In conseguenza del mancato ulteriore rinvio dell'aumento dell'aliquota ordinaria dell'IVA e per effetto dell'art. 11, comma 1, lett. a, D.L. n. 76/2013, da oggi 1° ottobre 2013, scatta l'aumento dell'aliquota ordinaria dal 21% al 22%. Rimangono, invece, invariate le aliquote ridotte del 4% e del 10%.
Sostanziosi i risvolti nel comparto dentale i cui effetti si tradurranno in un aumento dei costi di 11.000.000 di euro (secondo i dati UNIDI-KEY STONE). Ma questo calcolo, però, non tiene conto dell’aumento dei costi delle utenze (luce, riscaldamento, commercialista ed altro).
L’aumento al 22% che parte oggi, come annunciato, creerà rincari immediati; sono moltissimi, infatti, i beni il cui prezzo crescerà a cominciare dagli elettrodomestici, passando per i carburanti, i servizi alla persona, i mobili, le automobili fino alle telecomunicazioni e poi i servizi come quelli bancari, assicurativi e sanitari in genere.
Sono salvi dai rincari, invece, i prodotti che rientrano nel “paniere” dei beni e servizi assoggettati ad imposizione ridotta del 4% (generi alimentari di prima necessità, libri e giornali, prima casa, ecc.) ovvero del 10% (energia elettrica per uso domestico, trasporti di persone, ristrutturazioni edilizie, ristoranti e alberghi, ecc.).
... che dire? COMPLIMENTONI ALLA CLASSE POLITICA
Tuesday, October 01, 2013
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