Dopo numerose esperienze televisive, partecipazioni a concorsi e festival, e le aperture live per Stadio e Francesco Gabbani, la cantautrice vicentina presenta un disco dove indie, folk e pop sono tasselli compresenti di un concept musicale maturo ed intenso.
Il disco che nasce dal progetto “Nicole Stella” in collaborazione con Musicantiere Toscana è “Dov’è oro quel che luccica” e prende il nome da una frase della canzone “Vediamoci là”. I brani del disco ripercorrono alcune tappe della vita di Nicole degli ultimi anni, anni di passaggio all’età adulta e di esperienze che formano e interrogano. Molti testi, soprattutto quelli in collaborazione con altri autori vertono sul tema dell’amore con un senso sempre nostalgico ma, nell’intento dell’artista, mai banale. Quelli scritti interamente da Nicole invece, tentano di avventurarsi in altre direzioni, ne sono l’esempio “Vediamoci là” e “lei costruiva nel vento”.
La più profonda urgenza comunicativa dell’artista si trasforma in musica attraverso un disco che fa di un “DARK BLUES” all’italiana il proprio vestito sonoro.
L’album “RIVE Volume 1” esprime complessivamente la necessità di comunicare; una comunicazione che può interessare ed esternare un’esistenza, esperienze personali o un momento ben preciso. E può farlo essendo loquace o ermetico, posato o irrequieto, enigmatico oppure fin troppo esplicito, ma rimane pur sempre espressione unica, un bisogno comunicativo per l’appunto e come tale degno di rispetto.
«Dopo anni di sperimentazione nel 2017, ho intrapreso un percorso di selezione molto rigido riguardo ai miei brani pubblicando “RIVE Volume 1” insieme al circuito di Calabria Sona e alla Marasco Comunicazione. I brani erano tutti molto diversi tra loro e ad un certo punto ho sentito l’esigenza di intraprendere una strada. La maggior parte erano in lingua inglese ed ho accettato per la prima volta la sfida di un rewriting in lingua italiana cercando ossessivamente gli stessi suoni, la durata delle parole, il numero di sillabe e soprattutto il ritmo delle stesse. Per me le parole sono certamente importanti ma nel regno della musica penso che sia quest'ultima a dover regnare e per musica intendo suoni, emessi da un piano, da una chitarra o da una voce...è di suoni che voglio parlare alla gente, emozioni che trasudano da un intro teso e che sfociano in un inciso esplosivo e liberatorio». Fabio Curto
Guarda il video del singolo “Mi sento in orbita” su YouTube:
Lo stesso Curto ed Enrico Capalbo sono stati i produttori esecutivi di questo lavoro e hanno avuto immediatamente le idee molto chiare: voce al centro e massima prossimità all’universo musicale che più rappresenta l’artista, approdando così in un “DARK BLUES” tutto italiano che parla di solitudine, ricerca di sé, gioia di vivere e consolazione, viaggi e ricordi, desideri e sogni vissuti intensamente anche quando infranti.
«Ho lavorato moltissimo sul sound e sulla spontaneità prediligendo alcune take “buona alla prima” perché più cariche di espressività e di “verità” in un mondo che sta facendo dell’artificio il suo biglietto da visita. Ho suonato quasi tutti gli strumenti presenti sul disco ed è stata un’esperienza incredibile che mi ha messo molto alla prova ma alla fine ci ha dato delle belle soddisfazioni». Fabio Curto
Fino a metà giugno 2018 Fabio Curto ha presentato in anteprima esclusiva il suo nuovo lavoro discografico attraverso un tour di appuntamenti in Australia.
Si è trattato di una serie di eventi fra i quali emerge su tutti il cinquantennale dell’Italian National Ball, nel giorno delle festa della Repubblica Italiana, che ha visto coinvolta l’ambasciata e diverse figure diplomatiche australiane.
TACK BY TRACK
Suona con me: la ricerca di sé, un climax “DARK BLUES” nel quale i suoni primitivi raccontano di una tematica antica ma sempre attuale. “Suona con me” è un’espressione di condivisione e umanità, tematiche centrali nello stile di Fabio Curto.
Mi sento in orbita: La forza di un inciso che suggerisce rottura e “fame” di adrenalina, nessuna voglia di scappare, ma piuttosto di restare a godersi questo spettacolo che corre come una decappottabile d'epoca lanciata in autostrada di notte mentre i pensieri irrequieti tentano di fare pace con loro stessi. Il contenuto narrativo gioca sulla dicotomia in contrasto fra due necessità opposte.
Neve al sole: strettamente collegata ad “Only you”, è una presentazione dello stato di mancanza di un qualcosa, un qualcosa di irrinunciabile tiene legato il soggetto a questo desiderio, un desiderio essenziale, ermetico come il suo testo che dice tutto quello c’è bisogno di sapere sul contenuto della canzone, la melodia carica gradualmente fino ad un’esplosione potente ma scura e noir.
Only you: i ricordi di una passione impossibile riecheggiano nella notte percorrendo le vie desolate della città; un amore malsano che ognuno di noi ha conosciuto almeno una volta e dal quale a volte è difficile separarsi.
Un’ora fa: una vita in autostop, un’estate in autostop, in gusto dell’imprevedibile, il dover presentare sempre la versione migliore di sé poiché nessuno è costretto ad indagare sulla vita di un forestiero. Ancora una volta il viaggio è il fulcro in un rock blues estremamente accattivante.
L’airone: ispirato ad una storia vera tratta il tema della malattia e del miracolo di avere qualcuno vicino che ti ricordi il sapore della bellezza e della felicità solo con un sorriso. Melodia molto onirica, anche qui si avverte una solitudine immensa “è un abbraccio Il silenzio “contrapposta a un inciso aleatorio e poetico che smuove sensazioni emozionanti.
Fragile: emarginati che entrano ed escono dalla comunità meno affollata, spesso l’unica disponibile, etichettati come irrecuperabili o come socialmente inadatti tornano a vivere “nel mondo degli avvoltoi” consapevoli che in mezzo a tutta quell’indifferenza c’è qualcuno “fragile come me”.
Domenica: riflessioni e pensieri liberi prendono forma dai fumi di un sabato sera, compagni di una camminata solitaria alle prime luci dell’aurora che rischiarano le “saracinesche dei bar” tra i resti abbandonati di “feste d’addio”. E come un addio suona la buonanotte di “Domenica”, il saluto malinconico a ciò che è stato e forse non sarà mai più.
Alone (Bonus Track): un disorientamento emotivo, l’indecisione di quale delle molteplici strade seguire, sicuro che in fondo a una di quelle “there’s a star” e qualcuno pronto ad ascoltare. “Alone” è dolore e speranza, rabbia e amore, una sincera apertura all’universo di sentimenti contrastanti che vivono nell’artista.
Via da qua (Bonus Track) solo album fisico: imbrigliato nelle trame di una rete che soffoca l’animo, l’artista cerca la fuga verso tempi e luoghi migliori, dove ritrovare quei valori nobili che sembra aver perduto e tener viva la speranza nel futuro e nel prossimo. La potenza di “Via da qua” è frutto di sentimenti veri, vestiti di sonorità pop folk eseguite su tammorra e bouzouki irlandese, strumenti cari in passato anche a De Andrè.
Etichetta: Fonoprint
Pubblicazione album: 15 Giugno 2018
BIO
Fabio Curto è un cantautore polistrumentista italiano nato ad Acri (CS).
È stato conosciuto dal grande pubblico grazie alla vittoria del talent show su Rai 2 THE VOICE OF ITALY 2015 che ha messo in risalto la sua voce molto intensa e la sua capacità di creare forte legame emotivo con gli ascoltatori anche solo accompagnato dalla sua chitarra. La sua attività musicale antecedente a questo successo è molto varia e particolare: inizia a comporre a 12 anni e ben presto fonda diverse band con musiche originali tra cui L’Etandonnè, genere rock italiano e La Van Guardia, quintetto acustico che sposa lo swing, la rumba e la tradizione gypsy dei Balcani.
Dopo essersi laureato in Scienze politiche, decide di intraprendere l’arte di strada esibendosi da solo e con la band in gran parte dell’Europa e dopo la vittoria del talent pubblica un EP con Universal nel quale sono contenuti brani cantati e suonati durante il programma più tre brani originali. Tra i riconoscimenti più importanti del 2015 vanno ricordati Il Premio Mia Martini giovani, Premio Stella del Sud sezione musica e Social e il Premio Letterario Nazionale Vincenzo Padula.Nel 2016 gli è stato inoltre riconosciuto il Premio Manente È attualmente attivo con live acustici in tutta Italia.
Il musicista palermitano propone una reinterpretazione positivista di uno dei pezzi cult della storia della musica.
“Mad World” nasce da una visione onirica di Germano Seggio. L’artista nel modo che gli è più naturale, ovvero suonando la sua sei corde, trae ispirazione dal suono che lo stesso ha creato per dare vita ad una rilettura positiva del “Folle mondo” descritto da Orzabal (Tears for Fears). E' per questo che le atmosfere create sono volutamente accoglienti, morbide e oniriche, anche grazie alla sonorità rarefatta e alle sensazioni che la sua chitarra genera, come quelle percepibili in alta quota... Il brano è stato realizzato volutamente live per ottenere il giusto mood che si crea soltanto con il giusto interplay dei musicisti. Infatti per ricreare ciò Germano ha voluto con se due amici storici del panorama musicale siciliano, Vito di Pietra (Drum) e Giancarlo Marino (El. Bass). Brano e Videoclip sono stati prodotti da Marco Amico presso gli studi Music Academy Palermo avvalendosi della collaborazione di Grafimovie.
"Alta Quota" è il disco dedicato interamente alle sue amate Dolomiti. L’amore sviscerato per le Dolomiti nasce dalla voglia di ricominciare a camminare dopo un grave incidente motociclistico che tiene il cantautore su una sedia a rotelle per tre lunghi anni... Germano per riconquistare la sua libertà ed autonomia ha fuso la sua passione per le Dolomiti e per il Nordic Wolking con uno stile di vita sano basato su un'alimentazione alcalina, Bio e a Km zero. Sulle Dolomiti Germano infatti individua il posto più evocativo e “giusto” per comporre la sua musica... come dice lui stesso goliardicamente “è tutta colpa delle Dolomiti”.Il cd vedrà la luce nel giugno del 2018.
Etichetta: Alta Quota
Radio date: 27 aprile 2018
BIO
Germano Seggio classe '75 nasce e vive a Palermo. Intraprende lo studio della chitarra a 10 anni da autodidatta e dall’età di 15 anni comincia a studiare con i migliori insegnanti. Si Laurea in Chitarra Moderna presso Middlesex University e si specializza in Chitarra Jazz presso West London University.
Dal 1992 comincia a scrivere la prima rubrica di didattica chitarristica “Scuola di Note” per un inserto allegato al Giornale di Sicilia. Grazie alle notorietà data dal corso sul GDS (Giornale di Sicilia) comincia a suonare per vari gruppi Siciliani, esibendosi con repertorio di musica strumentale di sua produzione anche per manifestazioni Nazionali. Dal 1995 ad oggi ha partecipato ai seminari di Eddy Palermo, di Andrea Braido, Nguyen Le, Carl Vehreyen, Mike Stern, Robben Ford, Paul Gilbert, Marty Friedman, Steve Vai. Nel 1995 vince il premio “Miglior Musicista” in un festival organizzato da Vincenzo Mancuso, e suona al teatro di Verdura per il compositore minimalista Rhys Chatam per le 100 Chitarre. Nel 1996 tiene una rubrica di lezioni settimanali di chitarra moderna su un giornale che tratta di musica, facendo anche recensioni su un’altra testata giornalistica Regionale sulle novità degli strumenti musicali. Nel 1997 ha lavorato come dimostratore di chitarre ed effettistica presso la Ricordi di Palermo. Ha fatto da turnista in studio e live per molti artisti, partecipando anche al festival Città di Palermo con l’orchestra del Maestro Colajanni. Ha lavorato per diversi studi discografici partecipando alla produzione di CD di artisti come Eddy Palermo. Nel 1998 comincia a lavorare per alcune agenzie di spettacolo tra cui la “MG Music” di Milano e la “Media Music” di Vicenza, suonando con artisti del calibro di Paolo Belli. Parallelamente ha insegnato presso diversi centri di formazione musicale in giro per l’Italia come docente di chitarra moderna.
Nel 1999 forma la Band “HAIR” che porta in giro un vero e proprio tributo a J. Hendrix riscuotendo grande feedback. Vince una borsa di studio indetta dal comune di Palermo che gli permette di conseguire un master Jazz presso una delle più importanti scuole Jazz della Sicilia seguito dal maestro Pietro Condorelli. Nel 1999 Viene chiamato dalla band Nuclearte per registrare “Tale' Tale'" negli studi della Real World di Peter Gabriel in Inghilterra, cd che verrà distribuito dalla bmg-ricordi in Italia e dalla Womad select all’estero. Con la stessa band inizia a girare per il mondo affiancando artisti internazionali quali: Susan Vega, Midge Ure, Evia, Avion Travel per il WOMAD Tour. Nel 2000 forte dell’esperienza Inglese alla corte di Peter Gabriel viene chiamato a suonare Live per l’Inglese BBC riscuotendo così successo anche a livello internazionale. Nello stesso anno instancabile Germano dà vita alla “Modern Music Academy” per la quale svolge parallelamente attività di direzione delle attività formative e di docente di chitarra. Nel 2003 vince il concorso nazionale “Emergenza Chitarre” indetto dalla rivista specialistica a carattere Nazionale “Chitarre”, rientrando nella compilation prodotta e distribuita dalla stessa. Nel 2004 vince il concorso nazionale “Chitarra appendice dell’anima” tenutosi al Blues House di Milano. Nel 2005 esce il suo primo CD da solista “Back to Life” che vede come special guest l’artista Paola Folli. Suona presentando così il suo cd, aprendo i concerti di Raf, con lui sul palco si esibisce la grande vocalist Nazionale Paola Folli. Nel 2006 i primi risultati da parte della stampa nazionale di settore come per esempio Guitar Club, Chitarre, Axe, Di più TV, Arlequins, Musik Off, Balarm, Attik Music, Guitar List, Chitarristi.com, Accordo.it etc... Nello stesso 2006 il cd Back to Life, entra a far parte delle programmazioni delle più importanti radio Olandesi, Inglesi, Americane ma anche italiane tramite Radio Rai Uno. Il cd viene distribuito anche negli States ed in Giappone e venduto online tramite i più importanti portali di settore. Grazie al grande riscontro di vendite del cd Back to Life, Germano firma contratti di endorsement con Randall U.S.A. amplifications, Schecter Korea, Paul Red Smith, Marshall e Dunlop, grazie anche al distributore Italiano EKO. Divide il palco con artisti del calibro di Ricky Portera, Maurizio Solieri, Alberto Radius, Andrea Braido, Carl Verheyen, Paola Folli, Paolo Belli, Mike Stern, Scott Henderson, Paul Gilbert Steve Vai, tutti caposaldi della chitarra elettrica nel Mondo. Nel 2010 esce il suo secondo disco guitar oriented “Life Box”, disco strumentale che conferma la capacità tecnica di Germano ma pone l’accento sulle qualità compositive dello stesso. Nel 2011 la sua Accademia Music Academy Palermo fondata nel 2000 diviene l'unica scuola di musica certificata che può rilasciare Diploma e Laurea perché collegata ai più blasonati college musicali Inglesi e Scozzesi come UWS e West London University. Vince nel 2012 il Tour Music Festival come “Best Guitarist” girando e promuovendo per l’Italia lo stesso, suonando anche per il mitico “Piper”. Nel 2014 da vita ai iKalvi” band strumentale che vanta collaborazioni importanti con nomi del panorama internazionale come Jonathan Kane (Drum), Dave Soldiers (Fiddle). iKalvi hanno anche pubblicato il loro primo disco “Music 4 Highways” stampando anche in vinile. Nel 2017 Germano ha suonato per Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Nabil Salameh (Radiodervish), Sarah Jane Morris, Antonio Forcione, e condiviso il palco con Piero Pelu’, Lorenzo Fragola, e aperto i concerti per Raf al Salina Film Festival dei Fratelli Taviani.
Instancabile compositore, Germano oggi ha in uscita il suo nuovo lavoro discografico "Alta Quota" disco dedicato interamente alle sue amate Dolomiti. L’amore sviscerato per le Dolomiti nasce dalla voglia di ricominciare a camminare dopo un grave incidente motociclistico che tiene Germano su una sedia a rotelle per tre lunghi anni... Germano per riconquistare la sua libertà ed autonomia ha fuso la sua passione per le Dolomiti e per il Nordic Wolking con uno stile di vita sano basato su un'alimentazione alcalina, Bio e a Km zero. Sulle Dolomiti Germano infatti individua il posto più evocativo e “giusto” per comporre la sua musica... come dice lui stesso goliardicamente “è tutta colpa delle Dolomiti”. Il cd vedrà la luce nel giugno del 2018 e rappresenta a sua detta il disco di svolta artistica di Germano.
Dopo
aver calcato grandi palchi aprendo i live di artisti come Alex Britti
e Roberto Vecchioni ed esser stata finalista di Area Sanremo 2017, la
band capitanata dal pavese Gianluca Giagnorio presenta un nuovo
progetto con la direzione artistica di Davide Maggioni.
ALLEVATI
A TERRA ricrea la
metafora di ciò che è la società di questi tempi.
Le apparenze, i cliché ai quali molti di noi si sentono appartenere
senza poi conoscerne veramente il significato. Si parla sempre di
libertà, di rispetto dell'individuo, ma poi si finisce sempre a far
parte di un muro omogeneo dove tutti hanno la stessa identità.
“Crediamo
di essere liberi ma lo siamo solo nelle nostre gabbie dorate. Siamo
liberi, ma allevati a terra”.
MaLaVoglia
Occorre
però valutare sempre anche l’altra faccia della medaglia: in
questo mondo di perfezione, da qualche parte, sopravvive ancora
qualcosa di ruspante, di vero, di allevato a terra. Quindi abbiamo
due visioni, la prima più cinica e la seconda positivista.
Il
19 aprile presso lo SpazioMusica di Pavia i MaLaVoglia hanno
presentato in un concerto live il loro singolo d'esordio.
Perché
“MaLaVoglia”:
Conoscete
le particolari vicende dei “Malavoglia” di Verga? Ecco: con noi
non c’entrano nulla. Il nostro nome arriva dalla solita domanda che
ormai tutti ci fanno da diverso tempo: “Ragazzi, ma chi ve lo fare
tutto questo sbattimento? Ma La Voglia dove la trovate?”. La voglia
dove la troviamo? Dappertutto!! In tutto ciò che facciamo, in tutto
ciò che si muove quando carichiamo gli strumenti in macchina e
attacchiamo il jack agli amplificatori. Suonare in giro e proporre la
tua musica, le tue idee, esprimerti. È la voglia di vivere! Amiamo
la vita, amiamo la musica e quello che vogliamo dire. Prendete una
“coppa di champagne…” anche voi e sedetevi con noi, quindi.
AbracAdabrA, magia! Indossate nasi rossi, gonfiate palloncini e
lasciatevi andare. Benvenuti a bordo. Benvenuti nello strano mondo
dei MaLaVoglia. “Venghino Signori, venghino…”. I
MaLaVoglia
Distribuzione:
Tyrus
Radio
date: 27 aprile 2018
BIO
I
MaLaVoglia
nascono
dall’incontro tra il cantautore pavese Gianluca
Giagnorio e
diversi musicisti conosciuti lungo il suo lungo percorso.
Gianluca
nel 2011 prova ad entrare nella scuola di AMICI,
arrivando tra i primi quattro cantautori finali in lizza per un
banco, ma non riuscirà ad entrare nella classe pur partecipando a
diverse puntate in andate in onda. Finita l’esperienza di AMICI
decide di assemblare una band per portare in giro le sue canzoni e
contatta due suoi amici di vecchia data con cui aveva suonato da
ragazzino: Carlo
Vigo
(chitarra) e Riccardo
Fontana
(batteria). Proprio loro diventeranno i suoi fedeli compagni di
viaggio che andranno a costituire il nucleo pulsante dei
MaLaVoglia futuri.
Con
la nuova band inizia un’intensa attività live e verranno notati da
un organizzatore di eventi nel pavese che li vorrà come gruppo
d’apertura al concerto di Umberto
Tozzi
il 27 luglio 2013, in provincia di Pavia. Nei mesi successivi,
Gianluca e la sua band (gli “iO”)inizianouna
collaborazione con Marco
Guarnerio e
partecipano al Festival
di Castrocaro nel
2014 con un inedito
“C’era una volta la lira” e
la cover di
“Pigro”, di
Ivan Graziani, arrivando
fino alle semifinali. L’esibizione è stata trasmessa su RAI1
all’interno della trasmissione “Obiettivo
Castrocaro”
il
26 agosto 2014.
A
luglio dello stesso anno la band fu chiamata ad aprire il concerto di
RAF
in provincia di Pavia.
Finita
la collaborazione con Guarnerio, Gianluca, decide di proseguire da
solo il suo percorso artistico e accantona l’attività live con la
band. Nei mesi successivi inizia a scrivere il suo primo libro,
STRADE.
Nel
2015 prosegue la sua attività live da solista e il 18 luglio dello
stesso anno aprirà il concerto dei NOMADI,
in provincia di Pavia. Nel frattempo partecipa a due contest
nazionali (Notti
Magiche,
Discanto
Festival)
vincendo rispettivamente “Premio
della critica” e
“MIGLIOR
TESTO”.
Ad agosto accede alle semifinali del Festival
di Castrocaro
e la sua esibizione live è stata trasmessa su RAI1.
A
dicembre esce il suo primo libro STRADE
in
cuiracconta
il suo percorso musicale e di vita, tra la sua voglia di farsi
ascoltare e le mille difficoltà delle generazioni di oggi.
Nella
primavera del 2016 il libro diventa anche un concept
show teatrale
che viene riproposto in musica in diversi teatri del nord Italia.
Proprio per l’occasione Gianluca assembla una nuova band in cui,
oltre ai sopra citati Carlo Vigo e Riccardo Fontana, entreranno a far
parte gli altri tre membri dei MaLaVoglia
di oggi: Francesco
Tripicchio
(diplomato NAM,
basso elettrico), Mauro
Casari
(diplomato NAM,
chitarra) e Nicolò
Secondini (diplomato
CPM,
tastiere).
Durante
tutto il 2016 la band è stata impegnata in un’intensa attività
live e a luglio sono stati chiamati ad aprire il concerto di Alex
Britti.
Nel
2017 la band decide di registrare il primo EP
affidandosi alla direzione artistica di
Davide Maggioni, non
trascurando, però, l’attività live; il 15 luglio, infatti, aprono
il concerto del “Prof.”
Roberto Vecchioni. Nello
stesso anno la band è finalista di
Area Sanremo 2017 e
il 13 aprile 2018 la band pubblica il suo singolo d’esordio:
“ALLEVATI
A TERRA”.
I
MaLaVoglia sono:
Gianluca
Giagnorio -
voce, armonica a bocca, chitarra acustica
Venerdì 22, sabato 23 e domenica 24
giugno a Cinecittà World nel padiglione del Sud America in via di Castel Romano,
a Roma, si terrà Il 1° Festival Internazionale 2018, l’anteprima nazionale
dell’evento Expo Universale 2019, che ospiterà nella sua programmazione eventi
di straordinaria bellezza: Festival della Cina, Russian Festival, Philippine
Festival, Africa in Festival, Sri Lanka in Festival, Festival della Romania,
Festival dell’India, Fiera d’Oriente, Miss Bellezza nel mondo, World Talent in
Italy, Exploring the Sports.
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