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Friday, June 11, 2021

SERENA “Welcome to Wasteland” è l’ep d’esordio della giovane cantautrice e produttrice italiana a Londra

 Un viaggio fisico e metaforico nella terra delle opportunità “sprecate” attraverso sonorità deep dark indie.



Serena ha deciso di intitolare questo Ep “Welcome to Wasteland” poiché sentiva che la parola  “Wasteland” rappresentasse tutte le tracce che compongono la raccolta. È anche nella prima riga della canzone di apertura “Welcome to Wasteland”, che suona molto come un “benvenuto nel mio mondo personale”, un viaggio che l’ascoltatore sperimenterà ascoltando l’Ep.


«Per molto tempo sentivo di aver scritto questo gruppo di brani inevitabilmente legati tra loro, ma non sapevo come sintetizzare questo rapporto. Poi un giorno capii, quelle canzoni così diverse tra loro, avevano come filo conduttore  la sperimentazione e la ricerca, di un suono ma anche di se stessi. Sono il dolore, la gioia, l’avventura, la paura di avere vent’anni e seguire i propri sogni mentre si cerca di diventare la persona che si è sempre voluto essere». Serena

 

"Waste-Land" è il pianeta inquinato in cui viviamo, con gli oceani coperti per metà dai nostri rifiuti, come l’artista denuncia in Wild Lavender.

 

“Inutile” è come Serena si sente dentro, in uno dei suoi momenti più bui di depressione, quando l'unica cosa che poteva fare era sperare di essere portata via dalla tempesta di vento, volare alto nel cielo e non tornare mai più (Ophelia).

 

“Waste-land” è la terra delle “opportunità sprecate”, cose che sarebbero potute accadere ma non sono mai accadute, a parte negli scenari immaginari nella sua testa (Streetlights).

 

Wasteland è anche il viaggio metaforico e fisico che Serena ha fatto appena compiuti 20 anni, trasferendosi dall’Italia agli USA, per cambiare vita, e poi ancora  dagli USA al Regno Unito per ricominciare tutto da zero pur di inseguire i suoi sogni.


Inoltre Wasteland rappresenta i 20 anni della cantautrice, con le difficoltà e i dolori, le battaglie, le vittorie e le sconfitte, un rito di passaggio a quel territorio sconosciuto chiamato “età adulta”.



TRACK BY TRACK


Wild Lavender «Era l’autunno del 2016 e ero rimasta sotto shock nel leggere le notizie riguardanti la “Standing Rock Protest", una protesta molto lunga e sofferta dai Nativi Americani, poiché il governo degli Stati Uniti voleva costruire un oliodotto su uno dei loro siti sacri, in una delle Riserve Nazionali. La protesta è stata piuttosto brutale e non ha avuto molta copertura mediatica. Parallelamente a questo Trump era all'apice della sua campagna politica e stava spaventando il mondo con affermazioni senza senso come "il cambiamento climatico non esiste".

Mi sentivo incredibilmente arrabbiata, sola e impotente. Così arrabbiata da non poter semplicemente "cantare una canzone", così ho deciso di recitarla.

Con questo brano volevo destare nel pubblico un senso di disagio e perturbazione iniziale che si traducono in una realizzazione dello stato delle cose in cui viviamo, sperando in una chiamata all’azione dal parte del singolo individuo. Non importa quanto grande ti sembra l’apporto delle tue azioni rispetto alla scala del problema, a lungo andare l'ammontare di tutte le tue piccole azioni risulterà in una grande azione e conseguente parte del tanto desiderato cambiamento».


Ophelia «La canzone parla dell'eccezionale tempesta di sabbia chiamata "Ophelia" che qualche anno fa trasformò il grigio cielo di Londra  in un caldo tono arancione. Le due strofe nella canzone sono una sorta di flusso di coscienza dove descrivo i luoghi toccati dalla Tempesta, prima di incontrarmi. Ma non c'è tempo per fermarsi, il vento non si ferma mai, quindi i ritornelli sono il mio inaudito desiderio di essere portata via dalla Tempesta, lontano dai miei problemi, in cielo, sopra tutti e tutto. Ma è davvero lassù la soluzione? E se il cielo fosse proprio come qui, rumoroso e inquinato?

Scritta in un momento abbastanza critico per via della mia salute mentale, Ophelia è un grido d’aiuto per via della situazione che stavo vivendo, ma anche una riprova del fatto che ci saranno sempre “uragani inaspettati” nella nostra vita che non possiamo controllarli come ci pare e piace, ma sta a noi fare del nostro meglio ad imparare a proteggerci da essi prima che sia troppo tardi.

Vorrei trasmettere in chi ascolta il brano un senso di disorientamento, incapacità, disperazione, che sale in un crescendo quasi infinito. Ma quando meno te lo aspetti arriva la liberazione, il momento in cui capisci che l’uragano fuori di te e tale e quale a l’uragano dentro di te, non c’è motivo di scappare, ma di ballare nell occhio del ciclone».

Mind the Gap «Questo brano è in realtà l’introduzione di Streetlights. Nata durante le performance live come momento di gioco e sperimentazione con i suoni campionati della metro di Londra, ho deciso di lasciarla come traccia a parte nell’Ep, un sorta di intervallo strumentale prima del gran finale.

Non a caso il titolo è un gioco di parole tra l’omonimo annuncio dell'Underground londinese e lo “spazio vuoto” (=gap) tra una canzone l’altra». 

 

Streetlights «Per un anno e mezzo sono stata follemente innamorata di qualcuno non disponibile (era in una relazione da più di 10 anni). Era nel mio gruppo di amici quindi era inevitabile vederlo ogni giorno o ogni volta che si usciva. Molte notti sono tornata a casa da una festa / serata fuori, da sola, piangendo per strada, sotto la luce dei lampioni, desiderando che fosse successo qualcosa tra di noi.

Avevo così poco amore per me stessa che pensavo di meritare l'amore di qualcuno così annoiato della sua stessa relazione che voleva solo attenzioni da parte mia.

Era arrivato il momento di dire basta a tutto ciò e affrontare la vera persona situazione da cui stavo scappando. E il primo passo verso quella direzione era prendere il cappotto ed andarsene da quella festa non poi così bella e tornare a casa, dove ci sarà sempre quella persona che sarà lì per te, a braccia aperte: te stessa».






Autoproduzione

Release album: 11 giugno 2021


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BIO


Serena è un’artista indipendente italiana che vive e lavora a Londra. Cantante, autrice e produttrice muove i primi passi nel mondo musicale prendendo lezioni di canto e chitarra, ma sin da bambina, la sua vera passione è scrivere canzoni, come il suo idolo Patti Smith. 

Dopo le prime date in Italia si trasferisce a Londra per studiare canto e composizione creativa al British Institute of Modern Music. La vivace e cosmopolita scena londinese le rivela nuovi orizzonti musicali, spingendola a sperimentare nuove sonorità ed espressioni creative modellando quello che poi diventerà il suo caratteristico sound, Deep Dark Indie

In questi anni Serena si avvicina al mondo della produzione musicale, scoprendo una vera e propria passione oscillando fra un'indole impetuosa e una natura sensibile.

Nelle perfomance dal vivo, invece, continua a fare sintesi fra cantautorato, energia rock e delicati synths elettronici.

Serena si è esibita su diversi palchi della capitale inglese, tra cui l'O2 Academy Islington, The Trobadour, il Notting Hill Arts Club, il London Coffee Festival.

Ha co-scritto il club anthem “Leave it” con l'artista Andrea Di Giovanni, che si trova nell’album di debutto "Rebel". 

HAPPY WOLF “Oye Mi Amor” è l’esordio discografico del giovane compositore siciliano

  Atmosfere latine si mescolano a un sound elettronico e un ambiente hip hop per questo singolo che invoglia a ballare e cantare 



in radio dal 11 giugno

Non il classico reggaeton estivo per questa canzone influenzata più da sonorità cubane e colombiane, espressione di un clima tropicale che chiama la voglia di cantare e ballare in spiaggia. C’è un mix di ambienti sonori in questo brano, in cui la chitarra latina lascia spazio a un sound elettronico, mentre nelle strofe entra una variazione hip hop.   

«Il brano è stato totalmente autoprodotto, mixato e masterizzato nel mio home studio, ho impiegato tanto a trovare i suoni che mi soddisfacevano. Il tutto era partito con un semplicissimo arrangiamento reggaeton, ma non mi soddisfaceva, volevo qualcosa di diverso che avesse comunque una melodia latina e spagnoleggiante con suoni nuovi». Happy Wolf


 

Autoproduzione

Radio date: 11 giugno 2021



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BIO

Alessandro Lupo, alias Happy Wolf, si rivolge con la sua produzione ad appassionati e musicisti, come quando già da bambino, sotto l’influenza del padre, componeva la sua musica con grande entusiasmo e soddisfazione per condividerla con gli amici. Il nome d’arte nasce dal suo cognome e dal suo carattere solare, sempre sorridente. Ha studiato presso il conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta (CL) per quattro anni per poi iniziare gli studi in Musica Elettronica trasferendosi al conservatorio V. Bellini di Catania. 

CATO “Le scuse buone” è il nuovo singolo in chiave rock del songwriter bergamasco

  L’elenco in chiave rock di tutte le scuse che usiamo per non essere noi stessi. 


In radio dall'11 giugno

 

Artwork Fabio Galessi



Il brano è il terzo tassello svelato dal nuovo album del songwriter bergamasco, un progetto nato con la collaborazione del produttore Francesco “James” Dini, la cui pubblicazione è attesa in autunno. Dopo “Cogli la mela” e “Nella testa ridi”, il nuovo singolo abbraccia sonorità decisamente più rock ed energiche e arriva in un momento in cui ognuno si sta lentamente riappropriando delle proprie abitudini 

«Le scuse buone racconta uno spaccato di vita quotidiana, dove le scuse buone sono storie che ci inventiamo per non essere noi stessi» Cato 

Come per i precedenti singoli anche la pubblicazione di “Le scuse buone” si lega a un progetto benefico a favore di un’associazione del territorio. Parte del ricavato della vendita della T-shirt di “Le scuse buone”, infatti, sarà devoluto a “Traiettorie Instabili”, realtà della provincia di Bergamo impegnata nell’organizzazione di eventi musicali e artistici. In particolare nel 2020 l'associazione ha avviato il progetto “I Volti del Bosco”, recupero di un'area boschiva di Villa di Serio, da rendere spazio con finalità culturali, didattiche ed ecologiche. Nel 2021, invece, è in programma la realizzazione del cortometraggio “Aspetti il prossimo” legato al tema delle pari opportunità.

“Le scuse buone” così come gli altri brani del nuovo progetto discografico di Cato saranno presentati live, venerdì 2 luglio, alla Cascina Martesana di Milano 

 

Autoproduzione

Radio date: 11 giugno 2021

 

Contatti e social

 

Facebook: facebook.com/catosongwriter/

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YouTube: Cato Songwriter

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BIO

CATO è un cantautore proveniente dalla scena bergamasca. È stato impegnato in diversi progetti sociali nell’ambito dell’accoglienza rifugiati, in ambito ecologico con l’associazione Amici del fiume Serio e nei viaggi da lui organizzati raccogliendo fondi per diverse associazioni Onlus. Inizia a suonare a metà anni Novanta in diverse band per poi trascorrere dieci anni nei Namastè come chitarrista con i quali autoproduce quattro dischi oltre a un’intensa attività live in Italia. 

Nel 2009 entra in studio e registra il primo ep “Oceano di sogni”, seguito nel 2014 da “Cato”, l'omonimo disco d'esordio, trainato da una tripletta di videoclip “Accendimi”, “Veloce”, “Confusione”. Nel 2015 parte per il viaggio in auto lungo la via della seta, una traversata di 15 mila km in 35 giorni dall'Italia a Hong Kong insieme a Valeria e alla sua chitarra per raccogliere fondi a favore di Emergency e Admo. 

A fine 2016 pubblica “+ Love – Stress”, il suo disco roots, in cui le radici sono tutti i rivoli sonori di un musicista cosmopolita, che ama muoversi per il mondo e divertirsi con la propria musica. Da quest’album vengono estratti tre singoli con i relativi videoclip “African Boys”, “Bluesy”, “Everyday Fukin’ Robots”. Nel 2017 partecipa al Collisioni Festival a Barolo e al Fiat Music Studio Tour dove registra un live in acustico e viene intervistato da Red Ronnie. 

A fine 2018 presenta "La musica che emigra e supera i confini" concerto di beneficenza in provincia di Reggio Calabria a favore di Rotary Foundation per la raccolta fondi anti polio. Nel 2019 inizia a collaborare col produttore Francesco “James” Dini presso il 1901 Studio ad Alzano Lombardo (Bg) dove registra il singolo “Cogli la mela” e “Nella testa ridi”.

ELECTRIC LADYLAND “Ritmo italiano” è il nuovo singolo dalle sonorità elettro-pop della band milanese

  L’orgoglio nel ritmo, la voglia di riprendere la propria socialità e tornare a vivere l’italianità


in radio dall’11 giugno



Sonorità elettro-pop influenzate dal sound degli ‘80 raccontano l’orgoglio e le virtù di un Paese che vuole rialzarsi definitivamente da un periodo difficile e, parallelamente, la voglia di leggerezza e il desiderio di evasione. Sono questi i concetti al centro del nuovo singolo degli Electric Ladyland: riscoprire il contatto umano, abbandonarsi a sentimenti veri e non virtuali, gettarsi in un ballo scomposto, quasi liberatorio, diventano necessità concrete ora che la pandemia permette di tirare il fiato, almeno in Italia.

Con questi presupposti “Ritmo italiano” fa leva, con spensieratezza, a quella voglia di tornare a vivere “l’italianità”, nelle sue tradizioni culturali e sociali, la sua cordialità ed entusiasmo. Una rigenerante libertà che ritrova il suo ritmo, espressione dell’energia da ritrovare con sferzante vitalità. Non a caso esce l’11 giugno, giorno in cui partono gli Europei di calcio e si augura di essere colonna sonora di una fantastica avventura sportiva. 

«Il nostro desiderio è che sempre più persone siano “contagiate” dall’ottimismo, dalla leggerezza e dalla vitalità prorompente di “Ritmo italiano”» Electric Ladyland

 


 

Electric Ladyland sono: 

Federica Vanacore - voce

Andrea Moschetti - chitarra ritmica

Attilio Bergamin - chitarra acustica e percussioni

Paco Martucci - chitarra solista

Jacopo Zappa - Tastiere e sintetizzatore

Riccardo Tosi - batteria



Etichetta: Bee Music

Radio date: 11 giugno 2021



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BIO

Electric Ladyland è un gruppo pop-rock italiano improntato a sonorità ricercate e spontanee, classicheggianti eppure molto moderne, caratterizzate da contaminazioni jazz e soul.

La band propone brani inediti in italiano, canzoni in cui una particolare attenzione è dedicata al valore dei testi, con una cura maniacale per la scelta delle parole, e alla necessità viscerale di suscitare emozioni uniche attraverso l'espressività di contenuti dal sapore poetico e di temi che, semplicemente, toccano le corde più profonde dell’animo contemporaneo.

La voce di Federica Vanacore contraddistingue, con il suo colore caldo e sensuale, lo stile del gruppo e lo rende facilmente identificabile.

Il primo singolo pubblicato dalla band è stato “Il Profumo dell’estate” (agosto 2019) a cui è seguito “Oltre il muro del suono” (ottobre 2019) e il disco “Liberamente”, pubblicato nel dicembre 2019. 

HELLE "Rispetto" è il nuovo brano della cantautrice e producer bolognese che racconta la dualità dell'animo umano

  

Un brano sulla personalità, duplice e variabile, spesso incontrollabile 

 



In radio dall’11 giugno 

 

“C’è qualcuno che non conosco in me” è l’incipit di un brano che parla di personalità. Senza scomodare i ben noti dottor Jekyll e signor Hyde, Helle racconta la dualità dell’animo, confermando la vena elettro pop che ne caratterizza la produzione. “Rispetto” è il nuovo tassello che la producer bolognese aggiunge per avvicinarsi alla pubblicazione del suo nuovo album “Disonore”, che uscirà il prossimo 25 giugno. 

«Rispetto parla del lato intimo e nascosto in noi stessi. A volte parliamo con una voce non nostra, eppure siamo sempre noi». Helle

 

Etichetta: Volume!

Radio date: 11 giugno 2021

Release album: 25 giugno 2021 

 

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BIO

Lisa Brunetti, in arte Helle, nasce a Bologna il 14 Giugno 1994. Comincia a scrivere poesie ad 11 anni, a suonare la chitarra dall’adolescenza. Ha lavorato per quattro anni in Fonoprint, dove ha avuto l’opportunità di conoscere e collaborare con Bruno Mariani. Negli stessi anni ha suonato con Ricky Portera. Nel 2016 partecipa ad Area Sanremo arrivando fra i 70 finalisti del concorso. Dopo la pubblicazione di vari singoli in inglese e in italiano, arriva per Helle il momento di intraprendere una nuova fase della sua carriera artistica. Il 19 maggio 2020 esce in radio il singolo “Tra le strade della mia città”, il 27 novembre 2020 arriva il nuovo singolo “Al Pacino”, entrambi prodotti, suonati e arrangiati dalla stessa Helle

 

PIA TUCCITTO feat. Erene Mastrangeli “April 7th” è il nuovo brano in italiano e inglese che unisce l'energia del rock e la forza del cantautorato

  Questo brano è un dialogo fra rock e cantautorato, tra gli amplificatori alzati e la chitarra classica, che insieme si completano e si rafforzano.


In radio dall’11 maggio


Italiano e inglese si fondono in questo brano che diventa un dialogo intenso fra Pia Tuccitto e Erene Mastrangeli che insieme cantano e si completano, tra voce e musica. L’energia del rock da una parte, la delicata forza del cantautorato dall’altra per una canzone che torna in una nuova versione, prodotta da Pia e da Luca Bignardi. Il singolo “April 7th” non si trova all’interno di “Romantica io”, ultimo album della rocker bolognese.


Italiana di nascita e newyorkese di adozione, Erene Mastrangeli racconta com'è nato questo featuring con Pia Tuccitto: «Le collaborazioni musicali sono come un terno al Lotto, non si può prevedere come ci si troverà con qualcuno artisticamente. Collaborare con Pia Tuccitto è come vincere al Lotto. Prima di tutto mi sono ritrovata a lavorare con una grande artista, e poi mi sono subito innamorata di 7 Aprile. L’idea per una versione in inglese mi è venuta quasi subito, dopo due giorni avevo già quasi tutto il testo. Tra l’altro questa prima fase è avvenuta tutta da lontano, io ero a New York, Pia a Bologna, e non ci eravamo mai viste prima. Ma sentendo la canzone ho capito che avevamo una sensibilità musicale simile. Mi ricordo di aver mandato a Pia l’idea iniziale per la versione in inglese e lei si è subito entusiasmata. Grazie al suo incoraggiamento, entusiasmo, ed apertura mi sono sentita libera di esplorare varie possibilità e di essere creativa. Quando ci siamo incontrate era come se ci conoscessimo da anni. C’è una tale facilità e gioia nel collaborare con Pia, la sua energia esplosiva è trascinante e contagiosa, ti trasporta con sé in un mondo di pura creatività». 






Autoproduzione

Radiodate: 11 giugno 2021



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BIO

Pia Tuccitto è una cantautrice rock. Si laurea al DAMS con la tesi “Il Rock al femminile”, nel 1993 debutta al Festival per Voci Nuove di Castrocaro, non vince ma entra nella scuderia di Vasco Rossi. Come autrice scrive per Patty Pravo (2000) e per Irene Grandi (2003), entrambe prodotte da Vasco, con il quale ha condiviso il palco in importanti occasioni, come tre edizioni dell’Heineken Jammin’ Festival (2000 -2005-2008), al Rock R’evolution di Zocca, e come sua supporter in tour per 8 anni. Il debutto discografico è nel 2001 con Ciao Amore, un singolo prodotto da Pia per l’etichetta Bollicine di Vasco Rossi, al quale fa seguito un secondo singolo nel 2003, Quella Vispa di Teresa. L’anno seguente tra le canzoni della Rocker, Vasco sceglie “E…”. Nel giugno del 2005 esce l’album d’esordio UN SEGRETO CHE, seguito tre anni dopo dall’album URLO, prodotto da Frank Nemola e Guido Elmi per l’etichetta Bollicine/EMI Capitol Music. Il 21 giugno 2009 Pia partecipa all’evento Amiche per l’Abruzzo. Dall’incontro con Philippe Daverio è nata un’amicizia e una collaborazione con il fratello Christophe, che si è concretizzata nella Collezione Mutant Canvas #1 di Nicola Artico in cui il ritratto mutante con Pia è ripreso dall’opera “Ecate” di William Blake. Pia diventa modella per la fotografa Anna Rosa Gavazzi. Dall’ 8 aprile al 12 giugno 2011 Pia fa parte del Progetto fotografico di Monica Silva “L’io dentro me”. Nel maggio e ad ottobre del 2011 escono i due singoli da indipendente: Com’è bello il mio amore e Sto benissimo, quest’ultimo diventerà lo spunto e la colonna sonora de L’Italia di Pia, video story visibile su sito realizzata in collaborazione con Livia Elena Laurentino e Massimo Persiani. A novembre 2012 Pia viene invitata a rappresentare l’Italia in occasione del Festival del Mar Rosso Red Sea – Italian Festival ad Hurgada in Egitto, per celebrare l’incontro tra la cultura italo-egiziana. Il 29 ottobre 2013 esce il singolo intitolato 7 Aprile. Il 1° dicembre Pia è ospite con la band al Roxy Bar. Il 4 marzo 2014 la rocker partecipa alla seconda edizione de La strada e la Stella, spettacolo organizzato a Bologna, per ricordare Lucio Dalla. Il 16 aprile a WeLoveFreak, l’evento organizzato in ricordo di Freak Antoni, Pia accompagnata dagli Skiantos canta “Ti rullo di Kartoni” e inizia con loro una collaborazione artistica. Il 28 agosto esce il nuovo singolo My Radio che, su invito del Ministero del Turismo Egiziano, viene presentato live al Cairo in occasione della 3° Edizione dell’Italian Egyptian Festival. Il 7 dicembre la Rocker presenta il suo My Radio Ep, prima raccolta contenente i 4 singoli da indipendente, alla Maratona musicale di Cantautrici e Cantautori organizzata dal MEI a Milano.

Il 5 gennaio 2015 Pia è ospite al Teatro Petruzzelli di Bari, in occasione della 7° Edizione del Premio Mimmo Bucci e il 17 condivide il palco con Gianni Morandi, Cesare Cremonini, Francesco Renga, in occasione del grande spettacolo Starteraphy, organizzato da ANSABBIO all’Istituto Rizzoli di Bologna. A marzo viene pubblicato su iTunes e su tutti gli Store Digitali Que bonito mi amor, scritta insieme all’autrice madrilena Marghina Garcia, versione spagnola di Com'è bello l’amore singolo del 2011, anticipato dalla presentazione in anteprima internazionale su La Tecno Fm 88.3 di Buenos Aires (Argentina). Il 19 settembre viene presentato in Prima Nazionale a Bologna ioelei Tour, il nuovo progetto nato dalla collaborazione con Federica Lisi. Nello spettacolo si alternano le letture tratte da “Noi non ci lasceremo mai "– Ed.Mondadori 2013 alle canzoni di Pia. Del progetto ioelei ne hanno parlato quotidiani nazionali e i settimanali Donna al Top e F, le trasmissioni Barone Rosso, Roxy bar, Domenica In, Maurizio Costanzo Show, TV 2000, Rai 2 Rai 3, Rai Sport, SKY Sport, Radio 2, e Radio Dj. Il 4 ottobre 2019 esce il singolo “Tu sei un sogno per me” ft, Federica Lisi.

Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV - 101.1 FM San Rafael - 103.9 FM Malargüe - 104.1 FM General Alvear - Mendoza. Il 10 gennaio viene presentato il singolo “E…” anticipando il disco “Romantica io”, pubblicato il 31 gennaio 2020 e che ha raggiunto la TOP 10 di tutte le classifiche indipendenti italiane. L’album viene presentato il 2 febbraio durante la trasmissione “Sky Sunday Morning” di SKY Sport24 e il 10 febbraio al Barone Rosso di Red Ronnie e nelle radio Argentine: Sensaciones Italianas, La Tecno FM 88.3. Il 19 giugno 2020 torna in radio con il singolo “Com’è bello il mio amore”, anche nella versione spagnola “Que bonito mi amor”. Il singolo è stato dato in esclusiva in Argentina a Dial RadioTV - 101.1 FM San Rafael - 103.9 FM Malargüe - 104.1 FM General Alvear - Mendoza. Il 23 ottobre esce il terzo brano “Stupida per te”, accompagnato dal clip che vede protagonista insieme a Pia il cantautore Franco Simone. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. Il 27 ottobre 2020 la rocker presenta il video nel programma di Red RonnieWe have a dream”. Il 17 novembre esce il servizio di Cinzia Terlizzi de La Rocker sul Tg2 Rai. Il 9 dicembre viene intervistata da Mara Miceli su Radio Vaticana e, in occasione delle Feste di Natale una delle luminarie di Rimini s'illumina con la frase della canzone "E..." "Se non mi trovi cercami in un sogno".

Il 29 gennaio 2021 esce il quarto singolo  in bilingua “Perché tutto muore”  “Porque todo muere” (autrice madrilena Marghina Garcia), accompagnato dal video dove vede protagonista Federica Lisi insieme a Pia. Dial RadioTv ha l’esclusiva per l’Argentina. . Il 31 gennaio viene intervistata su Sensaciones Italianas e il 14 febbraio su Radio Extremo Fm di Buenos Aires. Il 1 marzo è stata ospite al Barone Rosso di Red Ronnie insieme alla band con un live. Il 13 marzo con  Federica Lisi presenta il video “Perché tutto muore” su Skysport nel Programma “Super weekend” condotto da Mario Giunta.

L’11 Giugno 2021 esce il nuovo singolo April 7th Ft Erene Mastrangeli, autrice italo-americana dell’adattamento in lingua inglese, trasferitasi alla fine degli anni 90 a New York e conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’Inno di Mameli, scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, cantante e fondatore dei Crash Test Dummies.

 

 

BIO

Erene Mastrangeli fa parte di una giovane generazione di chanteuse cantautrici, compone canzoni che esplorano il processo di scoperta di sé attraverso una voce bilingue.

Il quotidiano LaVOCE di New York dice di lei: «La voce melodiosa di Erene, accompagnata dalla chitarra, mescola testi in italiano e in inglese con una sensibilità da American Songbook». 

Conosciuta per la sua originale rivisitazione dell’inno di Mameli, Erene scrive e collabora anche con artisti del calibro di Brad Roberts, cantante e fondatore dei Crash Test Dummies.

Erene è dedita a portare pace nel mondo attraverso le sue canzoni. Il suo nuovo album, intitolato “Love, Shine” che uscirà ad Agosto del 2021, è stato proprio ispirato da questo desiderio di diffondere una visione più compassionevole nel mondo attraverso la musica. Il singolo che dà il titolo al disco è uscito su tutte le piattaforme digitali il 30 Aprile, distribuito da Beige Records.