Il martirio di don Pino Puglisi, un motivo di devozione, ma anche uno stimolo e un segno di grande valore per tutti, in primis per i sacerdoti. Dopo l’annuncio del Vaticano della prossima beatificazione del sacerdote siciliano ucciso dalla mafia nel 1993, monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro, spiega i motivi per cui la Santa Sede ha deciso di riconoscere don Pino Puglisi “martire”. L’intervista è concessa in esclusiva alla RAI nel corso di uno speciale, fortemente voluto dal direttore di Rai Vaticano Marco Simeon.
”Con i fatti e con il martirio don Pino Puglisi ha fatto della sua esistenza un capolavoro di fede e di dignità umana, un monumento alla libertà”. Dopo l’annuncio dato dal Vaticano della prossima beatificazione del sacerdote siciliano padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre 1993, per la prima volta il Postulatore della Causa di Beatificazione, monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro, spiega i motivi per cui la Santa Sede ha deciso di riconoscere don Pino Puglisi “martire”, e lo fa in una intervista esclusiva concessa alla Rai nel corso di uno speciale, fortemente voluto dal direttore di Rai Vaticano Marco Simeon, che Rai Uno ha mandato in onda martedì 3 luglio, alle 23,10.
Un vero e proprio docu-film sulla vita del sacerdote ucciso il giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno, firmato da Filippo Di Giacomo, giornalista, canonista e autore storico di Rai Vaticano, e da Pino Nano, responsabile dell’Agenzia Nazionale della TGR. “Padre Puglisi – dice mons. Bertolone in questa intervista alla Rai – ha pagato con la vita il desiderio di proclamare l’incompatibilità assoluta tra mafia e Vangelo, e tutto ciò lui lo ha fatto da antieroe. Lo scrittore russo Pavel Evdokimov ha scritto che per la prassi marxista un santo è un uomo inutile. Per la Chiesa è invece questa inutilità, questa umile e totale disponibilità verso il Trascendente, verso Dio, a fare di un suo figlio una memoria vivente da imitare. Puglisi beato non sarà solo motivo di devozione, ma un punto di riferimento alto, uno stimolo, un esempio, un segno di grande valore per tutti, ma in primis per i sacerdoti”.
Lo speciale di Rai Vaticano, della durata di un’ora, ha come titolo una delle frasi che don Pino Puglisi più amava ripetere ai suoi ragazzi del quartiere Brancaccio, in cui venne ucciso: ”…Lascia perdere chi ti porta a mala strada…”. In esclusiva assoluta per Rai Vaticano, il programma di Marco Simeon propone anche una lunga intervista a Salvatore Grigoli, l’uomo che ha confessato di avere ucciso il sacerdote di Brancaccio per conto di Cosa Nostra, diventato oggi ’storico’ pentito di mafia, e che in questa particolare occasione ricostruisce in video e in presa diretta i dettagli di quella tragica sera del 15 settembre 1993 a Brancaccio. Lo speciale di Filippo Di Giacomo e Pino Nano parte proprio dalla cronaca di quel delitto per poi ricostruire, attraverso documenti filmati e testimonianze inedite, la vita e la storia di questo straordinario testimone del nostro tempo.
FONTE: Rai Vaticano
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