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Saturday, November 09, 2019

Asia Ghergo presenta “Angeli” il brano inedito che apre le porte al disco d’esordio “Bambini elettrici” in uscita il 15 novembre

La giovane cantautrice che ha conquistato YouTube con le sue cover, continua la marcia nella scena indie pop italiana con il nuovo pezzo che racconta e rappresenta uno spaccato del mondo giovanile attuale.  


Angeli è una canzone d'amore, racconta di un rapporto tra due persone molto simili, empatiche, con problemi diversi ma comunque difficili da affrontare: 

«Alla nostra età ogni minima cosa sembra una montagna insormontabile, e in quest'immensità che ci circonda, dove tutto sembra capace di farci del male, ci uniamo per essere più forti, perché in due tutto si può affrontare e risolvere. Ma nonostante ciò, ci sentiamo comunque fragili, come due bambini che si coprono gli occhi a vicenda per non vedere le atrocità che ci sono nel mondo, lo stesso che ci spaventa e che non siamo pronti ad affrontare. A volte vorremmo essere angeli, per poter volare via dalle situazioni spiacevoli, perché ci sentiamo spesso troppo sensibili per riuscire a gestire le cose come vorremmo». Asia Ghergo

Asia Ghergo, influenzata dal suo variegato background musicale fatto di indie rock, grunge e lo-fi, non vuole né emulare né accontentare i vostri gusti, ma intende soltanto raccontarsi e mostrarsi agli altri semplicemente per quella che è, e attraverso quello che le piace e che la appassiona, come d'altronde ha sempre fatto, tra le pareti della sua cameretta.




Radio date: 9 novembre 2019
Pubblicazione album: 16 novembre 2019

ETICHETTA: Ghergo dischi/Volume!

BIO

Asia Ghergo è una giovane artista marchigiana che nell'estate 2016 ha conquistato la scena indie italiana aprendo il suo canale Youtube, che ad oggi conta più di 80mila iscritti, proponendo cover in acustico delle più belle canzoni del panorama, spaziando da Calcutta e osando fino alla trap della DarkPoloGang. Molto seguita sul web, viene chiamata ad aprire concerti importanti tra cui quelli di Coez, Levante, Carl Brave, e quello de Lo Stato Sociale al Mediolanum Forum di Assago che ha sancito la sua entrée come Artista nell'ambiente musicale. Nel 2017 pubblica il suo primo singolo "2016" e un anno dopo con la canzone "Giovani Fluo" riesce a scalare la classifica Viral Italia 50 su Spotify. Nel 2019 arrivano invece i singoli “Una gonna” e “Guardami ballare”.  Asia, capelli biondi e girasoli, influenzata da giovani artiste internazionali come Billie Eilish, Clairo, Angèle. L’album d’esordio “Bambini elettrici” verrà pubblicato il 16 novembre 2019.   


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Friday, November 08, 2019

GRETA “YOUNG” in radio dall’8 novembre il singolo distribuito dalla Awal/Kobalt di New York e prodotto dai Boe Weaver

La diciottenne singer-songwriter di origini americane racconta rimorsi e rimpianti della società attuale nell’elegante brano dalle radici R&B.

Cover Young pic

“Young” è un brano che si porta dietro una profonda critica sociale, o meglio, una forte nostalgia delle cose che potevamo fare ma non abbiamo fatto. 

«Per tutta la canzone mi riferisco ad un Tu (You) ipotetico che per una volta non è una persona, come molto spesso lo era negli altri brani, ma è la società stessa. Viviamo in un’epoca di forti cambiamenti. Cambia il clima, cambia il governo, cambia il modo di fare musica, cambia il modo di ordinare una pizza, cambia il modo di relazionarsi, cambia il modo di spostarsi, ma non cambiamo noi. Nell’inciso dico “I don’t want to die, I don’t want to die Young”, è una richiesta d’aiuto ultima, che “lancio” all’ascoltatore. Per alcuni potrebbe sembrare assurda o estremamente pessimistica, ma basti guardare e rendersi consapevoli della storia contemporanea, la nostra storia, per rimanere agghiacciati. Ma “Young” è un pezzo che nonostante tutto vuole dare una speranza, una carica per andare avanti». Greta

“Young” è prodotto dai Boe e Weaver, due fratelli molto importanti nella scena indipendente UK, ed è distribuito dalla AWAL/Kobalt con sede a New York, che lavora con gruppi indipendenti quali Neneh Cherry, Thom Yorke, Nick Cave and the Bad Seeds, ecc.

«Ho passato una settimana con loro in studio per realizzare i due singoli, “Young” e “Mr Ayala”, ed è stato davvero pazzesco, loro ti danno una carica incredibile, mettendoti sempre a tuo agio. La batteria nel pezzo è stata suonata da Rupert Brown, batterista con influenze latine e cubane che ha saputo dare una base ritmica davvero interessante, mentre tutti gli altri strumenti li hanno suonati Jim e Rob Homes, cioè i Boe Weaver. Quando scrissi il pezzo nella mia camera, con la mia chitarra, aveva tutt’altra ritmica, tutt’altra ‘vibe’ (come si direbbe oggi). I Boe Weaver hanno saputo dare la veste ‘giusta’ al pezzo, rendendolo come inconsapevolmente volevo che fosse. Il mio manager, co-produttore, nonché padre, Roberto Mariani, è stato (ma lo è da sempre), assolutamente fondamentale nel progetto. Mi ha sempre sostenuta, sa distinguere bene l’ambito famigliare da quello lavorativo, insomma con lui è tutto più semplice per me. “Young” è fortemente influenzato da ritmi e suoni R&B/Soul, per poi aprirsi completamente nell’inciso. La base è completamente suonata analogicamente in una ex torre dell’acqua della regina Vittoria, l’Humbug Studio (studio musicale dei Boe Weaver appunto), nell’Isola di Wight». Greta

Radio date: 8 novembre

Etichetta: Greta (Produzione Indipendente)
Distribuito da: Awal/Kobalt USA

BIO

Greta Elizabeth (Greta), è una singer-songwriter bilingue con radici americane (da parte di madre). Suo padre Roberto Mariani è un musicista, per questo motivo la ragazza vive da sempre in un ambiente dove la musica è parte integrante della vita. 
Greta ha 18 anni. A soli 14 anni ha vinto a Los Angeles il premio ‘Akademia Music Award’ come ‘best cover’ con il brano ‘Sound of Silence’ di Simon & Garfunkel. Nel 2016 l’importante sito UK ‘Secret Sessions’ ha deciso di inserirla come artista emergente accanto a importanti nomi tra i quali X-Ambassadors, Ben Howard, Bastille. All’età di 16 anni in Italia ha aperto diverse date dei tour di Tiromancino e di Marina Rei. Nel 2018 è uscito il suo primo EP ‘Wonderful’, il disco è stato prodotto a Londra da David Ezra, importante produttore della scena Indie/Pop UK. ‘Wonderful’ è entrato, insieme all’altro singolo ‘Song N. 5’, per diverse settimane nella classifica indipendenti web. 
Nel 2019, a maggio, esce il primo singolo ‘Mrs Ayala’, che è stato completamente realizzato all’Isola di Wight dal duo Boe Weaver. Si tratta due fratelli molto importanti nella scena indipendente UK. (hanno prodotto tra gli altri Rhys Lewis, Roo Panes, Pete Molinari, Lauran Hibberd, Whyte Horse) etc). Il brano è stato interamente suonato con la quasi totale assenza di strumenti elettronici, presso il meraviglioso studio Humbug dei Boe Weaver, interamente analogico, che utilizza filtri e reale strumentazione vintage.
Anche il secondo singolo Young è stato prodotto dai Boe e Weaver e distribuito dalla AWAL/Kobalt con sede a New York, che lavora con gruppi indipendenti quali Neneh Cherry, Thom Yorke, Nick Cave and the Bad Seeds, ecc.
Il video del primo estratto dell’EP, ‘Mrs Ayala’ è stato realizzato da un'importante casa di produzione italiana con tecnica 'stop-motion' con carta. Seen Film cura la la produzione mentre la regia è di Stefano Bertelli (tra i suoi lavori recenti 'Impossible' di Robbie Williams, Lovelytheband, Moby, etc).
A ottobre 2019 il video di ‘Mrs Ayala’ vince il premio PIVI al MEI di Faenza come miglior video emergente dell’anno.


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Thursday, November 07, 2019

I PROBLEMI DI GIBBO “COME TU MI VUOI” è il primo singolo estratto dall’album d’esordio di prossima uscita “Sai dirmi perché?”


Quante volte i nostri pensieri ci tengono sotto scacco?
Quante volte la nostra mente, mente?

“Come tu mi vuoi” parla in tutta semplicità, di un momento di riflessione, quando i sentimenti non bastano più e non si può più far finta di essere quelli che non si è.

Il sound è malinconico, fatto di chitarre acustiche che intrecciano chitarre elettriche e suoni di viola che arrivano in profondità. Una direzione di suono molto intima e a tratti sofferta, ma capace allo stesso tempo di dare speranza sul finale. 

«Se ci si ferma ad osservare lo scorrere frenetico e disordinato della vita delle persone, non è difficile cogliere quel sottile malessere di fondo, che fa parte di ogni uno di noi. In un mondo fluido, dove è diventato normale mostrarsi attraverso una maschera, abbiamo difficoltà ad ammettere che qualcosa non va, che forse qualcosa ci sfugge. Musica e parole sono uno strumento potente e diretto per descrivere ed interrogarsi su tutto quello che è la normalità di tutti giorni, ma che forse così tanto normale non è…». I problemi di Gibbo

GUARDA IL VIDEO SU YOUTUBE


Radio date: 7 novembre  
Autoproduzione


BIO

Stefano Gibertoni e Daniele Prandi vivono da sempre nelle colline di Reggio Emilia. Dopo varie esperienze con diversi progetti musicali, si accorgono che al loro mondo manca qualcosa e decidono di iniziare a collaborare per scrivere le proprie canzoni. Nella primavera del 2017 nascono così “I problemi di Gibbo”, per raccontare attraverso la musica, lo stato d’animo e le contraddizioni della vita di tutti i giorni.

Stefano, voce e chitarra acustica e Daniele, batteria, attratti da sempre dal cantautorato italiano e dalle sonorità indie folk americane, creano un mix sonoro fresco e malinconico, fatto di chitarre gentili e suoni profondi, grazie anche alla creatività di Alessandro Stocchi alla chitarra elettrica e alla splendida voce di Carlotta Gibertoni, ai cori e basso synth.
Nasce così il primo progetto discografico, con l’aiuto di Luca Serio Bertolini (Modena City Ramblers) e di Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio). Nell’estate 2019 entrano in studio per registrare “Sai dirmi perché?”, l’album d’esordio de “I problemi di Gibbo”, di cui il brano “Come tu mi vuoi” è il primo singolo in uscita il 7 Novembre 2019.


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I PROBLEMI DI GIBBO “COME TU MI VUOI” è il primo singolo estratto dall’album d’esordio di prossima uscita “Sai dirmi perché?”

In radio dal 7 novembre


Quante volte i nostri pensieri ci tengono sotto scacco?
Quante volte la nostra mente, mente?

“Come tu mi vuoi” parla in tutta semplicità, di un momento di riflessione, quando i sentimenti non bastano più e non si può più far finta di essere quelli che non si è.

Il sound è malinconico, fatto di chitarre acustiche che intrecciano chitarre elettriche e suoni di viola che arrivano in profondità. Una direzione di suono molto intima e a tratti sofferta, ma capace allo stesso tempo di dare speranza sul finale. 

«Se ci si ferma ad osservare lo scorrere frenetico e disordinato della vita delle persone, non è difficile cogliere quel sottile malessere di fondo, che fa parte di ogni uno di noi. In un mondo fluido, dove è diventato normale mostrarsi attraverso una maschera, abbiamo difficoltà ad ammettere che qualcosa non va, che forse qualcosa ci sfugge. Musica e parole sono uno strumento potente e diretto per descrivere ed interrogarsi su tutto quello che è la normalità di tutti giorni, ma che forse così tanto normale non è…». I problemi di Gibbo


Radio date: 7 novembre  
Autoproduzione


BIO

Stefano Gibertoni e Daniele Prandi vivono da sempre nelle colline di Reggio Emilia. Dopo varie esperienze con diversi progetti musicali, si accorgono che al loro mondo manca qualcosa e decidono di iniziare a collaborare per scrivere le proprie canzoni. Nella primavera del 2017 nascono così “I problemi di Gibbo”, per raccontare attraverso la musica, lo stato d’animo e le contraddizioni della vita di tutti i giorni.

Stefano, voce e chitarra acustica e Daniele, batteria, attratti da sempre dal cantautorato italiano e dalle sonorità indie folk americane, creano un mix sonoro fresco e malinconico, fatto di chitarre gentili e suoni profondi, grazie anche alla creatività di Alessandro Stocchi alla chitarra elettrica e alla splendida voce di Carlotta Gibertoni, ai cori e basso synth.
Nasce così il primo progetto discografico, con l’aiuto di Luca Serio Bertolini (Modena City Ramblers) e di Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio). Nell’estate 2019 entrano in studio per registrare “Sai dirmi perché?”, l’album d’esordio de “I problemi di Gibbo”, di cui il brano “Come tu mi vuoi” è il primo singolo in uscita il 7 Novembre 2019.


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ANTHONY “ANOTHER WAY” anticipa l’album d’esordio “Walking on tomorrow” in uscita a gennaio 2020

Il singolo che fa perno sulle potenzialità dirette e sincere del rock e dell’hard rock è un omaggio ai concetti di omaggio e cambiamento. 


«Il testo di Another Way è tra i più rabbiosi di Walking On Tomorrow (album d’esordio). Nasce dalla voglia di trovare la forza per cambiare la propria vita, cercando di non farsi condizionare da chi è più forte di noi, da chi ci controlla, ma soprattutto, è un messaggio di coraggio lanciato a me stesso per convincermi che c’è sempre il modo per migliorarsi e superare le avversità. A volte ne va solo cercato un altro, per quanto possa essere difficile, c’è per chiunque un modo migliore di affrontare la vita e i suoi problemi, basta trovare quello che fa per noi». ANTHONY 
Walking On Tomorrow è il primo disco solista di Anthony. La sua vita, le sue esperienze, emozioni e sogni, sono tutte raccolte all’interno di questo album di cui Anthony è songwriter, autore, compositore, arrangiatore, chitarrista e produttore. La necessità di produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne, nasce proprio dall’urgenza di raccontarsi senza remore e nell’introspezione più totale, in cui il flusso creativo prende un'unica direzione supportata delle sue emozioni, paure, gioie, dolori e speranze.

Radio date: 7 novembre 2019
Pubblicazione album: 24 gennaio 2020
Autoproduzione
BIO

Anthony è un compositore, autore, songwriter, arrangiatore e chitarrista nato a Milano il 2 ottobre 1985, che ha iniziato a suonare la chitarra all’età di diciassette anni profondamente influenzato dal Blues, dal Rock N’ Roll e dall’Hard Rock degli anni settanta e, soprattutto, ottanta. L’avvicinamento allo strumento della chitarra non è stato però immediato ma progressivo, fino a quando ha iniziato a diventare un mezzo espressivo nonchè il vero prolungamento della sua anima. Capito questo, Anthony ha iniziato a distaccarsi dalle band che avevano l’esecuzione di cover come unico obiettivo, dando il via a progetti che avessero la voglia e l’urgenza di scrivere brani propri. Fonda successivamente un gruppo, i Night Road con il quale scrive diversi brani e, fatta eccezione per qualche cover da proporre all’interno della scaletta, il percorso autorale e compositivo di Anthony inizia così ad essere decisamente più appagante. Nel frattempo, un'altra esperienza artistica ha cominciato a farsi strada in Anthony, quella delle collaborazioni con altri artisti sia in studio che live. Le influenze musicali dell’artista infatti, con il passare del tempo si erano articolate sempre di più. La musica folk italiana e straniera e la chitarra spanish hanno avuto un ruolo importante nel suo modo di comporre e suonare e, oltre alle collaborazioni, molte sono state le composizioni di Anthony in quella direzione artistica. Il 2013 è stato un anno di svolta nella sua vita in quanto, non potendosi dedicare alla musica in modo totale a causa di un lavoro ordinario che, seppur gli piaceva era comunque un limite in termini di tempo, ha deciso di licenziarsi per acquistare un piccolo locale che sarebbe diventato il suo piccolo studio di registrazione. Ha iniziato così a vivere solo ed esclusivamente di musica, insegnando chitarra e occupandosi di produzioni musicali quali Demo, Ep, Singoli. Con I Night Road le cose funzionavano bene, così come le collaborazioni musicali ma, sempre nel 2013 Anthony ha sentito l’urgenza di scrivere, comporre e produrre qualcosa che fosse soltanto suo, senza influenze esterne di nessun tipo. Nasce così il desiderio di creare un album solista nel quale raccontarsi. Nasce “Walking On Tomorrow”. Preso atto di questo, Anthony capisce che l’unico modo per dedicarsi completamente alla scrittura, composizione e produzione di un intero album, è quello di lasciare i Night Road ed è stato così che alla fine del 2013, inizia per lui una nuova avventura.


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Tuesday, November 05, 2019

SOSSIO BANDA “L’AVARO” è ilp rimo singolo estratto dall’album “Ceppecàt” che celebra 10 anni di carriera della band pugliese

L’egoismo dei sentimenti nei confronti dei più deboli e del diverso, dettato dalla paura e dalla propaganda di alcune fazioni politiche, prende forma nel vizio capitale dell’Avarizia, protagonista assoluto di un brano dal sapore mediterraneo.


L’Avaro è il singolo apripista di “Ceppeccàt”, il concept album della SOSSIO BANDA il cui tema principale è il vizio legato ai sette peccati capitali. L’uomo afflitto da questo vizio è un personaggio strano e ambiguo, che vive perennemente un conflitto interiore burrascoso, diviso tra la gioia e la smania di possedere e il timore di perdere se stesso le ricchezze accumulate. Spesso conduce una vita da miserabile per poi morire da ricco e lasciare che gli eredi godano dei suoi averi; rimanda sempre a domani quello che potrebbe fare e spendere oggi, poiché per lui il distacco dalle proprie cose è sinonimo di sofferenza e malessere. 

La morte è in assoluto il momento più drammatico e devastante della sua esistenza: rappresenta la separazione definitiva dal sé, ma sarebbe al tempo stesso, il punto di massima libertà e gioia in cui vengono rotte le catene dell’egoismo e della paura; “se solo sapesse che un domani non c’è”, realizzerebbe tutti i propri sogni. 

Paradossalmente non sempre l’avaro è una persona ricca e benestante; spesso appartiene al ceto medio-basso che afflitto dall’angoscia di perdere, oltre che ricchezze anche identità, libertà, lavoro e diritti, pensa erroneamente che “il non dare” agli altri, anche in termini di affetto e sentimenti significa in qualche modo proteggersi e difendersi, ed è su questo che molta propaganda politica degli ultimi anni ha fatto leva per ampliare il proprio consenso.

Ceppeccàt analizza l’uomo moderno attraverso i suoi peccati, mettendone in luce tutte le contraddizioni che lo caratterizzano e le conseguenze talvolta disastrose, che scaturiscono allorquando le scelte economiche, politiche e sociali della razza umana sono dettate e pilotate dai vizi. 

La caratteristica che contraddistingue da sempre il sound della Sossio Banda è l’utilizzo di strumenti appartenenti alla tradizione come tamburi a cornice, ciaramelle, bena, fisarmonica, chitarra e mandola, in una veste più moderna dal punto di vista armonico, melodico e ritmico. Ampio spazio nel disco sarà dato alla sezione dei fiati (sax alto, tenore e baritono, tromba e flicorno, trombone e clarinetto) tipici delle Bande pugliesi, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e fiore all’occhiello della regione; a loro sarà affidato il compito di produrre nuove melodie e armonie dal sapore mediterraneo e balcanico e quindi inevitabilmente legate nel sound alla Puglia, storicamente e culturalmente terra di sintesi e sviluppo delle stesse. Il collante di questo variegato organico sarà la splendida voce di Loredana Savino, da sempre Lead Voice del gruppo. 

Radio date: 5 novembre 2019
Pubblicazione album: novembre 2019

Etichetta: ITALYSONA
Progetto prodotto grazie al sostegno di Puglia Sounds Record 2019

BIO

Formazione di sei musicisti professionisti guidata e fondata nel 2008 a Gravina in Puglia (Ba), dal sassofonista e compositore Francesco Sossio Sacchetti. La loro musica nasce da sonorità dell’Alta Murgia pugliese contaminate da molteplici ritmi e suggestioni, attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e contemporanei. Il repertorio comprende brani inediti e pezzi della tradizione pugliese rivisitati e riproposti con sensibilità moderna, caratterizzati da un sound originale e innovativo. 

Formazione musicale unanimemente apprezzata da critica e pubblico, la Sossio Banda è un gruppo di musica mediterranea, antica e meticcia allo stesso tempo. Il Mediterraneo, il mare in mezzo alle terre, da sempre separa i continenti e insieme unisce nel suo grembo le civiltà che sono nate sulle sue sponde. Nel Mediterraneo i punti cardinali si sono incrociati e la frontiera è sempre stata la casa dei popoli rivieraschi. Ma le frontiere per cosa sono fatte se non per essere varcate?
La Sossio Banda ritrova lo spirito di esplorazione della cultura musicale mediterranea, ereditato da questo continuo guardare, scambiarsi, confrontarsi fra le diverse coste del mare.

La musica murgiana, il suono di terra e aria che ha fatto crescere la Sossio Banda, diventa il passaporto per un viaggio diverso da tutti gli altri... attorno al Mediterraneo, puntando la prua oltre alle Colonne d’Ercole.

PREMI E RICONOSCIMENTI

2015 - Vincitori Primo Premio Etnie Musicali - Festival del Saltarello
- il brano “Schieve senza padrune” selezionato da TV Sorrisi e Canzoni per la compilation Pizzica la Taranta
2014 - Targhe Tenco 2014: Candidatura dell’album Sugne nella sezione Miglior album in dialetto
- Musicultura 2014: Premio Un certain regard
- Il brano Sugne selezionato da PugliaSounds per la compilation 2014 dedicata alla world music
- Il brano “Figghie mi” selezionato da TV Sorrisi e Canzoni per la compilation Pizzica la Taranta
2012 - Vincitori Premio Umbria Folk Festival
2010 - Premio Innovazione e Ricerca al Castel Raniero Folk Festival; 
- Primi classificati al Premio Andriese di Musica giovane
2009 - Primi classificati al Premio Andrea Parodi per la World Music italiana  
- Vincitori Folkontest
2008 - Vincitori Premio ANCI “Memorie e Musiche comuni”

DISCOGRAFIA

DISCO “SUGNE” (2013), prodotto da Sacchetti Francesco Sossio – Aps muretti a secco (Gravina in Puglia) e Flaminio Cozzaglio per Histricks produzioni (Roma); Edizioni “La Contemporanea srl” (Roma); distribuzione La Contemporanea - copie vendute 2500; 
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