany/luovo


Il cantautore toscano lancia il disco, prodotto da Riccardo “Deepa” Di Paola, che traccia nuovi orizzonti della canzone d’autore italiana.
Esposito (cantautore toscano di chiare origini campane e di stanza a Milano) è già noto nell’ambiente alternativo nazionale per aver vinto due edizioni di Area Sanremo (2016 e 2017), per l’apparizione ad X Factor e per la partecipazione al Concertone del Primo Maggio 2018. Esposito è anche autore per Warner Chappel e ha da poco firmato con iCompany per la produzione del suo prossimo album (“Biciclette rubate” – uscita prevista il 22 marzo 2019 su label luovo).

Voglio stare con te


Solo quando sei ubriaca


Le canzoni tristi


Diego


L’amore cos’è



Di recente il cantautore ha pubblicato - per iCompany/luovo - i brani e i video di “Voglio stare con te” (maggio 2018), “Le canzoni tristi” (settembre 2018) e “Diego” (ottobre 2018) ottenendo ampio gradimento dagli addetti ai lavori ed importanti feedback dal pubblico (oltre 100k ascolti Spotify 150k views YouTube) e “L’amore cos’è”. Ora è il turno “Solo quando sei ubriaca”. Questi 5 pezzi si vanno a sommare agli altri 5 che compongono lo scheletro musicale del disco “Biciclette rubate”.


ETICHETTA: luovo
DISTRIBUZIONE: Artist First
EDIZIONI: Warner Chappell
PUBBLICAZIONE ALBUM: 22 marzo 2019

BIO
Diego Esposito, toscano per caso, nasce in un sabato d’agosto del 1986, fuori casa sua c’era il mercato.
Impara presto a camminare e a scrivere canzoni e nel 2017, con la produzione di Zibba, pubblica il suo primo disco “...È più comodo se dormi da me”.
Il suo percorso caratterizzato da numerosi concerti, ha modellato il suo modo di scrivere e lo ha portato a vincere il concorso Area Sanremo sia nel 2016 che nel 2017.
In quegli anni viene scelto per rappresentare il cantautorato italiano a Pechino per l’ambasciata italiana e scrive la colonna sonora dello Spettacolo “Something” in scena al Teatro “New Victory” of Broadway, New York. Dal 2017 firma come autore per Warner Chappell. Nel 2018 si esibisce al Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma e poco dopo firma con la iCompany.
Il singolo “Voglio stare con te” inaugura il nuovo percorso di Esposito, con la produzione artistica di Riccardo Deepa Di Paola, per l’etichetta luovo, al quale segue “Le canzoni tristi”. Il 18 ottobre 2018 viene pubblicato il singolo “Diego”. Il 29 novembre 2018 è il turno del singolo “L’amore cos’è”. L’11 marzo 2019 “Solo quando sei ubriaca” anticipa il disco “Biciclette rubate” in uscita il 22 marzo.

Contatti e social

Fb Esposito www.facebook.com/DiegoEspositoOfficial/
Ig Esposito https://www.instagram.com/iosonoesposito/
Spotify Esposito http://bit.ly/EspositoSp

luovo: https://luovo.icompany.it
iCompany: https://www.icompany.it/

Management
stacchiotti@icompany.it

Ufficio Stampa
astrid@laltoparlante.it

Booking
salvatore@otrlive.it

RITA ZINGARIELLO: “IL GIOCO DELLA NEVE” IL NUOVO VIDEO DELLA CANTAUTRICE PUGLIESE PRESENTA IL QUARTO ESTRATTO DAL DISCO “IL CANTO DELL’APE”


Un video a ritmo di tango racconta incertezza e dubbi che congelano la volontà della protagonista come sotto una fitta nevicata.

“L’indecisione può renderci invisibilmente immobili, come fossimo sommersi da neve soffice e gelida insieme.  Chi o cosa potrà sciogliere questa immobilità è celato tra i passi inaspettati di un tango.” Rita Zingariello
.




Diretto da Dalia Gravela (come i precedenti “Amsterdam” e “Il canto dell’ape”) e girato presso il TeatroPAT Puppets and Actors Theater, il video elegante e ironico coinvolge ballerini e la stessa Rita Zingariello in un tango passionale accompagnati dalla marionetta di gommapiuma Margot.


Credits
Regia e sceneggiatura: Dalia Gravela
Videografo: Rocco Figliuolo
Location: TeatroPAT Puppets and Actors Theater
Make-up: M•U•L di Giovanna Iacovone con Federica Ferraina
Attori: Tina Latorre, Marco Bileddo
Ballerini: Michele Lobefaro, Emanuela Benagiano, Giacomo Ancona, Anna Lisa Squicciarini, Saverio D'Ercole, Brunella Epifania


Il singolo è il quarto estratto dall’album “Il canto dell’ape”, un lavoro in cui la cantautrice prende consapevolezza di sé e diventa forte l’esigenza di raccontare l’epidermico piacere di fuggire l’ombra.

«Il disco è stato pensato a casa mia, dove spesso scrivo in solitudine per riordinare pensieri. E’ un’azione che, oltre a farmi stare bene, è diventata la mia unica e migliore psicoterapia.
Con questo disco ho svelato a me stessa dove sono arrivata e come ci sono arrivata.
Le canzoni sono nate con più penne, una chitarra e un pianoforte. Ho riempito fogli di parole e scarabocchi.  
Ai fogli che non sono finiti accartocciati è toccato di finire catalogati in uno schedario verde mela ad anelli, da cui ho poi scelto le undici tracce di questo album.
Quando sono stata convinta di liberare in volo le canzoni ho incontrato Vincenzo Cristallo, chitarrista amico, con cui ho condiviso l’avventura dei live del mio album precedente, “Possibili percorsi” e a cui ho deciso di affidare gli arrangiamenti di questo ultimo disco.
Le atmosfere e le influenze che hanno ispirato l’album sono tante e diverse tra loro, dal pop d’autore all’indie-rock, dalla musica dub al bluegrass, con sonorità vintage e moderne insieme, dove la costante è l’uso di strumenti acustici (protagonista assoluta la chitarra), uniti ad un utilizzo minimale dell’elettronica.
La voce “pulita” e la semplicità dei testi, ci hanno condotto attraverso un viaggio fatto di verità e rinascite, di intimità e istintività, dove parole e melodie si sono contaminate con l’aria internazionale degli arrangiamenti.
Il vestito finale dell’album lo abbiamo confezionato nello Stones Lab Studio, dove la disponibilità e la professionalità di Leo Zagariello, che ha curato la ripresa del suono e di Angelo Nigro, che si è occupato delle programmazioni e della post-produzione del disco, hanno materializzato le nostre idee iniziali.
Il risultato è un progetto moderno, rivisitato in un’ottica crossover, in cui tanti sono i generi che si fondono con un’idea di partenza semplice ma al tempo stesso forte e di carattere». Rita Zingariello


DICONO DI LEI

Rita Zingariello è brava (…), in quest’album la sua voce, limpida e straordinariamente pulita, ha un risalto del tutto speciale.Francesca Incudine - Blow Up

“Dodici brani di pop d’autore, leggeri e ben concepiti, garbati e accattivanti, incredibilmente scevri da zuccherose leziosità. Deliziosamente fresco”. Rockerilla

(…) Una bella scrittura artigianale italiana, quella d’autore, (…) un lavoro di grandissimo spessore lirico e con una produzione assai interessante, che danza con naturalezza tra le pagine classiche ma anche tra le contaminazioni francesi, argentine, spagnole, da un bluegrass di slide guitar alle fisarmoniche da tango. Il pop made in Italy è anche e soprattutto questo, con scritture dalla forma canzone non sfacciatamente didattica e con un piglio assai personale e ricco di tantissima libertà espressiva”. LoudVision

Il progetto musicale della cantautrice pugliese ti cattura fin dalle prime note, e non si può che restare affascinati dalla dolcezza, dalla grazia, dalla semplicità e dalla gentilezza, con cui la voce di Rita Zingariello, cristallina e sincera, cattura sogni (…) facendoli rivivere nei testi delle sue canzoni”. Peppe Saverino - MusicMap


Etichetta: Volume!
Radio date: 22 marzo 2019
Pubblicazione album: 6 aprile 2018
BIO

Rita Zingariello nasce a Gravina in Puglia a cavallo tra il segno della Vergine e quello della Bilancia.
Sin da bambina studia pianoforte, per poi avvicinarsi al canto, materia nella quale si diploma nel 2005. L’attrazione esercitata dalla musica ha reso piuttosto immediata la personale scelta di iniziare a comporre. Nel 2008 il suo primo EP da cantautrice “È alba” segnerà l'inizio di un’intensa attività di live. Nel 2012 vince il Contest “Musica è” e nello stesso anno è tra i vincitori di Sanremo rock e Castrocaro.
Negli anni seguenti sperimenta nuove collaborazioni avvicinandosi alla musica jazz con un progetto inedito, “Incondizionatamente”, con Daniele e Tommaso Scannapieco, Ettore Carucci e Giovanni Scasciamacchia, che ottiene numerosi consensi.
Nel 2014 arriva il suo secondo lavoro discografico, “Possibili percorsi”, con la produzione artistica di Phil Mer, pubblicato da “Digressione music”.
Nel 2015 e 2016 è tra i finalisti e vincitori di vari Festival in Italia: Frequenze Mediterranee, Biella Festival, Festival della Canzone Friulana, Voci per la libertà per Amnesty International, UP, Festival dell’Alta Murgia, Red Bull Tour. Apre, tra gli altri, i concerti di: Gino Paoli e Danilo Rea (2013), Paola Turci (2015), Mario Venuti e PFM (2016). 
Nel 2017 diventa protagonista di un tour dedicato ai maggiori successi di Mogol, dove è lo stesso autore a volerla al suo fianco sul palco, come interprete e cantautrice.
Nello stesso anno comincia a lavorare al suo nuovo disco “Il canto dell’ape” e con l’amico chitarrista Vincenzo Cristallo avvia una stretta collaborazione sugli arrangiamenti.
Sceglie di produrre personalmente il disco attraverso quella che si rivelerà essere una delle campagne di crowdfounding di maggior successo registrate sulla piattaforma di Musicraiser, con oltre 200 sostenitori e un obiettivo più che raddoppiato.
Il 6 aprile 2018 esce “Il canto dell’ape” che riscuote subito un enorme successo tra pubblico, critica e numerose radio. Il 4 maggio al teatro Forma di Bari, con tutto esaurito, Rita presenta l’album accompagnata dai 16 musicisti che con lei hanno registrato le 12 tracks del disco. Da maggio 2018 ad oggi è impegnata in un intenso tour di presentazione del disco in tutta Italia. Nel frattempo, riceve menzioni al Premio InediTo, Salone del Libro di Torino e al Premio Peppino Impastato.

Contatti social

Twitter twitter.com/rzingariello

TAURO IOVINO: “DI AZZURRO E CIELO” È IL NUOVO IRRIVERENTE SINGOLO DEL CANTAUTORE NAPOLETANO

Uno scanzonato brano pop esplora i territori fra sacro e profano.




Di azzurro e cielo” racconta la giornata di un personaggio alquanto bizzarro. Il ritornello conturbante descrive dai momenti del risveglio ai ricordi dell’incontro con la propria compagna in una serata di fine autunno, inizio inverno. L’atmosfera apparentemente fresca e leggera nasconde però un senso di nostalgia riguardante il fatto per cui in un mondo perfetto dove tutto scorre nella normalità, se manca la figura amata manca tutto.

“Di azzurro e cielo” è già disponibile sulle principali piattaforme di vendita digitale e di streaming.

«Quello che importa più di tutto non è dove si vuole giungere ogni volta che si parte, ma è tenere il cuore aperto lungo la strada che si percorre, perché esso è l'unico posto dove si troveranno le sorprese in grado di cambiarti veramente la vita. Perché la vita non è un punto d'arrivo, la vita è un viaggio infinito. Per me la musica è proprio come la vita. Quando scrivo il mio obiettivo è trasmettere emozioni. Ogni volta che mi viene in mente una frase, la scrivo subito su un foglio, senza perdere tempo, e da quella frase poi iniziano tutta una serie di emozioni dentro di me. La melodia che accompagna ogni mio testo nasce da sola, mi lascio trasportare dalle emozioni e quando chiudo gli occhi immagino di cantare la mia canzone insieme a migliaia di persone che vogliono cantare con me. E questa poesia non finisce mai. Le mie canzoni continuano anche dopo che sono finite. Le mie canzoni nascono da sole». Tauro Iovino


Etichetta: Top Records
Radio date: 22 marzo 2019

Tauro Iovino (Napoli, 25/04/1970), è un cantautore italiano.
Nato e vissuto a Napoli, in un quartiere artisticamente fortunato, a pochi passi dall’ abitazione del tenore Enrico Caruso, degli Audio2, Eduardo de Crescenzo e Nino Buonocore. Autore di testi, compositore e appassionato di canto scrive i suoi primi testi all'età di 13 anni, ispirato dai primi esordi di un giovanissimo Eros Ramazzotti. Nel 1989 si iscrive alla S.I.A.E. dove al termine delle due prove d'esame, concluse entrambe nell'arco di dieci minuti su un'ora, viene accolto dagli applausi degli esaminatori che lo definiscono "paroliere di getto".
Sempre nel 1989 partecipa al concorso canoro "Una voce per l'Europa" dove si piazza tra i primi finalisti. Ma non prosegue con le altre fasi del concorso per motivi di logistica, oltre ad avere due genitori che non credevano molto nella carriera musicale. Dal 1989 sceglie di restare dietro le quinte. Nel 1995 insieme a una coppia fratello/sorella forma la sua prima trio-band dal nome "Cupido Jazz", nome ideato da Tauro, con i quali si esibisce in locali e in serate di piano-bar. Tuttavia il nome non era attinente al genere Pop che suonavano. E così, dopo la partenza in America della componente solista femminile del gruppo, sempre per scelta di Tauro, la duo-band cambia il nome in "Just for Two". Nel 2016 la band si scioglie per scelta dell’altro componente del gruppo, e Tauro inizia la sua attività da solista.
Nel 2018 partecipa al Radio Music Contest, dove nella prima fase delle selezioni si piazza al primo posto con il singolo Life is one, be happy. In seguito comunica agli organizzatori l’abbandono del concorso a causa di un intervento chirurgico. Attualmente scrive per la Top Records di Milano con la quale pubblica il singolo “Di azzurro e cielo” a marzo 2019.


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Wednesday, March 20, 2019

Crasto - “Griselda”: dalla periferia di Milano un nuovo trapper nel panorama musicale italiano

Il giovane rapper attraverso la sua esperienza personale parla ai coetanei con un brano che usa il loro stesso linguaggio per raccontarsi senza falsi moralismi.
In radio dal 15 marzo.

crasto

«Il singolo “Griselda” nasce innanzitutto da un sentimento di soddisfazione per aver raggiunto i miei obiettivi personali, ed è quindi fortemente autocelebrativo. Penso che l’autocelebrazione sia una componente fondamentale della musica trap, e dal mio punto di vista non va presa come spocchiosità o presunzione, e vi spiego perché: chi produce questo genere di musica viene da contesti urbani poveri, e non nasconde ciò, anzi decide volutamente di mostrare al mondo quello che lui è riuscito ad ottenere pur provenendo da ambienti che non regalano molte opportunità di successo o di guadagno. Quindi è un tipo di musica fortemente motivazionale, perché ti fa capire veramente che non ci sono scuse, e che se ce l’ha fatta un ragazzo qualunque ce la possono fare tutti, basta metterci dedizione e impegno. Questo è ciò che mi ha sempre attirato di questo genere musicale, e pur io non provenendo da una famiglia disagiata, anzi direi quasi benestante, l’energia e la voglia di rivalsa mi hanno sempre affascinato. Penso che questi siano sentimenti che debbano coltivare tutti, non solo chi proviene da situazioni difficili». Crasto

Il trapper della periferia milanese utilizza quindi la sua musica come un doppio specchio che, riflettendo la propria esperienza, riesce a far riflettere anche molti giovani cresciuti in contesti come il suo. È però bandito ogni tipo di intento moralizzante: Crasto infatti si limita ad utilizzare il proprio vissuto per consigliare ed indicare strade alterative, non nascondendo mai la consapevolezza per cui non esistano soluzioni certe ed universali. Queste dinamiche dolci-amare vengono però subito smorzate dalla grande carica energetica del sound che sembra quasi voler bilanciare il tutto in un equilibrio precario finale giocato fra malinconia e speranza.        

Radiodate: 15 marzo 2019
Autoproduzione

BIO
Crasto nasce nel 1993 ad Ivrea, una cittadina nella provincia di Torino. Nel 2006 arriva a Milano, nella periferia nord-ovest, catapultato quindi alle scuole medie in un ambiente che non gli era certamente familiare. Trova così nella musica un ottimo modo per stringere rapporti con i suoi compagni di classe. Inizia infatti in quegli anni ad interessarsi alla musica rap/hip hop. A 14 anni il suo primo Demo, chiamato “Dead-End Metropolis”, un prodotto altamente amatoriale ma che comunque denota una sua costanza nella produzione musicale. Nei tempi del liceo stringe amicizia con altri rappers della sua scuola, e inizia anche a dedicarsi al writing, entrando in una crew.
Ispirato da quello stile di vita un po’ borderline che stava seguendo decide di comprarsi l’attrezzatura necessaria per prodursi e registrarsi la musica autonomamente, e inizia così a chiudere da solo le tracce per un suo nuovo mixtape, aiutato dal fratello. Inizia a crearsi una situazione molto creativa, dove molti suoi conoscenti attirati da questa sua possibilità di produzione musicale decidono di cimentarsi ed improvvisarsi rappers, e il mixtape, chiamato “Milano-Dojo”, ha infatti una componente molto forte di spensieratezza e divertimento.
Purtroppo queste collaborazioni vengono interrotte nel 2010, dove Crasto, ancora minorenne, viene arrestato e si trova a dover scontare 6 mesi di domiciliari.
Dopo questo periodo, chiude un altro mixtape in casa chiamato “Rap A Domicilio” (un riferimento ironico alla sua situazione), che vede la collaborazione di suo fratello, l’unica persona che poteva incontrare in quel periodo e anche lui appassionato di rap. Scontato il periodo di permanenza in casa, Crasto termina anche “Milano-Dojo” e, finite le scuole superiori, spinto anche dai genitori che lo volevano il più lontano possibile dalle situazioni in cui era coinvolto, decide di andare a Londra a studiare presso una scuola di Audio Production, la Sae Institute.
Scopre che la città è una fucina di nuovi stili e generi musicali, e specialmente nel genere rap trova una serie di artisti a lui prima sconosciuti che influenzeranno moltissimo il suo stile successivo, sia a livello di slang, che a livello di tematiche. Nasceva infatti in quegli anni un sotto-genere della musica trap, chiamato drill, nato a Chicago, ma arrivato a Londra subito, mentre in Italia solo nel 2015.
Tornato in Italia nel 2014, pubblica in maniera costante delle sue nuove produzioni, talvolta prodotte da suoi amici, talvolta comprate da famosi produttori inglesi o americani.
Gira nel 2017 il suo primo video “Finesse”. Successivamente nel 2018 esce un suo secondo video “Lo Sto Già Facendo” e a fine anno la sua ultima uscita “Conan”. Tutti questi brani, compreso “Griselda”, più altri inediti, verranno poi raccolti in un mixtape in uscita quest’anno.

Contatti e social


Monday, March 18, 2019

La serie web ‘No Escape’ cambia volto: da oggi sarà ‘Hypnotized’




La serie web ‘No Escape’ cambia volto. Un anno fa furono realizzate le riprese a Nettuno, zona laghetto Granieri. Per alcuni problemi insorti sono stati cambiati i luoghi delle riprese. E’ stata modificata così anche la sceneggiatura e la trama del progetto di Antonio Barone e Giuseppe Cristofaro. Il lavoro non solo non muore, ma si avvale di una cerchia di nuovi collaboratori con il sostegno fondamentale del piccolo gruppo di produzione Audia Group.

Sunday, March 17, 2019

A Roma la 13^ edizione dell’evento “Rispettate il mondo Rispettate voi stessi”

Giovedì 21 marzo 2019, primo giorno di primavera, al Pincio, Piazzale Napoleone I, a Roma, dalle ore 10 alle ore 13, avrà luogo la 13^ edizione dell’evento “Rispettate il mondo Rispettate voi stessi” inserito nel progetto “Eccomi! Risali con me”, curato con autentica passione e grande impegno da Daniela Bertoletti.  L’avvio sarà dato da Bànsuri Ensemble del Conservatorio di Santa Cecilia, diretto dal M° Francesco Leonardi e dai 50 allievi danzatori provenienti dal Liceo Coreutico del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma.