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Friday, May 17, 2019

TOGA “DIETRO LE SBARRE” ft. RODOLFO MARIA GORDINI È IL NUOVO SINGOLO DELLA CARISMATICA BAND MILANESE REALIZZATO CON L’AFFERMATO TENORE LIRICO

Un racconto in soggettiva che pone una lente d’ingrandimento sul delicato tema del sistema giudiziario.
Il brano descrive le sensazioni di chi, immaginando le sofferenze di colui che vive l’esperienza carceraria, pur conducendo una vita nel rispetto delle regole e della legge, finisce per cadere nella trappola del sistema giudiziario…«Perché in realtà nessuno può sentirsi al sicuro dal giudizio, giusto o sbagliato di esseri umani chiamati a decidere del destino di altri esseri umani e della loro libertà personale. Ma, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, è il modo migliore per uscirne più forti, e comprendere che la libertà è il bene più prezioso della nostra esistenza». Toga
Il brano, in uscita in radio il 10 maggio e in tutti i digital store il 15 maggio (Advice Music) vede il featuring con i Toga di Rodolfo Maria Gordini, tenore lirico, pioniere del pop lirico nonché amico del grande Luciano Pavarotti.




Etichetta: Advice Music
Radio date: 10 maggio 2019

BIO

I Toga sono una band milanese composta da Mike Tarallo (Voce), Fabrizio “Magnus” Allegri (basso), Domenico De Pascali (Batteria), Marco Santoro (chitarra). Il progetto nasce nel 2011 dall’esigenza di raccontare la vita quotidiana, i costumi, i vizi e i pregi della nostra Italia attraverso canzoni di matrice rock. Per tale motivo, Mike, avvocato penalista, indossa sul palco una toga, ovverosia l’indumento che, per esigenze lavorative, veste tutti i giorni nelle aule di tribunale, luogo dove si intrecciano storie, vicende e personaggi protagonisti della realtà quotidiana. I Toga debuttano nel 2012 partecipando al contest Battle of The Bands, classificandosi, live dopo live, al primo posto aggiudicandosi un contratto discografico con Bagana Records, etichetta con la quale incidono il loro primo disco DIRITTO E CASTIGO, contenente tra gli altri il brano QUASI QUASI FACCIO IL POLITICO, del quale viene anche realizzato il primo video clip, sotto la regia di Andrea Basile (già regista di importanti videoclip, tra i quali Happy Hour di Ligabue, Lontano dal Tuo Sole di Neffa e molti altri da Alex Britti a Dolcenera). Successivamente grazie al loro stile ironico, vengono notati dal comico Bruce Ketta (il postino divenuto famoso con la trasmissione Zelig) che li chiama come band di supporto in diversi suoi spettacoli nelle piazze italiane e proprio allo storico Zelig. Nel 2017 realizzano il loro secondo album COTTI IN FRAGRANZA DI REATO (ediz. Advice Music) dal quale viene estratto il singolo CUL IN ARIA, parodia sulle star TV del momento, gli chef stellati. Nel giugno 2018 partecipano al concorso Sanremo Rock arrivando alle finali all’Ariston venendo premiati da Ettore Diliberto (leader delle Custodie Cautelari, band storica che suonato con artisti come Dalla, Finardi, Grignani e molti altri) che, tra l’altro, li chiama ad aprire La Manifestazione “Notte delle Chitarre” con Mario Schillirò, Giacomo Castellano, Vince Pastano e Andrea Cervetto, chitarristi rispettivamente di Zucchero, Piero Pelù, Vasco Rossi e New Trolls. A Gennaio 2019 il tenore lirico Rodolfo Maria Gordini, pioniere della canzone pop – lirica e amico del grande Luciano Pavarotti, dopo aver visto i Toga in un’esibizione live, propone alla band l’incisione di un brano con suo featuring, dando vita a una miscela pop-rock- lirica che si realizza nel brano DIETRO LE SBARRE (ediz. Advice Music) in uscita in tutti i digital store il 15 Maggio 2019.    
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STONA “SONAR” È IL NUOVO BRANO ESTRATTO DALL’ALBUM “STORIA DI UN EQUILIBRISTA” NATO DALL’INCONTRO CON IL MAESTRO GUIDO GUGLIELMINETTI

Fresco di vittoria del “BOTTEGHE D’AUTORE XXIII EDIZIONE” dove il suo singolo “Santa Pazienza” si è aggiudicato il premio per il miglior arrangiamento, il cantautore pop torna in radio con un nuovo pezzo dalle venature sinth.


Una calda chitarra acustica ci imbarca nel sottomarino di SONAR per poi trasportarci in un brano che diventa improvvisamente un veloce sinth pop.
È un alba e una rinascita: un brano che attraverso una forte narrazione poetica e visiva, racconta la storia di un equipaggio di un sottomarino alla ricerca continua dell’umanità che resta in attesa di un cambiamento e dove “Lo sforzo più intenso (quaggiù) è non essere dimenticato”.

«L' equipaggio siamo naturalmente tutti noi che navighiamo in un mare eterno di incertezze, tanto vale volersi bene e oltrepassare le barriere e le distanze». Stona

Il progetto “Storia di un equilibrista” nasce dall’incontro fra il cantautore Stona e Guido Guglielminetti, produttore e musicista affermato nel panorama musicale italiano, (collaborazione ormai storica con Francesco De Gregori in qualità di produttore e bassista ma bisogna ricordare Battisti, Mina, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Loredana Bertè, Mia Martini solo per citarne alcuni). Incontro che poi ha dato i propri frutti nella tranquillità del PSR Studio: è qui che sono nate le dieci tracce che compongono l’album.
Partendo dalla pre-produzione stessa di Stona a cavallo fra ritmi latini, timbri acustici e sonorità più pop/elettroniche, Guglielminetti plasma, bilancia il tutto e ridefinisce l’anima del progetto portandolo a compimento e nella giusta direzione.
I testi di Stona acquistano quindi maggior valore e la musica suonata diventa protagonista incontrando anche ospiti importanti durante le registrazioni, come Elio Rivagli alla batteria e Carlo Gaudiello al piano.  “Storia di un equilibrista” prende forma dal titolo di uno dei brani in scaletta che identifica al meglio l’animo di Stona: in bilico sul percorso di una generazione di quarantenni non ancora cresciuti (e che forse non vuole ancora crescere) fra percorsi differenti e scelte di vita da fare, fra le sonorità stesse dell’album così vario e ricco di spunti, immerso fra storie di ieri, oggi e domani.

Etichetta: Volume!
Radio date: 17 maggio 2019
Pubblicazione album: 16 novembre 2018

BIO

Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e l’easy listening del pop nostrano si fa notare nel 2017 con “Estate senza preavviso”, brano realizzato con due producers affermati e di successo come Nicolò Fragile e Davide Bosio.
Con “Belladonna” inizia la fruttuosa collaborazione artistica con Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori, con cui vince il BIELLA FESTIVAL 2017 e il prestigioso premio di NUOVO IMAIE.
A Maggio 2018 vince il P.A.E. PREMIO AUTORI EMERGENTI in occasione dei FIM AWARDS a Milano con il brano “Troppo pigro” e a Giugno inizia un tour acustico che lo porta in giro per tutta l’estate in piccoli locali e club concludendo l’esperienza con le due date a “Folkest” e all’ “Imperia Unplugged Festival”.
Il 16 novembre 2018 esce per Volume! l’album “STORIA DI UN EQUILIBRISTA”: il disco è preceduto dal singolo omonimo e da “Santa Pazienza”, brano quest’ultimo che entra direttamente nella TOP 20 della INDIE MUSIC LIKE, redatta settimanalmente dal MEI e piazzandosi al #16 posto.
Stona è fra i 15 artisti scelti per la finalissima del contest 1M NEXT legato al concertone del 1 Maggio 2019 a Roma mentre in Aprile per “BOTTEGHE D’AUTORE XXIII EDIZIONE”, vince con “Santa Pazienza” il premio per il miglior arrangiamento.


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SITO UFFICIALE www.massimostona.com


RAMPRASAD FLAVIO SECCHI “MOSCACIECA” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE, CHITARRISTA E POETA SARDO

Suoni che profumano di cultura indiana, synth e chitarra, giocano fra loro in un girotondo musicale di emozioni leggere e al contempo profonde.   


Il brano, coprodotto da Ramprasad Flavio Secchi e Luca Cogoni, e mixato e masterizzato da Piergiorgio Boi, segna un punto di passaggio nel percorso artistico di R.F.Secchi, dal precedente album/libro “Parole per chitarra” (Ed. La compagnia di Donida), e il progetto RAM3.0 (la band attuale di Secchi, che è alle prese con la lavorazione del terzo album del cantautore sardo).
Il pezzo, nato per chitarra acustica e voce, ha vinto la targa di LaRepubblica al Premio de Andrè 2018 come più votato dai lettori del web, è proposto in una versione più strutturata, e vede l'inserimento di suoni provenienti dalla cultura indiana (bansuri, tabla, tanpura) insieme a tastiere e synth, e naturalmente chitarra – lo strumento cardine di Secchi –.



ETICHETTA: S.P. PRODUZIONI
Radio date: 17 maggio 2019

BIO

Ramprasad Flavio Secchi inizia lo studio della chitarra nel 1986, prendendo le prime lezioni da suo padre. Dal 1994 inizia lo studio della chitarra classica e del jazz con i maestri Paolo Alfonsi e Gianluca Corona. Nel 2009 consegue il diploma accademico in chitarra jazz presso il Conservatorio di Musica G. P. Da Palestrina di Cagliari sotto la guida del maestro Massimo Ferra, con una tesi su Wes Montgomery. Nel 2010 frequenta il St.Louis College of Music di Roma e dal 2012 inizia lo studio della chitarra flamenca a Siviglia presso il Conservatorio Cristobal de Morales con Manuel Herrera e l’accademia Artes Escenicas Rebollar di Eduardo Rebollar . Al suo attivo vanta seminari e masterclass con musicisti di calibro internazionale tra i quali Pat Metheny, Kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein, Dave Douglas, Butch Morris, Rafael Riqueni. Dal 2010, parallelamente alla sua attività da strumentista, intraprende la strada del cantautorato mettendo a frutto le sue passioni poetiche, letterarie e musicali. Collabora con Le Balentes, il Mogase Trio, gli Haiku Sensei, gli Aletheia, Sikitikis e con la cantante Francesca Corrias. Nel 2013 prende vita il suo primo lavoro cantautorale, l’album Flavio Secchi & the Hall Kitchen, lavoro indipendente e autoprodotto con il quale partecipa all’Ichnusa Music Contest qualificandosi tra i primi 20 artisti su oltre 600 iscritti ed entrando nella compilation del contest in allegato al quotidiano L’Unione Sarda. Nel novembre 2014 si aggiudica il “Premio La Compagnia” e il “Premio Ricordando il Maestro” al Premio Donida – “Il Talent dei compositori”. Nel giugno 2015 una sua raccolta di poesie viene pubblicata nell’opera intitolata “Aurisse” per Aletti Editore. Nel settembre 2015 conquista il terzo posto al IV Premio Internazionale di Letteratura “Alda Merini” con la poesia inedita intitolata “Il Perditore di Treni”. Nello stesso anno l’artista inizia la collaborazione col produttore artistico Massimo Satta con il quale inizia il lavoro per la realizzazione del prossimo disco “Parole per Chitarra” in uscita nella primavera 2016 per l’etichetta “La Compagnia di Donida”. Il 26 febbraio 2016 partecipa alle audizioni della rassegna musicale “Musicultura: Festival della Canzone Popolare e d’Autore – XXVII edizione “, con due brani inediti inclusi nella prossima produzione discografica e si aggiudica il premio ‘Un Certain Regard’, riconoscimento conferito alla migliore performance della serata. A maggio 2019 arriva il nuovo singolo Moscacieca.

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MUNA∞B “DISPOSITIVO MOBILE” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE ROCK PALERMITANO

Una finestra di suoni sull’assuefazione da “tecnologia dell’intrattenimento” che attanaglia le nuove generazioni.

“Siamo sempre più, e inconsapevolmente, alienati e condizionati”.

Testo e musica di DISPOSITIVO MOBILE sono dello stesso Muna∞B (all’anagrafe Marco Bellone) ed è stato arrangiato insieme alla band che lo accompagna dall’inizio del progetto (Aldo Vallarelli - chitarra, Franco “Frank” Basile - basso, Nicola Tortorella - batteria). Il brano, dalle sonorità puramente rock, è composto da una sezione ritmica serrata su cui le chitarre si intrecciano tra power chord e fraseggi accompagnando le linee melodiche del cantato. Il testo, volutamente diretto, prova a spiegare come in appena due decenni circa, siano cambiati gli usi e i costumi delle giovani generazioni, assuefatte da una continua (e in ascesa) diffusione della tecnologia da “intrattenimento”, soprattutto quella mobile, che è ormai entrata prepotentemente nelle vite di ognuno, modificandone le relazioni sociali e interpersonali.

Marco Bellone, in arte Muna∞B, considera il suo nuovo progetto la logica evoluzione di quello che rappresentava la band Muna, da lui precedentemente fondata e sciolta nel 2015. La formazione scelta è volutamente compatta e asciutta. Oltre a Marco (voce&chitarra) troviamo Aldo Vallarelli (chitarra&cori), Franco Basile (basso) e Nicola Tortorella (batteria).
Fondamentalmente intorno a Marco, vive un power trio che senza troppi fronzoli crea un muro capace di “bucare” quando si tratta di pezzi duri dalle ritmiche serrate, e di creare le giuste atmosfere nei pezzi più intimi e intensi. L’idea cardine del progetto è quella di partire dai live, rilasciando pian piano dei singoli che possano far affezionare sempre più nuovo pubblico per arrivare, a tempo debito, all’uscita di un nuovo album che sarà una selezione dei brani scritti in questo lasso di tempo.



Autoproduzione
Registrato al MOB studio di Roma da Giovanni J Carrozzo
Mixato e masterizzato da Stefano Spinazzè
Distribuito da IMusician in tutti i principali stores digitali

Radio date: 17 maggio 2019

BIO

Marco Bellone nasce a Palermo. Il suo progetto invece a Roma nel 2012, quando fonda i Muna, di cui è il frontman e l'autore principale.
Pubblica due album, il secondo dei quali molto apprezzato dalla critica:
- Muna (Terre sommerse 2014)
- Sospesa in volo (Godfellas/Martelabel 2015) prodotto da Roberto Costa, anticipato e trainato dai singoli “Sospesa in volo” e “Notte” il cui video è stato presentato in esclusiva da Repubblica.it.
Dopo 3 anni di live in giro per l'Italia e due album, la band si scioglie a causa delle differenti strade professionali prese dai vari membri del gruppo.
Marco riparte con il progetto solista usando lo pseudonimo Muna∞B, accompagnato dai suoi nuovi musicisti (Nicola Tortorella alla batteria, Aldo Vallarelli alla chitarra e Franco Basile al basso), tutti provenienti da importanti band capitoline.
Ma Marco non è solo un musicista. Per oltre vent’anni calca centinaia di palcoscenici in Italia e all’estero come danzatore per prestigiose compagnie di balletto classico e contemporaneo.
Negli ultimi anni divide i suoi impegni artistici tra musica, con il progetto Muna∞B, e danza, come coordinatore artistico del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo.
Da questo è facile intuire come la sua visione artistica si incontri e si scontri continuamente, alimentando con stimoli sempre nuovi la sua anima creativa.
Muna∞B è attualmente sia in finale nella 32° ed. di Sanremo Rock, che in quella dell'Emergenza Festival.



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LUCA SBARBARO “ECCEZIONALE” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE MILANESE IN USCITA IL 17 MAGGIO

Un brano fresco e solare dalle sonorità pop, con un ritmo incalzante da tormentone estivo che strizza appena l’occhio al reggaeton, al funk ed all’EDM.


Un semplice giro di accordi con chitarre acustiche, elettriche, suoni elettronici, un basso corposo ed incessante sono gli ingredienti di una traccia all’apparenza scontata ma che nasconde nel testo tutta la profondità ricorrente nelle liriche del cantautore milanese. “Eccezionale” nasce dall’osservazione della normalità, dalla calma piatta di una realtà che si accontenta delle solite onde. Se si chiede a Luca perché l’ha scritta la risposta non è scontata: “È una canzone gialla perché nonostante perda di vista il sole sa brillare di luce propria, è il frutto di una mattina di Marzo che non sapeva bene non sapeva come non sapeva dove e soprattutto non sapeva perché... Eccezionale punta in alto ma non ostenta. In un mondo di hashtag è una pioggia di asterischi.”

Gli asterischi sono infatti un elemento ricorrente nella simbologia di Luca Sbarbaro. “Sui social ho avviato una campagna sulle storie proprio con l’asterisco perché secondo me rappresenta la sintesi perfetta della canzone”. Ma cosa rappresentano gli asterischi? “Gli asterischi sono quelli che vengono dal niente. Sono i punti d’infinito nel caos delle domande. Sono quelli con la terra sulle scarpe e le gocce di sudore sulla fronte. Sono sguardi di orizzonti trasparenti. Sono il sole dietro l’ombra dei giganti. Sono volti, universi, mondi e trame. Sono figli di una storia eccezionale…”

Il brano è stato scritto da Luca assieme al suo manager Roberto Scarpetta ed è stato prodotto ed arrangiato da Max Titi per l’etichetta veronese Maxy Sound. Il videoclip è stato girato dal regista Andrea Sbarbaro, fratello di Luca, con la difficile tecnica del “piano sequenza”. Niente montaggio dunque. Il videoclip è stato girato tutto d’un fiato presso il Kioki studio di Cologno Monzese. I protagonisti del video sono Luca ed i suoi più cari amici.  

Radio date: 17 maggio 2019
ETICHETTA: Maxy Sound


BIO

Se Luca Sbarbaro fosse nato cento anni fa sarebbe stato un poeta decadentista, un esteta divertito a stupire il pubblico con ragionamenti trasgressivi, un avventuriero pronto a prendere l’ultimo treno in corsa, pur di non rinunciare alla sua adorata libertà. Luca Sbarbaro invece è nato a Milano nel 1994 ed è quindi un millennial, immerso nel mondo degli smartphone, dei social e della musica che racconta il disagio. Proprio con la musica Luca decide fin da giovanissimo di descrivere il suo mondo interiore. È quindi un cantautore della generazione Y con ormai oltre 150 canzoni nel cassetto (tutte scritte con l’amico e manager Roberto Scarpetta) in uno stile alternative pop dai motivi orecchiabili e tuttavia mai scontati. Nei suoi testi si sente la voglia di farcela, la solitudine felice e ragionata, la protesta, la trasgressione e tutto l’estro della sua personalità egocentrica, caotica e talvolta spigolosa. Luca non ha mezze misure e nemmeno mezze parole ed è questo che colpisce il suo produttore Max Titi che nel 2018 decide di dargli l’opportunità di iniziare a farsi conoscere sul mercato discografico. Esce così il primo singolo per l’etichetta Maxy Sound dal titolo “Non lo voglio sapere”, con cui Luca si conquista la stima, l’apprezzamento e la simpatia di molti fan, raggiungendo ben presto più di diecimila follower sul suo profilo Instagram, sempre attivo e movimentato.
Il brano “A modo mio” del febbraio 2019 è una delle tante canzoni di protesta che Luca utilizza per comunicare a qualcuno un incomunicabile “vaffa”, mentre a maggio dello stesso anno esce il brano “Eccezionale”. Quest’ultima è una traccia scanzonata con l’apparente “semplicità” della hit estiva, ma con un testo ironico e pungente, di quelli che non capisci dove vanno a parare. “Eccezionale” è anche un videoclip girato dal fratello di Luca, il giovane regista Andrea Sbarbaro, con la tecnica del piano sequenza. Il mondo di Luca Sbarbaro è ricco di simboli ed elementi grafici che esprimono ragionamenti mai scontati, come il simbolo del cavallo che lui utilizza perché si muove ad L, oppure l’onnipresente numero 62. Luca dice di sé: “In questo periodo della mia vita sento tutta la responsabilità dell’inchiostro che mi scorre nelle dita. Scrivere è nel mio DNA e non posso permettermi di staccare la spina, perché la presa giusta è magari dietro l’angolo”.


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Instagram
@lucasbarbaro62





Thursday, May 16, 2019

CISCO “L’ERBA CATTIVA”

Il singolo che anticipa il nuovo album di Cisco. Un viaggio tra Emilia e Texas alla ricerca di nuovi suoni e di una visione oltre la frontiera

La tradizione cantautorale italiana e il gusto americano di raccontare storie in musica, si uniscono nelle sonorità di “Indiani e Cowboy”, la nuova fatica discografica di Stefano “Cisco” Bellotti. Tra le nuove 10 canzoni del cantautore emiliano, “L’erba cattiva” è il singolo scelto per anticipare il risultato della collaborazione con Rick del Castillo, produttore di stampo internazionale e autore di colonne sonore memorabili (C’era una volta in Messico, Kill Bill 2)

“L’erba cattiva” si espande in questo folk dal ritmo in levare che ne descrive, anche musicalmente, l’inevitabile crescita. Chi non la vuole pensa a un mondo non inclusivo, cerca di eliminare tutte le persone che non vuole vedere o incontrare per strada. Ma “L’erba cattiva”, nonostante sia totalmente indesiderata, continua a crescere ed espandersi “fra le crepe della vita”, perché è vita, tanto quanto l’erba buona, e allora basta aiutarla.



“Il mondo che ci circonda è sempre più diviso in Indiani, che tentano di sopravvivere e in Cowboy che continuano a non capire, ma io e Rick siamo dalla stessa parte del muro, lo stesso muro voluto dal Presidente Trump, lo stesso muro che ogni giorno divide il Mar Mediterraneo”. Cisco.

RADIO DATE: 29 MARZO 2019
RELEASE ALBUM: 12 APRILE 2019
PRODUZIONE ARTISTICA: Rick del Castillio
REGISTRAZIONI E MIX:  Rick del Castillio
ETICHETTA:  Cisco Produzioni con Rivertale Productions

BIO
In una sera fredda e senza nebbia del febbraio ‘92, sale sul palco di un piccolo locale carpigiano, per cantare alcuni brani irlandesi, così per gioco, insieme a una band che non conosceva formatasi solo pochi mesi prima, I Modena City Ramblers!
Da quel momento cambiò tutto e partì un’avventura intensa, importante, con più di un milione di copie vendute, piena di incontri, eventi e concerti indimenticabili insieme ai Van Morrison, Cranberries, Deep Purple, Primus, Manu Chao e gli Ska-p, Pogues, Shane McGowan ,Chieftains o Goran Bregovic.
Nel 2006, tra le nebbie e la bassa nasce “La lunga notte”, primo lavoro solista che annovera anche la partecipazione di Don Andrea Gallo. Un album che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umiltà, della fatica e del dolore. Una nuova band, nuovi viaggi (Tanzania, Romania, Treno della memoria), la partecipazione a “Stazioni Lunari” e un vestito musicale diverso, meno stretto e più svolazzante del solito.
Nel 2008 esce “Il Mulo” è un manifesto di quella testardaggine di cui Cisco è sempre andato fiero, la volontà di non seguire le mode, di andare avanti per la propria strada e chi se ne frega se è stretta, tortuosa, in salita. Nel 2009 la magica serata in Piazza San Giovanni, per il concertone del Primo maggio. Dopo sei album in studio negli ultimi otto anni arriva il momento di incidere “Dal vivo volume I” che riassume tutta l’attività live dopo l’uscita dai Modena, passando dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, collaborando con Bandabardò, Enzo Avitabile, Orchestra Multietnica di Arezzo e altri ancora. Tra la fine del 2009 e il 2010 un altro grande momento condiviso con altri due transfughi dei MCR, cioè Cottica e Rubbiani. “40 anni – Storie di Ramblers, innocenza, esperienza”. Nello stesso anno esce “Fatica da coltivare”, con le mondine di Novi, un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e le canzoni di Cisco, che scorre in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza.
Dopo il premio ANPI alla memoria di Renato Fabrizi, arriva la voglia di scrivere “Il gigante”, pezzo inserito poi in un libro illustrato per bambini dai 3 ai 99 anni con i disegni di Andromalis.
“Fuori i secondi” è il titolo del terzo album in studio , voluto, desiderato, con una lavorazione che viene da lontano, con omaggi ad Augusto Daolio, il pittore Ligabue, Jurij Gagarin e Dorando Petri. Un urlo di esortazione che chiama ognuno di noi ad assumersi le proprie responsabilità, è un invito a incrociare i guantoni col destino avverso e metterlo al tappeto. Il 25 giugno del 2012, un altro evento da ricordare, la temporanea reunion coi MCR allo stadio Dall’Ara davanti a migliaia di persone per aiutare l’Emilia falcidiata dal terremoto.
In seguito esce “Oh Belli Ciao. Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers”, la biografia romanzata, composta assieme all’amico scrittore Carlo Albè. Duecento pagine di racconti e aneddoti, molti dei quali mai svelati, per parlare di un viaggio durato quattordici anni.
Il 2015 è l’anno di “Matrimoni e funerali”, un vero e proprio viaggio all’interno della vita, partendo dalla nascita, fino alla fine dove troviamo la grande mietitrice ad accoglierci, con un brano dal titolo “Cenere alla cenere”. Più recentemente con Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, anima, cuore e materia dei vecchi Ramblers è stato tempo di sedersi, suonare, inventare, tornare indietro nel tempo, quando tutto era spontaneo e meno social, creando un lavoro al titolo evocativo “I Dinosauri”.

Contatti e social
Web: www.ciscovox.it
Fbfacebook.com/ciscobellotti/