Indianapolis, Stati Uniti d'America.
Un gruppo di chimici provenienti dagli Stati Uniti ha presentato un nuovo dispositivo per la sterilizzazione dello strumentario medico ed odontoiatrico.
Secondo i ricercatori, il dispositivo non ha bisogno di elettricità per trasformare l'acqua in vapore e potrebbe essere di grande beneficio, in particolare, per i professionisti e gli ospedali dei paesi in via di sviluppo.
Secondo il Dr. J. Naomi Halas, ricercatore e professore di ingegneria biomedica, chimica, fisica e astronomia presso la Rice University, circa 2 milioni di persone nel mondo non hanno accesso ad un approvvigionamento regolare di energia elettrica. Con l'uso di energia solare, tuttavia, i ricercatori sperano di fornire una valida alternativa. L'autoclave funziona con nanoparticelle metalliche che vengono inserite all'interno di un contenitore d’acqua; la luce del sole riscalda rapidamente le nanoparticelle mentre uno strato di vapore affiora in superficie; il vapore pervade poi l’acqua e si ripete il processo.
Alcuni test preliminari hanno dimostrato che il prototipo di autoclave raggiunge temperature comprese tra i 239 e i 270 gradi Fahrenheit (115-133 C). Gli scienziati riferiscono che la produzione di vapore è sufficiente per i corretti cicli di sterilizzazione ed è stata raggiunta in 5 minuti, durando abbastanza a lungo per sterilizzare materiali liquidi e solidi all'interno del dispositivo.
Oltre all’autoclave a vapore, i ricercatori hanno sviluppato un’autoclave per disinfettare rifiuti umani e animali, un'altra fonte importante di trasmissione di malattie.
La tecnologia è stata svelata da scienziati dell'Università di Rice circa un anno fa. I risultati sono stati presentati in occasione dell'apertura del 246° Meeting Nazionale dell’American Chemical Society, un'organizzazione no-profit che fornisce informazioni attraverso banche dati, riviste e conferenze.