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Friday, July 17, 2015

Elesa introduces control knobs and control elements from its catalogue

Elesa is a company specialized in the design and manufacture of standard components for the mechanical industry. We here-after focus the attention on a group of products of the ELESA General Catalogue: control elements. This group of products mainly presents control knobs and control levers. Designed with the utmost care, these components are the ideal solution for making fine adjustments. Now let's see in detail the company's proposals.

Cotrol Knobs ElesaMonza July 15, 2015 - Elesa, a leading designer and manufacturer of standard components for the mechanical industry, offers a wide range of control elements developed for application on precision instruments.

All Elesa products are characterized by a high quality of the materials used, by the care for surface finishing, by the great expertise in design and production and, last but not least by the variety of solutions that can adapted to any need.

The control knobs are available in plastic or metal. The standard range includes knurled knobs, with or without flange, available with or without index or precision graduation. Both flanges and the central boss cap can be customized with indexes, marks, symbols or special writings.

In addition to the knurled knobs, with their unmistakable design, awarded by the prestigious jury for Industrial Design IF, the range also features knobs of different shapes and surface finishing with revolving handle too. The offer extends then to the control levers, which are also available in plastic or metal, for positioning operations.

Despite the fact that we're talking about industrial components, Elesa pays great care to the aesthetics of the product and to the possibility of getting them in special colours. However, aesthetics is always at the service of functionality. In fact, all products by Elesa are characterized by an ergonomic design that allows an easy and comfortable use.

You can browse the Elesa catalogue, constantly updated, at the web address http://www.elesa.com/en/control-elements. Control elements are divided into families of products, so it is easier for users to find the searched component. The range includes: control knobs, control levers, control knobs with indexing mechanism also with stop and positioning device, plain flanges for application on control knobs, scale rings, graduated rings, flat springs. For all these components, two-dimensional quoted drawings and dimension tables are available. Moreover, from the website you can download 2D and 3D CAD drawings for each code in different formats.

Elesa is confirmed as a reference point for the supply of adjusting elements, the application of which can make the difference in terms of reliability and accuracy. Users interested in components and control knobs by Elesa can get in touch with the company through the website www.elesa.com. This will make it possible to obtain additional product information, request quotes or simply to request a catalogue.

Elesa is a reference point for the supply of control elements which can affect significantly the performance of your machines in terms of reliability and accuracy. Elesa sales and technical department can be contacted through the website www.elesa.com to obtain additional product information, request quotes or simply to request a catalog. If you want to focus on quality, ergonomy and high performance, control knobs by Elesa prove the right part in all those applications that require adjustments as precise as possible.

Thursday, July 16, 2015

LAIKA VENDETTA: LA NOTA CANZONE DI IVAN GRAZIANI “FIRENZE (CANZONE TRISTE)” È IL SINGOLO CHE ANTICIPA L'EP “LE TUE FOBIE” IN USCITA IL 21 GIUGNO




Il brano, un omaggio al cantautore loro conterraneo, anticipa l’ep registrato da Marco Ferrante e mixato da Manuele Fusaroli.
Il singolo è accompagnato da un videoclip curato dal regista Glauco Citati ed è stato scritto in collaborazione con Emidio De Berardinis.



I Laika Vendetta reinterpretano nella loro chiave personale la celebre canzone di Graziani, dandole una forte vena rock. Il videoclip è la narrazione verticale di due storie, quella del cantautore che racconta e quella della protagonista che viene raccontata. Gli stessi anni, la stessa storia, vissuta in due, in un’ ambientazione onirica in cui passato e presente sono compresenti e si influenzano. La traccia del ricordo rimane e il cantautore intraprende con la protagonista del video un viaggio verso il ricordo, per andare a cercare oltre la percezione del sé e dell’altro. Un mondo di rappresentazione, evocazione di emozioni, sentimenti vissuti. Abitare la musica e le immagini per accorgersi di quello che si fa, per cogliere lo spettatore sul particolare e invitarlo a guardare, più che vedere, per mantenere un linguaggio vicino a quello onirico. Il video è girato in un unico piano sequenza tra le stanze e i corridoi dell’Hotel Doge di Alba Adriatica. Un luogo di passaggio, una dimora ideale per un viaggio tra mondo percettivo della persona e contesto di appartenenza. La dimensione temporale in cui si svolge la decostruzione emotiva e cognitiva è evidenziata, oltre che dal piano sequenza, anche dalla scenografia surreale di Angelica Lupi, dalla fotografia di Paolo Sorgi e la post produzione di Ermanno Di Nicola.




Registrato da Marco Ferrante e mixato da Manuele Fusaroli (ad eccezione della title track mixata dallo stesso Marco Ferrante),  “Le Tue Fobie”  è il naturale proseguimento e conclusione del percorso avviato con “Elefanti In Fuga” (2014), registrato e mixato dallo stesso Manuele Fusaroli, prima di un nuovo inizio, un nuovo disco, su cui i Laika Vendetta hanno già cominciato a lavorare.
Il sound è essenziale, diretto e imponente e conferma l’identità della band, con un largo uso di cori, una voce tra il melodico e il graffiato, una sezione ritmica serrata e decisa, un basso crudo e possente e le chitarre essenziali, ma anche armoniose e taglienti.



BIO
Il progetto LAIKA VENDETTA nasce ad Alba Adriatica (TE) nel Luglio 2011 e si fa strada tra web, locali e festival. Con "Laika, Silvia, Jeanne e...le altre", album autoprodotto, debuttano raccogliendo consenso tra critica e pubblico. Date e collaborazioni con grandi artisti italiani come Paolo Benvegnù, Iosonouncane, Aucan, Sick Tamburo, Giorgio Canali, Niccolò Fabi, Rezophonic, Management del dolore post-operatorio, Niccolò Carnesi e altri ancora. Premiati in diversi Festival a cui hanno partecipato in tutta Italia, i Laika Vendetta sono una band dal live esplosivo e dissonante ne “la tensione che si crea tra la poesia decadente dei testi da una parte, e il vitalismo e l' aggressività della musica dall'altra” (cit. Suono). A febbraio 2013 entrano in studio con il produttore artistico Manuele "Max Stirner" Fusaroli (T.A.R.M., Teatro degli Orrori, Zen Circus, etc).  Registrano "Elefanti in fuga", pubblicato a Febbraio 2014 per il collettivo artistico LA NOIA, un disco che si pone da una parte come una critica ai valori professati dalla società dei consumatori, dove la felicità è stata sostituita dal possesso, dall’altra come una spinta vitale a ricercare un Sé più profondo. In attesa della registrazione del terzo album i Laika Vendetta decidono di pubblicare per l'estate 2015 l'EP “Le tue Fobie” (La Noia), presentato in anteprima su XL Repubblica dal brano “Firenze (Canzone triste)” che omaggia il grande Ivan Graziani.
Line up: Emidio De Berardinis (voce), Marcos Cortelazzo (chitarra, cori), Marvin Angeloni (chitarra, cori), Luca Di Filippo (basso, cori), Alessandro Di Salvatore (batteria)

JOVINE lancia “FULMINI” dal 9 GIUGNO in radio




Jovine annuncia il singolo per l’estate “Fulmini” , scritto da Gaudi, 100% reggae, in radio dal 9 giugno


Da martedì 9 giugno 2015 è in radio il nuovo singolo di JOVINEFulmini”, prodotto da dj Gaudi. Dopo aver diffuso “Superficiale” in autunno e “Vivo in un reality show” in primavera con il lancio del disco “Parla più forte” (Campi Flegrei/Artist First), JOVINE sfodera per l’estate il suo sound più caratteristico e verace, il reggae, con una canzone facile da cantare e ballare – la semplice strofa Na-na-na si attacca subito ai piedi e sulla lingua per liberarci nella danza e nel canto insieme a Jovine!
Coinvolgente sin dall’incipit, “Fulmini” si lancia in modo contagioso, e porta con sé la voglia di viaggiare, di elevare l’anima, per volare insieme ai fulmini a ciel sereno, spinti dal desiderio di raggiungere luoghi lontani, per scoprire nuovi punti di vista e diverse colorazioni del mondo.



Annunciato già in autunno con l’ultima canzone della tracklistSuperficiale” diffusa in anteprima, “PARLA PIÙ FORTE” è il settimo album di JOVINE, in vendita dal 10 marzo 2015 in tutti i negozi con distribuzione Artist First. Le 13 tracce sono nate lungo il viaggio musicale di un artista costantemente in tour, tra palchi, club, teatri e tv.
JOVINE – tra i più amati concorrenti della scorsa edizione di The Voice of Italy in squadra con J-Ax – ha attinto così le sue migliori idee musicali, trasformandole in immagini, storie e motivi orecchiabili da cantare forte, proprio guardando alla realtà in movimento, alla strada reale in cui tutti viviamo ogni giorno, tra alti e bassi, buchi e dossi, incontrando e osservando gli altri e se stessi da dentro una scatola a schermo piatto, ma anche dall’oblò di un furgone che attraversa il Paese per un’autentica esigenza di comunicare.
Per l'artista partenopeo che si vinca o si perda in un reality show, poco conta: the show must go on e l’importante è non rimanerci incastrato dentro, ma “viverci sopra”, senza essere schiacciati sotto la superficialità di una visibilità apparente. Tutto questo JOVINE lo canta forte nel nuovo incalzante singolo “Vivo in un Reality Show”, estratto da “PARLA PIÙ FORTE”.
PARLA PIÙ FORTE” è la prova di come si possano intrecciare insieme strade diverse, stili tradizionali e sonorità sperimentali, per creare nuove canzoni condivise con fratelli di musica con cui JOVINE collabora da anni, come O' Zulù e Dope One, Nto' (ex Co'Sang). Con Clementino nasce la canzone che dà il titolo all'album e per la prima volta si realizzano duetti con voci femminili:  Carolina Russi Pettinelli e Benedetta Valanzano, con la splendida partecipazione della Pankina Krew. I musicisti sono tutti di origine napoletana di altissimo livello, da Giulio Martino a Lino Pariota, Marco Spedaliere e JRM. “PARLA PIÙ FORTE” non è soltanto un album reggae, ma è il mix di tutto quello cha la famiglia di JOVINE ha sempre amato ascoltare e suonare, unito con tante nuove sonorità, per diventare disco pop, con suoni rock, dub step, R'n'B, hip-hop, funky e naturalmente reggae.


BIO
L’avventura musicale di JOVINE nasce nel 1998 dal progetto di Valerio Jovine, in collaborazione con il fratello Massimo “JRM” dei 99 POSSE. Quando intraprende il suo viaggio nel mondo della musica, Valerio è un cantautore che dispone esclusivamente di un umile bagaglio, pieno di ambizione, grinta e sogni da realizzare, che si arricchisce passo dopo passo di preziose esperienze, grazie alla cooperazione con grandi musicisti. "CONTAGIATO" (BMG) è il titolo del primo album prodotto nel 2000. Valerio è giovanissimo e, dopo una lunga gavetta nei “peggiori” locali di Napoli (città in cui è nato e cresciuto, e che gli sussurra incessantemente ispirazioni ed emozioni da convertire in musica), muove i primi fermi passi su quell’affascinante pianeta in cui regnano melodie e note, ritrovandosi presto in tour con i Simple Minds. Passano gli anni e Valerio affina ulteriormente la sua anima artistica, avvicinandosi a quella Reggae Music che diventerà poi la cifra stilistica, nel quale il suo modo di “fare musica” troverà la più sopraffina, esaustiva ed appagante forma ed espressione. Nel frattempo il progetto JOVINE cresce e oltrepassa la dimensione individuale di Valerio, grazie alla nascita di collaborazioni con altri musicisti che andranno poi a costituire la formazione attuale: Alessandro Aspide (basso), Michele Acanfora (tromba), Guido Amalfitano (batteria) e Paolo Bianconcini (percussioni). Nel 2001, il cocktail finale del mix di emozioni riconducibili alla sfera personale di Valerio, miscelate a quelle sortite da quanto accaduto durante il G8 di Genova, si traduce in un nuovo album, frutto dell’ennesima partecipazione creativa con i suoi musicisti, e che rappresenta il preludio di quell’affiatata complicità destinata a consolidarsi nel tempo. Distribuito da Il Manifesto nel 2004 esce "ORA". L’album contiene brani come "L'Immenso" e "C.C.C.", apprezzatissimi dal pubblico italiano, e poi "Ci Sono Giorni", che racconta, per l’appunto, i giorni di Genova percepiti con gli occhi di chi sognava semplicemente un mondo migliore. L’anno successivo l’insaziabile desiderio di procreare musica, induce Valerio e la sua band a riunirsi nuovamente: realizzano, così, l’album "SENZA LIMITI" (prodotto da Rai Trade), in cui brani scritti in dialetto - quali "O'Reggae e Maradona" e " Da sud a Sud" - rimarcano il profondo attaccamento degli JOVINE alla propria terra, concorrendo ad accrescere sensibilmente la notorietà della band partenopea, della quale "No Time" diventa l’inno indiscusso. Supportati e legittimati da quell’esponenziale ascesa di consensi, gli JOVINE conquistano un posto privilegiato nell’Olimpo degli dei della musica targata “Made in Naples”. Nel 2008 è la volta dell’album “In viaggio”: il primo album live che raccoglie i classici del repertorio della band, due inediti e due cover d’eccezione rivisitate con grande divertissement d’arrangiamento. Dopo un lungo tour in giro per l’Italia, nel 2010 è la volta dell’album "IL MONDO È FUORI", autoprodotto e autodistribuito, all’interno del quale sono incastonate 13 tracce dalla natura profondamente reggae, ulteriormente impreziosite da numerose collaborazioni con personaggi della scena Urban, quali: Cico, Jah Sazzah e Don Skal degli Aretuska, O’Zulu' dei 99 Posse, Speaker Cenzou e Cor Veleno. Dopo due tour, di cui uno insieme a Zulù, nasce una duplice collaborazione con il cantante dei 99 Posse: nel 2010 infatti Valerio entra a far parte, come seconda voce, della nuova formazione live dei 99 Posse, tornati dopo dieci anni sulla scena musicale con il loro ultimo album “Cattivi Guagliuni”, alla cui realizzazione Valerio collabora ampiamente. Nel 2012 gli JOVINE realizzano l’album “SEI”, il cui titolo preannuncia, demarca e sottolinea il conseguimento di un traguardo significativo, umano ed artistico: i “SEI” membri della band sono, infatti, giunti alla realizzazione del loro sesto disco, il quale agglomera le esperienze vissute, lasciando traspirare l’emozione che scaturisce dall’avventura musicale che li ha condotti fin lì. Un album che è figlio del connubio perfetto e armonico tra gli aspetti che inaspriscono il quotidiano e quelli più felici e genuini che di contro colorano l’esistenza; 12 tracce condite da un giusto mix di italiano e napoletano, nei quali si alternano i flow più lievi e scorrevoli a vere e proprie cantate rap, nei quali convergono sonorità diverse, come il reggae, il jazz, il dub più elettronico e, talvolta, anche accenni di pop. Gli JOVINE si avvalgono, inoltre, di featuring di tutto rispetto: O’ Zulu, Kaya Pezz8 e Jrm, tutti componenti dei 99 Posse, Dope One dei Freestyle ConceptDj Uncino e Speaker Cenzou. All’interno del disco sono contenuti brani che riscuotono buoni consensi, quali “Canto” e “La rivoluzione”, mentre il video della canzone “Me’ so’ scetat’ e tre” realizzato in collaborazione con i comici di “Made in Sud” rilancia l’ingegnosa e propositiva verve della band, evidenziando la fervida malleabilità della loro stessa anima musicale. Tuttavia, “SEI” è soprattutto l’album che include “Napulitan’”: brano diventato ben presto uno degli indiscussi cavalli di battaglia degli JOVINE, abile nel coinvolgere, infervorare, trascinare e ammaliare cuori ed orecchie ubicati in tutto il mondo, autoproclamandosi il più sincero e moderno “inno alla napoletanità” e che inequivocabilmente rimarca lo spirito d’appartenenza della band. Nell’aprile del 2014 Valerio pratica una scelta tanto coraggiosa quanto lungimirante, partecipando al talent show televisivo di Rai Due “The Voice of Italy”. Superate le blind auditions ed entrato a far parte del Team J-AX, Valerio ha avuto modo non solo di dare libero e totale sfogo alla sua poliedrica e versatile anima artistica, dimostrando di essere un carismatico e scaltro “animale da palcoscenico”, ma - aspetto ancor più rilevante - è riuscito a portare la Musica Reggae in tv, consentendo alla più ampia fetta di pubblico, della quale poteva auspicare di disporre, di comprendere che il suddetto genere musicale è tutt’altro che uno stile destinato ad un gramo pubblico di nicchia. Complici, in tal senso, le sublimi e coinvolgenti esibizioni di Valerio, all’interno delle quali ha saputo sagacemente rimpastare i brani più disparati del repertorio musicale italiano e internazionale, cucendogli addosso il suo inconfondibile “Reggae Style”. Canzoni come “Like a Virgin”, “Il cielo in una stanza” e “Una carezza in un pugno” hanno riscosso sensibili e copiosi consensi, da parte della critica e del pubblico, i quali all’unanimità lo hanno consacrato artista di fama nazionale. IL 10 MARZO 2015 ESCE “PARLA PIU’ FORTE”, settimo disco di JOVINE, promosso attraverso la canzone “Vivo in un reality show”, manifesto che esorta a sopravvivere alla fine apparente di ogni spettacolo, perché la vita in fondo è uno show infinito e reale che deve andare comunque avanti!

CONTATTI & SOCIAL:

Management e booking: claudia@mutart.it

Ufficio stampa: L’AltopArlAnte di Fabio Gallo in collaborazione con Pixie Promotion di Raffaella Tenaglia 

Wednesday, July 15, 2015

La differenza tra un cocker inglese e un cocker spaniel

Qual è la differenza tra un Cocker inglese e un Cocker Spaniel? Non molto tempo fa, Cocker americani e inglesi , erano considerati la stessa razza. La decisione di classificare come razze distinte è stata presa nel 1930, quando divenne evidente che il Cocker Spaniel americano era diverso rispetto a quello inglese. La prima, evidente, differenza sta nelle dimensioni. Il Cocker Spaniel Inglese è più grande della American Cocker Spaniel. Inoltre hanno anche una struttura fisica diversa: a differenza del Cocker Americano, il Cocker Inglese è più simile ai suoi ‘cugini’ Field Spaniel, inglese, ed al gallese Springer Spaniel. L’affabile Cocker è allegro e affettuoso. E 'un cane robusto, ha muso quadrato, occhi espressivi, orecchie lunghe che raggiungono la punta del suo naso se tirate in avanti, e la coda mozzata. Il Cocker ha pelodi media lunghezza. Sono alti al garrese tra 39 e 41 cm e pesano tra i 12 ei 14 chili. Come tutti i cani da caccia, hanno un sacco di resistenza ed un’energia esplosiva. Sono anche curiosi e amano perlustrare. Sono ottimi cani da riporto, con presa delicata e si muovono bene anche su terreni di caccia accidentati. I Cocker Inglesi sono intelligenti, ma possono anche rivelarsi testardi,a volte, soprattutto se valutano non ci sia una buona ragione per fare quello che viene chiesto loro di fare. L'addestramento è una buona idea con qualsiasi cane, ma con i cani da caccia, in particolare, è necessaria per insegnare loro a tornare, se chiamati e per obbedire ai comandi che vengono loro impartiti. Dal momento che sono così affettuosi verso la loro famiglia umana, è importante impartire un addestramento delicato, in modo da non guastare il buon carattere e la buona disposizione del vostro cane. L’addestramento aiuta anche a mantenere il vostro Cocker mentalmente stimolato. Si tratta di un cane che ama imparare. Il talento di un Cocker inglese non si limitano al lavoro campo: può anche fare bene nel seguire le tracce, nelle prove di obbedienza ed anche agility. I Cocker Inglesi sono fortemente socievoli, e gradiscono vivere in famiglia, d’altro canto possono diventare distruttivi se lasciato spesso soli, senza compagnia o troppo a lungo inattivi. Vanno molto d'accordo con i bambini e sono una compagnia adatta per persone di tutte le età. Benché siano vigili e abbaino a rumori, non aspettatevi che siano cani da guardia efficaci. Sono di indole troppo mitee gentile per quel tipo di attitudine e molto probabilmente finirebbero a leccare le mani di eventuali estranei che dovessero introdursi in casa, scodinzolando per tutto il tempo!

“DROPS OF TIME” E' IL NUOVO SINGOLO DI SILVERSNAKE MICHELLE ESTRATTO DAL SUO ULTIMO ALBUM “HER SNAKENESS”




Il tempo, concetto inesistente e inventato da noi, ci tiene in pugno, prigionieri. Noi siamo "finta polvere in gocce di tempo", siamo degli esseri che non vivono mai il presente ma solo passato e futuro, quindi siamo degli esseri raccontati dal tempo.



Un testo che esprime la sensazione forte di inesorabilità del passaggio. Una sensazione di ansia e inquietudine avvolge l'anima dell'artista che sento quella che è la grande bugia della vita: pensiamo di esistere e invece siamo solo proiezione di un'immagine, di una luce estremamente lontana.
La vita è talmente veloce che non dà modo di rendersi conto di esistere e tutto ciò che ci circonda perde senso e sembrano assurdi i pensieri della gente che vive di speranze fallaci e si attacca il più possibile al materiale, perchè vuole evitare il tormento legato al senso della propria esistenza.
Ma la sensazione di sentirsi irreale fin da quando era piccola, spingeva Silversnake Michelle a chiedere a sua madre "Ma siamo veri?".
Il brano è stato scritto da Silversnake Michelle e arrangiato da Daniele Marchetti. I musicisti che hanno partecipato alla registrazione sono: Daniele Marchetti (chitarre), Osvaldo Titti Filippi (basso), Valentino Vitali (batteria), Marcello De Toffoli (tastiere, mixing e direzione artistica).


Drops of time” fa parte dell'album “Her Snakeness”, nato come un concept.
I testi e le linee melodiche sono state scritte tutte solo da Silversnake Michelle e gli arrangiamenti sono stati creati, oltre che dalla cantante, anche da Daniele Marchetti, Valentino Vitali per la batteria.
In questo album si tende a sperimentare, si cercano sonorità diverse, vengono utilizzati tempi dispari che si miscelano tra loro e passaggi tra tonalità apparentemente difficili.
"Her Snakeness" è un concept album, in cui Silversnake Michelle racconta se stessa e le sue sensazioni ed emozioni in un periodo particolare della vita, nel quale ha deciso di abbandonare tutte le certezze che la consolidavano e di scavare dentro se stessa per capire realmente chi è. Questo disco è il proseguimento del primo album "So in my mind", che nasce da un suicidio virtuale per poter rinascere.
Prendendo coscienza del fatto che l'artista ha vissuto rinnegando la sua essenza per poter essere accettata dalle persone che amava e rimette in discussione con rabbia i rapporti amorosi e con i genitori. Distrugge tutto per poter ricreare le stesse relazioni in modo diverso, più vero.
Il concetto di tempo torna in più brani e si confonde a tratti con quello di spazio.
Her Snakeness” fa venire fuori la parte più istintiva e rettiliana dell'essere. L'artista segue irrimendiabilmente i suoi istinti e i suoi bisogni e li asseconda senza voler far entrare in gioco le emozioni, esattamente con la freddezza del Serpente.



BIO
Micaela Battista, in arte SILVERSNAKE MICHELLE, nasce a Torino nel 1975.
Inizia a studiare recitazione nel 1993 presso il Teatro Nuovo di Torino con Renato Liprandi e prosegue gli studi presso il Tangram Teatro sotto la guida di Ivana Ferri e Bruno Maria Ferraro. Partecipa a numerosi spettacoli teatrali, interpretando ruoli sia drammatici (Es:Lady Macbeth) sia brillanti (Es:Puck il Folletto); partecipa a diversi cortometraggi tra cui “Risveglio” girato nel 2000 e diretto da Chiara Moraglio e Simone Montanari.
Nel frattempo si laurea in giurisprudenza, e consegue l’abilitazione alla professione di avvocato.
Nel 2011 segue la formazione corale , come voce soprano, presso i Civici cori di Milano. Dal 2012 studia canto moderno sotto la guida del maestro Dino Brentali che segue il metodo SLS (Speech Level Singing di Seth Riggs)
Dal 2013 inizia un percorso di ricerca musicale legata ad un cammino personale, creando brani di cui è interprete e autrice con il nome d’arte SilverSnake Michelle. 
Nel 2014 esce il primo album "So in my mind". Un concept album di nove tracce.
Si esibisce in vari locali di Milano, in formazione sia elettrica che acustica.
A ottobre 2014 viene selezionata per partecipare ad una trasmissione televisiva negli USA (Cape Cod): LIVE FROM CENTER STAGE.
A marzo 2015 cominciano le incisioni del nuovo concept album "Her Snakeness"
Da aprile 2015 comincia a collaborare con la rivista Micsugliando (http://www.micsugliando.it/) e cura una rubrica sua, intitolata UNDER MY PENCIL(dal titolo di una sua canzone dell'abum "So in my mind") dove racconta se stessa e la sua musica. (http://www.micsugliando.it/category/cultura/rubriche/una-rubrica-a-cura-di-micaela-battista/)





CONTATTI&SOCIAL

“Un bacio davvero” E' IL SINGOLO CHE ANNUNCIA L’esordio discografico di Davide Tosi


Il mondo della notte, le discoteche, i locali ed i party più esclusivi d’Italia. E poi tanta musica, le radio, i deejay più ascoltati, i personaggi più importanti dello spettacolo come amici prima ancora che come partner di lavoro. Davide Tosi è tutto questo ma anche molto di più.


Con la sua agenzia di comunicazione ha rappresentato i più noti volti dello spettacolo ed ha costruito le fortune di brand del Made in Italy che ancora oggi gli tributano il doveroso omaggio.
Ma Davide conserva da sempre nel cuore la passione per la musica e, dopo aver passato nei sui locali le hit più gettonate, dopo aver fatto ballare con i pezzi remixati dai più famosi deejay tutti i locali più in voga della Penisola, è arrivato il momento per puntare su se stesso le luci, con un esordio discografico che fa già parlare tutto il mondo della notte e della musica.
Il brano “Un bacio davvero”, che lo vede protagonista, insieme alla splendida Manuela Gallo, anche di un video, ci fa scoprire un Davide inedito, con un timbro ed una capacità vocale piacevolmente inattesi. Davide parla il linguaggio della vita reale, non cerca stucchevoli rime o improbabili espressioni che non appartengono ai nostri tempi. È diretto, vero, attuale, giovane e frizzante ed il suo “bacio davvero” arriva veloce e rimane nella mente, proponendosi come uno dei tormentoni che accompagneranno le giornate estive e le caldi notti d’agosto tra l’odore del mare, il sole sulla pelle, le emozioni di nuovi amori, i cocktail ghiacciati, la musica nelle orecchie e la gioia di vivere nel cuore.
E allora lasciamoci catturare dalla leggerezza di questo brano che ci regala cinque minuti in cui lasciarsi andare al ritmo dell’estate, a sognare la semplice felicità che può darci un bacio. Un bacio davvero!




BIO
Davide Tosi nasce a Latina il 23 agosto 1972.
Inizia la sua carriera di organizzatore di eventi già all'età di 16 anni nella propria città.
Il mondo della notte, le discoteche, i locali ed i party più esclusivi d'Italia. E poi tanta musica, le radio, i deejay più ascoltati, i personaggi più importanti dello spettacolo come amici prima ancor prima che come partner di lavoro. Davide Tosi è tutto questo ma anche molto di più. Con la sua agenzia di comunicazione ha rappresentato i più noti volti dello spettacolo ed ha costruito le fortune di brand del made in Italy che ancora oggi gli tributano il doveroso omaggio.
Ma Davide conserva da sempre nel cuore la passione per la musica e, dopo aver passato nei suoi locali le hit più gettonate, dopo aver fatto ballare con i pezzi remixati dai più famosi deejay tutti i locali più in voga della Penisola, è arrivato il momento per puntare le luci su se stesso, con un esordio discografico che fa già parlare tutto il mondo della notte e della musica.
Sito Web: http://www.unbaciodavvero.comFacebook: http://www.facebook.com/unbaciodavvero - https://www.facebook.com/davide.tosi.984


Tuesday, July 14, 2015

STRAW LEE NO: “IT'S BEEN A LONG WAY” è il primo singolo estratto dal nuovo album del cantautore giramondo



Il brano parla di un ritorno a casa ed è un omaggio alla musica folk blues americana, in particolare allo stile dei songwriters di colore dei primi anni ‘70 (Bill Withers, Curtis Mayfield  fra tutti) ma anche la West Coast (CSN&Y) e il songwriting bianco (Bob Dylan, Jackson C. Frank) fanno capolino tra i solchi.

Il disco da cui è tratto il singolo è stato registrato con strumenti dell'epoca in un vecchio studio analogico di metà anni ’70. Nessun suono del disco va oltre il 1975 come datazione. Strumenti, microfoni, registratori e nastri sono tutti rigorosamente dell'epoca.
Il progetto si sviluppa su un doppio vinile, uno con arrangiamenti e uno in solitaria (chitarra e voce), il cantautore ha suonato tutti gli strumenti da solo usando la tecnica dell'overdubbing come si faceva un tempo partendo dalla traccia di metronomo e aggiungendo chitarre, percussioni, basso, tastiere e quant'altro.
Nella versione cd ci sono cinque nuove canzoni arrangiate sempre con la tecnica di cui sopra più le altre precedentemente arrangiate mentre sono state omesse quelle "a solo" presenti solo sulla versione vinile. Delle cinque nuove presenti sul cd, il proposito è di farne un ep in vinile in futuro.

Etichetta: Cormorest

«Figlio di un falegname e di una contadina, Straw Lee No viene al mondo in una fredda mattina d'inverno del 1961.
Gli unici periodi dell'infanzia che ricorda di essere stato felice sono i mesi estivi trascorsi sugli alpeggi dormendo nei fienili.
Dagli 11 anni inzia la lunga trafila degli istituti e dei collegi, dalla quale ne esce solo a 18 con un diploma di maestro elementare e una chitarra sulle spalle.
Pochi mesi dopo parte per il servizio militare, ritorna a casa nell'82 con il grado di tenete di complemento.
Da quel momento la sua vita è un susseguirsi di piccole scuole di montagna, osterie, canzoni, birra e folk.
Negli ultimi anni, i suoi frequenti viaggi in inghilterra dove stringe amicizia con poeti e musicisti del circuito folk britannico e la sua passione per i vecchi folksinger americani
gli forniscono le idee musicali per "Many Sides of Straw Lee No"».








Francesca Zizzari 

francesca@laltoparlante.it - tel. 328 4161425

“DARIO IL PRECARIO” E' IL NUOVO SINGOLO DEI BRAVI TUTTI ESTRATTO DAL LORO ALBUM “TROLLEYROAD”




Trolleyroad” è un album prodotto dall'etichetta “OrzoRock Music”

La canzone parla di Dario, un ragazzo che non lavora (nonostante l’età adulta) sia perché preferisce restare a casa con mammà, sia perché spaventato da un mondo del lavoro spietato, precario e poco tutelato.



TrolleyRoad è l’ultimo album dei Bravi Tutti, uscito nel 2015 sotto l’etichetta OrzoRock Music. 5 pezzi punk rock ma anche ska e punte di reggae. Il disco più completo e maturo della band.

TRACKLIST:
  1. Aperitivo
  2. Dario il precario
  3. Eralodnep
  4. Trolley
  5. Töch




BIO
I Bravi Tutti nascono nell’ottobre 2009 a Piacenza. Decidono di suonare punk rock in italiano, un genere molto amato dai quattro ragazzi piacentini ma ormai piuttosto decaduto dopo i fasti della seconda metà degli anni 90 e i primi anni del 2000. Ma si sa, punk is not dead e così i Bravi Tutti se ne fregano di mode o correnti, suonano semplicemente quello che piace a loro, senza compromessi.
Esordiscono con un primo EP nel 2010, “Nessuno escluso” con cui riescono a suonare in giro, addirittura riescono a suonare in Slovenia nel dicembre 2010.
Nel 2011 esce uno split con la band comasca Christian De Sucas, 5 pezzi a testa.
A questi 5 pezzi, se ne aggiungono altri 3 e nel 2012 esce “Infiltrato”, il primo vero album. Nell’album ci sarà anche “Perché non siete venuti?” ormai diventato il tormentone della band.
Nel 2013 esce “Il carrello dei bolliti”, un disco maturo, sapientemente registrato da Cristiano Sanzeri presso Giardini Sonori. Viene estratto il singolo ” Vita Top” su cui verrà girato un video. Il singolo otterrà anche alcuni passaggi su Radio Deejay.
TrolleyRoad è l’ultimo album dei Bravi Tutti, uscito nel 2015 sotto l’etichetta OrzoRock Music. 5 pezzi punk rock ma anche ska e punte di reggae. Il disco più completo e maturo della band. L’album contiene il singolo “Dario il precario” su cui verrà girato anche un video.
I Bravi Tutti proseguono parallelamente anche l’attività live cercando di portare la loro musica in tutto il nord Italia (Milano, Parma, Rimini, Verbania, Genova, Bergamo...).



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