Dal 1 al 13 giugno 2019 alla Galleria Art Saloon di Ariccia la mostra colletiva 'I cinque sensi'. In questa nuova collettiva d'Arte si parla dei nostri 5 sensi, nelle diverse accezioni che acquistano attraverso l'interpretazione di ogni disciplina artistica con cui sono stati interpretati.
Saturday, June 01, 2019
Friday, May 31, 2019
I FOLKABBESTIA “IL FRICCHETTONE 2.0” È LA RIELABORAZIONE DELLA STORICA CANZONE “U’ FRIKKETTONE” A 25 ANNI DALL’ USCITA DEL BRANO
I Folkabbestia insieme a Finaz ed Erriquez della Bandabardò e Dudu e Fry dei Modena City Ramblers, colorano, tra tradizione irlandese e rock’n’roll, una nuova versione del brano che, cantato in dialetto pugliese, toscano ed emiliano, diventa un vero e proprio inno all’unità del popolo italico.
Ultimissime dal Canalone Folk! I Folkabbestia dopo 25 anni di onorata carriera non ne vogliono più sapere di fare i fricchettoni! Secondo alcune indiscrezioni i componenti della band pugliese hanno smesso di vivere una vita obliqua, randagia e dedita alla crapula e hanno finalmente messo la testa sulle spalle. Come testimonianza di questo storico avvenimento sono stati invitati alcuni amici di vecchia data, Finaz ed Erriquez della Bandabardò e Dudu e Fry dei Modena City Ramblers. Tutti insieme hanno suonato e intonato una nuovissima versione dell'evergreen "U' Frikkettone". La tradizione irlandese abbraccia il rock and roll e “Il fricchettone 2.0” cantata in dialetto pugliese, toscano ed emiliano si accinge a diventare un inno all’unità del popolo italico oltre che il tormentone estivo del 2019.
“Il fricchettone 2.0” è la rielaborazione della canzone “U’ frikkettone” pubblicata dalla band nel primo album “Breve saggio filosofico sul senso della vita” nel 1998, considerata tra le più rappresentative del gruppo. “U frikkettone” nasceva originariamente come la rivisitazione in dialetto barese di una famosissima canzone irlandese “The wild rover”. Il vagabondo selvaggio della ballata irlandese diventava, nella versione dei Folkabbestia, u’ frikkettone, cioè un personaggio anticonformista, stravagante, contestatore, dedito alla crapula e al vagabondare, tiratardi e dormiglione che, dopo una vita obliqua e randagia, decideva di tornare a casa da mamma e papà per ricevere in cambio una buona tazza di tè. Oggi, in questa nuova versione del 2019, realizzata per celebrare i 25 anni della composizione della canzone, l’arrangiamento si fa più rock e più orchestrale, con l’aggiunta di numerosi temi strumentali in stile irlandese composti per l’occasione. Il testo si arricchisce inoltre di due interventi in dialetto emiliano e toscano. U’ frikkettone in barese diventa Il fricchettone 2.0 in italiano. Alcuni componenti dei Modena City Ramblers e della Bandabardò, in nome di una antica amicizia con i Folkabbestia, hanno collaborato al progetto come ospiti speciali. Finaz e Fry hanno impreziosito il brano con la chitarra e il violino, Erriquez e Dudu hanno rielaborato il testo nei loro rispettivi dialetti e cantato insieme a Lorenzo e Osvaldo dei Folkabbestia. Al progetto si sono uniti anche vecchi membri della band e nuovi amici. In questo clima attuale di divisione, paura e sospetto verso gli altri, i musicisti più “fricchettoni” d’Italia si ritrovano ognuno con il proprio dialetto per cantare tutti insieme un nuovo inno alla pace e alla fratellanza. “Fricchettoni di tutto il mondo unitevi!”.
I Folkabbestia sono una vera festa itinerante, un viaggio su una sedia a dondolo tra territori balcanici, paesaggi irlandesi e calore pugliese. Ogni loro concerto è un'immersione nella tradizione italiana, stropicciata con fantasia, ironia e mutazioni stilistiche che spaziano dal folk al rock, dalla canzone d'autore a quella popolare, dallo ska al punk. Sono inoltre entrati nel “Guinness dei primati” come detentori del record per l'esibizione musicale più lunga del mondo, suonando la stessa canzone per 30 ore di seguito.
Il video è stato scritto da Lorenzo Mannarini per la regia di Andrea Larosa/Lucerna Films. Animazioni: Etienne Visora, Executive Producer: Beppe Platania.
ETICHETTA: NRG Coop
Radiodate: 31 maggio 2019
BIO:
Sono parecchie le curiosità da ricordare quando si parla dei Folkabbestia, dalla ormai famosa “30 ore”, esibizione ininterrotta della stessa canzone per entrare nel Guinness dei primati, tenuta presso l’Auditorium Demetrio Stratos a Milano e trasmessa in diretta da Radio Popolare, alla partecipazione di prestigio come la diretta del settembre 2003 per la BBC da Milano durante l’incontro per le qualificazioni mondiali di calcio Italia – Galles, alla colorita performance al Mantova Musica Festival del 2004 dove i “nostri” si presentano vestiti da carte napoletane, al concerto a sostegno dei lavoratori della Fiat Sata di Melfi (PZ), alla marcia per la pace Perugia-Assisi, al concerto per il Social Forum Europeo tenutosi a Firenze nel 2002, al Festival Interceltico di Lorient (Francia), al Mostar Intercultural Festival (Bosnia), ad Arezzo Wave, a Santarcangelo dei Teatri, al Raduno di Caterpillar fino ad un tour “tedesco” con tappe in Germania, Svizzera, Austria che culminano in uno strepitoso concerto al Zapata Cafè di Berlino. Nel settembre 2005 vengono anche invitati da Luciano Ligabue a suonare al mega concerto del campo volo di Reggio Emilia e con l’uscita di ”25-60-38” i Folkabbestia raggiungono l’apice delle collaborazioni prestigiose duettando con Franco Battiato nel rifacimento de “L’avvelenata” di Francesco Guccini, e con Caparezza ed Erriquez (Bandabardò) in “Tre Briganti e Tre Somari”. Nel 2006 vincono il “Premio Carosone” e nel 2008 il premio “Matteo Salvatore”. Nel 2008 esce “Il segreto della felicità”. La canzone “Il sogno di Mhedy” è candidata al Premio Amnesty Italia 2009. Nel 2010 viene pubblicato dalla Sunny Cola / Universal l’album “Girano le pale”. Nel 2011 partecipano alla trasmissione televisiva “Radici” sull’emittente Telenorba e alla trasmissione “Chi se ne frega della musica” sull’emittente nazionale DeeJay TV. Nel corso dell’estate il “Girano le pale tour” li vede impegnati in numerose date in tutta Italia e tra agosto e settembre in Portogallo con la partecipazione al Festival Sete Sois Sete Luas. Nel 2013 alcune loro canzoni sono inserite nella colonna sonora del film di Vito Cea con Uccio De Santis “Non me lo dire”. Nel 2016 pubblicano il singolo “Nel fondo dello stivale” e partecipano allo Sziget Festival di Budapest. Nel 2017 esce il singolo “La baraonda” e l’EP “GIRAMONDI” con cinque canzoni inedite. Il gruppo prosegue il tour in tutta Italia presentando in anteprima i nuovi brani ed i vecchi classici del loro repertorio. Nel 2018 partecipano a Irlanda in Festa a Bologna e nel 2019 al concerto del Primo Maggio a Napoli. A settembre del 2019 pubblicheranno il nuovo EP I Folkabbestia 2.0. Anticipato dall’uscita a maggio del singolo Il fricchettone 2.0.
Discografia:
2017 EP “Giramondi” - FOLKABBESTIA/MANINALTO/BELIEVE
2010 “Girano le pale” - SUNNY COLA /UNIVERSAL
2008 “Il segreto della felicità” - UPR/EDEL
2006 “25 60 38 Breve saggio sulla canzone italiana” - UPR/EDEL
2005 “’Perche, 44 date in fila per tre col resto di due” - UPR/EDEL
2003 “Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice” - UPR/EDEL
2000 “Se la rosa non si chiamerebbe Rosa, Rita sarebbe il suo nome” - UPR/VENUS
1998 “Breve saggio filosofico sul senso della vita” - FOLKABBESTIA
I Folkabbestia sono:
Lorenzo Mannarini: voce, chitarra e armonica a bocca
Francesco Fiore: basso elettrico
Nicola De Liso: batteria
Osvaldo Laviosa: violino e cori
Michele Sansone: fisarmonica e cori
Contatti e social
DANIELE MENEGHIN “ALBA” dal 3 maggio in radio il mistico singolo del cantautore trevigiano
La contemplazione di un momento dedicato all’interazione fra uomo e natura diviene fulcro del nuovo pezzo estratto dall’album
“Animali, Uomini e & Occasioni”
Alba è la canzone del risveglio, è lo stupore che ogni mattina accompagna l’artista nel momento della nascita del sole, è un dialogo con la natura: «L’alba è l’inizio dei pensieri della giornata, dove le possibilità sono ancora infinite, dove vieni avvolto dalla prima luce che illumina le tue speranza», racconta Meneghin.
Alba è una canzone d’amore, è un parallelo tra il reale e l’immaginato, un amore vero dove il desiderio di esprime nella frase “pago il riscatto, ho un sogno lo dico, di vedere l’alba con te”.
Il pezzo prende avvio con un audio registrato in Birmania in un tempio di monache buddiste.
Sull’album “Animali, Uomini e & Occasioni”:
«Da tempo c’era l’dea di fare un disco “suonato in studio” con Osvaldo Di Dio e Band. A maggio dell’anno scorso si sono allineate le occasioni e siamo entrati in studio sotto la supervisione di Paolo Iafelice. Avevo in cantiere (da svariati anni) un concept album che volevo intitolare Animali, dove parlare dell’uomo attraverso gli occhi degli animali e viceversa. Vista l’occasione di lavorare con Osvaldo e la voglia di incidere anche brani di recente scrittura ho deciso di unire alcuni brani degli animali con canzoni recenti che parlano del mio essere al mondo. Da qui il titolo Animali, Uomini & Occasioni». Daniele Menghin
Dicono di “Animali, Uomini & Occasioni”
“Bellissimo pop d’autore realizzato con la presenza magistrale di Osvaldo Di Dio e band”. Interstella Magzine
“Quant’è bella la bella canzone italiana quando non ha pretese se non quelle di essere espressione semplice di sé”. Il Salotto di Malcom
“Nel mare indie di oggi, che bello è ascoltare dischi come questo che non sbagliano di un centesimo a ricordarci com’è che si suona il bel pop d’autore italiano”. ExitWell
“La sua canzone d’autore ha una forma leggera che parla di vita e di occasioni, di incontri e di surrealismi, immagina, nelle sue passate scritture, che il mondo venisse raccontato dagli animali invece che da noi uomini”. Musicalnews
Etichetta: Adesiva Discografica
Radiodate: 3 maggio 2019
Pubblicazione album: 2016
BIO
Daniele Meneghin, musicista e cantautore nato a Conegliano in provincia di Treviso, classe 1977. Coltiva la sua passione per la musica già in giovane età iniziando con lo studio del pianoforte e poi chitarra.
Si esibisce in diverse formazioni artistiche avendo la così la possibilità di esplorare vari generi sonori, partecipando a festival e premi musicali. Nel 2003 incide il suo primo disco da solista “Prove d’autore”. Il titolo nasce dall’ammirazione per il lavoro degli incisori che, poco prima di decidere la colorazione finale della lastra, fanno alcune prove e le firmano appunto come ‘prova d’autore’.
Nel 2004 l’incontro con Gilberto Martellieri, poliedrico musicista legato a grandi nomi della musica italiana, porterà alla realizzazione del suo secondo lavoro discografico pubblicato nel 2009 e intitolato “Bertoldo si confessa ridendo”. Con questo disco inizia anche la collaborazione con Osvaldo di Dio, noto chitarrista che suona con Franco Battiato, Alice, Eros Ramazzotti, Cristiano de Andrè. Da questo album vengono scelti due pezzi e girati due video: “Aamerica” e “Son qua”. Le sonorità di strumenti live sono il filo conduttore dei brani contenuti nel terzo album: “Il Prossimo”(2014). Avvalendosi dalla stessa formazione base di musicisti, aggiunge percussioni, archi, fisarmoniche, contrabbasso. Vibrazioni di puro ritmo si possono ascoltare ne “Il vaso rosso”, pezzo arrangiato e registrato presso l’Egrem Studio a L’Avana(CUBA), con musicisti cubani, strumenti e sound caraibico.
Vengono realizzati anche due video: “Ponti di legna” girato a Venezia e “Me gusta cuando callas” (canzone presente nel disco come ghost track, omaggio al grande poeta Pablo Neruda).
Nel 2016 ritorna in studio di registrazione con Osvaldo di Dio e band e, con il prezioso supporto di Paolo Iafelice, nasce l’ultimo album “Animali, uomini & occasioni”, iniziando così la collaborazione con la casa editrice ‘Adesiva Discografica’.
Contatti e social
Youtube: www.youtube.com/user/DaMeTeca
NUMA “THE SECRET KEY” È IL NUOVO SINGOLO DELLA “CANTANTE DEL SELF EMPOWERMENT” ARRANGIATO DAL PRODUTTORE INTERNAZIONALE PHIL PALMER E MAX MINOIA
Un brano pop dance che racconta la “legge dell’attrazione” spronando ad affidarsi alla saggezza della vita che muove il flusso delle cose, piuttosto che opporre muri e resistenze portatrici solo di conflitti e sconfitte.
“Sharing the power of love is the secret key”
Con questa canzone, Numa canta la legge dell’attrazione, il concetto del libero arbitrio, della forza interiore e quella dell’universo che circonda e connette gli essere umani. Di come essi possano usufruire positivamente di tutto ciò attraendo circostanze favorevoli, e sviluppare la capacità di realizzare i propri desideri. Di scegliere di farsi guidare dal cuore, lasciando da parte l’egoismo o l’egocentrismo, per non imbattersi nella delusione o sconfitta.
Il messaggio di Numa: «Attraverso i nostri sogni ed i nostri obiettivi, seguiti dalle nostre azioni coerenti, attiviamo la meravigliosa legge dell'attrazione che ci aiuta a scegliere la giusta direzione. Tutto sta nel saper orientare con saggezza la propria bussola interiore e sintonizzarsi con gioia e positività alla rete potente ed invisibile di energia che ci circonda. Se vogliamo, i miracoli accadono! Condividere il potere dell'amore è la chiave segreta».
Tutto ciò rappresenta la scelta di vita di Numa, insegnante certificata in tecniche energetiche di “SELF EMPOWERMENT”, coaching del metodo americano del pensiero positivo “Louise Hay”, e psicologa psichica che ha trasfuso tutti i suoi studi, svolti nelle più avanguardistiche scuole americane, sul suo lavoro di cantante, autrice, produttrice e direttrice artistica. Il suo personaggio è caratterizzato da una ecletticità e poliedricità che le permette di ricoprire tantissimi ruoli creativi nell’ambito della musica e di portare un’influenza positiva a tutti coloro che la ascoltano e condividono il suo linguaggio.
Ogni canzone di Numa vanta produzioni di altissima qualità: c’è una fusione costante tra UK e Italia, sia per il team che la circonda (musicisti e compositori di fama internazionale) sia per la tipologia di studi di registrazione, mix e mastering. Il suo intento è creare canzoni facili da assimilare, da comprendere e che magari possano diventare anche spunto di riflessione, senza stratagemmi o elementi eccessivamente sofisticati. Ama fondere le atmosfere delle melodie degli anni ’80 alle sonorità più moderne, con strumenti musicali suonati da musicisti esperti, e synth di ultima generazione.
Questo è un po’ il suo segreto: mantenere un sottile equilibrio tra radici tradizionali, rock melodico e pop più moderno.
Questo è un po’ il suo segreto: mantenere un sottile equilibrio tra radici tradizionali, rock melodico e pop più moderno.
Il brano “The Secret Key” è prodotto da Vittorio Giannelli (compositore di colonne sonore per il cinema, per “Walt Disney”) e Matteo Caretto (produttore, arrangiatore e sound engineer per “Scene Music”); composto per la parte musicale da Max Minoia (autore, produttore, sound engineer che ha collaborato con artisti come Gianni Morandi e Renato Zero) e Velka; arrangiato da Phil Palmer (produttore, arrangiatore, compositore e chitarrista fra i più conosciuti al mondo) che ha collaborato alla scrittura del testo insieme a Numa e Winnie Hiller (produttrice e voice/actin teacher per NCIS Los Angeles and Grammy Awards). I cori sono di Jamie Squire.
Autoproduzione
Radio date: 31 maggio 2019
BIO
Numa, definita la cantante del SELF EMPOWERMENT, è un’artista poliedrica ed eclettica impegnata in attività umanitarie ed animaliste.
Cantante, autrice, produttrice e direttrice artistica, ha pubblicato svariati singoli musicali di successo, (in italiano, spagnolo ed inglese) e, in unione al messaggio del “pensiero positivo”, promuove la sua musica in tutto il mondo. Numerose le sue collaborazioni in produzioni musicali italiane ed internazionali per artisti del calibro di Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele, George Michael, Trevor Horn, Geoff Westley, Alan Clark (tastierista dei Dire Straits), Julian Hinton (produttore, arrangiatore compositore britannico per Trevor Horn, Robbie Williams, Seal) Mickey Feat (che ha suonato per Tina Turner e David Gilmour). In veste di direttrice artistica, si interessa di scoprire e seguire giovani talenti musicali. La sua ultima produzione riguarda Manuel Aspidi, (che ha partecipato in talent show come “Amici” e “The Voice”) con il suo nuovo progetto discografico per il quale ha scritto i testi dei brani. NUMA diventa insegnante internazionale certificata del metodo “Louise Hay - Heal Your Life” (guarisci la tua vita) di tecniche energetiche di guarigione, che applica anche alla sua musica.
Ha sempre creduto nella musica come grande veicolo di messaggi di aggregazione e fratellanza, come messaggio di forza creativa e d'incoraggiamento per tutti coloro che non vogliono arrendersi alle proprie sofferenze. Ha ricevuto la carica di Ambasciatrice del Giubileo per la Pace e per l’Educazione dall’Istituto Pegaso (ONU) e con il patrocinio di Unicef, Numa ha realizzato il progetto “PROMISED LAND”. Scritta e prodotta da PHIL PALMER con Paul Bliss, “La Terra promessa” è una canzone ed un progetto interamente dedicati al sostegno delle persone che fuggono dalla povertà e dalla guerra, per coloro che cercano di vivere in pace e praticare la propria religione senza paura; alla dignità di esistere. È stata realizzata anche una versione italiana, dal titolo “Noi Siamo Amore” il cui testo è stato scritto da Vincenzo Incenzo, ispirato da un’idea di Renato Zero, dedicato ai bambini di tutto il mondo. Questo importante progetto internazionale di Numa e Phil Palmer “Promised Land" diventa un grande veicolo per la pace e l'amore, anche per il sostegno dell'Unicef, che ha concesso per il video del brano le sue immagini ufficiali relative alle attività umanitarie svolte in loco, ed ha prodotto un CD intitolato “NOI SIAMO AMORE - NOI SIAMO UNICEF” con la collaborazione di tanti artisti italiani e la direzione artista Unicef di Alberto Zeppieri. Numa, oltre ai brani del progetto di Promised Land, ha 9 singoli di successo alle spalle.
Contatti e social
Instagram: www.instagram.com/numa_palmer
MARGHERITA ZANIN “Non mi diverto se penso troppo”
IN RADIO IL SINGOLO CHE ANTICIPA IL NUOVO ALBUM
“Distanza in Stanza”
La cantautrice ligure che si è esibita sul palco del Concertone di Roma tra i vincitori del contest 1M Next, apre un nuovo capitolo del proprio percorso musicale con un brano indie-pop che esplora il labirinto nocivo dell’overthinking.
«Pensare troppo non è che mi diverta molto se poi lo stesso pensiero diventa tossico. Questa canzone parla di mancanza, di attese, di lavoro, di limbo cortese. L’asfissia di alcuni sentimenti che pian piano si trasformano in consapevolezza sovrastando questo nostro tempo malandato e cambiando abitudini e mete. Iniziamo ad abituarci al cambiamento e quando cambiamo lo facciamo sia in meglio che in peggio. Questa canzone parla di amore e responsabilità così come di sostanze che mai più di oggi diventano parte preponderante della nostra società e del nostro esistere». Margherita Zanin
Il singolo lancia l’album “DISTANZA IN STANZA”, un “non-luogo” protetto dove ritrovarsi, cambiare, sintetizzarsi, evolversi, ragionare. Un disco che tratta di tematiche importanti legate all’essere umano. Alle sue stanze, alle sue distanze, alle essenze dei sentimenti e alle altalene di pensieri semplici e profondi, capaci di trasformarci e darci una visione personale sul senso della vita. Tutti riflettiamo la nostra epoca, e le distanze fortunatamente non generano solo conflitti, ma anche riconciliazioni con il nostro Io.
Un concept in cui ogni canzone racconta una stanza in cui vivere emozioni sonore. Nell’ambiente la filodiffusione di un mondo carico di sperimentazione. Ogni stanza ha una chiave per accedervi, che viene rappresentata da una frase, un incipit di accesso, una intro letta da grandi artisti che hanno voluto spalancare la porta: APPINO (The Zen Circus), PIERPAOLO CAPOVILLA, MAURO ERMANNO GIOVANARDI, CRISTIANO GODANO (Marlene Kuntz), LODO GUENZI (Lo Stato Sociale), MORGAN, MOTTA, OMAR PEDRINI, RICCARDO SINIGALLIA, DAVIDE TOFFOLO (Tre Allegri Ragazzi Morti), oltreché da LELE BATTISTA produttore artistico del disco, che ha dato a “DISTANZA IN STANZA” fortI identità sonore che GIOVANNI VERSARI ha sapientemente amalgamato.
Etichetta: Volume!/Platform Music
Radio date: 21 maggio 2019
Pubblicazione album: 7 giugno 2019
1 MAGGIO ROMA 2019
BIO
Margherita Zanin è una cantautrice ligure.
Dopo aver vinto il Contest 1MNext il 1 maggio si è esibita al Concertone di Piazza San Giovanni in diretta Tv. Da giovanissima matura esperienze attraverso live e festival in Italia e all’estero. Nel 2015 incontra Roberto Costa, bassista storico di Lucio Dalla, già produttore dello stesso Dalla, Carboni, Ron, Gli Stadio, e producono il suo primo disco ZANIN che esce nel 2016. Otto brani, due in italiano e sei in inglese. L’album ha ottenuto riscontri molto positivi dai media, e uno dei singoli, ''Travel Crazy'', diventa parte della colonna sonora di Donnavventura in onda su Rete4, ed entra a far parte della Compilation ''Libera Veramente Vol.7'' per Rolling Stone Italia. Nel 2018 nasce la collaborazione con Lele Battista, e il produttore milanese la conduce nelle sperimentazioni del suo nuovo immaginario musicale. A marzo 2018 esce ''Amaro'' (anche questo scelto per la compilation di Rolling Stone), a luglio il singolo “Rosa” in cui prendono forma le sonorità elettroniche e trip-hop. A novembre esce per l’etichetta Volume! l’EP “RadioMarghe” contenente gli ultimi 4 singoli della cantautrice, un ponte ideale tra il primo disco e il nuovo lavoro. “Distanza in stanza” è il suo nuovo disco in cui ci sono gli interventi di alcuni dei più importanti artisti della scena alternative italiana: Appino, Lodo Guenzi, Motta, Mauro Ermanno Giovanardi, Davide Toffolo, Cristiano Godano, Omar Pedrini, Morgan, Riccardo Sinigallia e Pierpaolo Capovilla. Prodotto da Lele Battista e masterizzato da Giovanni Versari.
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Etichetta Volume! / Platform Music
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