Wi-MAX: la nuova soluzione per la connessione e trasmissione senza fili
Wi-MAX (World Interoperability for Microwave Access), è una tecnologia basata sullo standard IEEE 802.16, conosciuto anche come WirelessMAN (wireless metropolitan area network). Oggi si pensa che possa rappresentare la nuova soluzione per la connessione e trasmissione senza fili d'accesso a banda larga con velocità e costi relativamente bassi da lasciar pensare anche ad una sua rapida diffusione nel mercato.Mediante questa azione di article marketing si vuole denunciare il ritardo dell'Italia nell'implementare una tecnologia che ha l'enorme vantaggio di poter essere utilizzato su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalla sua collocazione geografica, rendendolo competitivo sul mercato per ogni tipo di utenza, dal singolo cittadino all'intera azienda. Wi-MAX è in grado di operare sia su bande di frequenza sottoposte a licenza (cioè porzioni di bande assegnate ad uso esclusivo dalle istituzioni governative preposte a enti e aziende, solitamente dietro compenso) che su bande "libere" (cioè su frequenze per il cui utilizzo non vi è alcun pagamento).
Ci sono oggi due applicazioni principali di WiMAX: le applicazioni fisse di WiMAX, dette punto-punto multiplo, che permettono l'accesso a banda larga alle sedi fisse ed il WiMAX mobile che offre l'accessibilità completa dalle reti cellulari con le vere velocità della banda larga. Sia le applicazioni fisse che mobili di WiMAX sono state ideate per trasportare ovunque i servizi della rete senza fili a banda larga (quindi ad alto-rendimento) ad un basso costo.
WiMax o Wi-Fi?
Il WiMax rappresenta la svolta odierna. Il problema è che non esiste ancora un unico Wi-Max ma diverse tecnologie Wi-Max. Oggi la più consolidata è la 802.16:2004 che però non permette la mobilità mentre il vantaggio del --Fi è proprio consentire il 'nomadismo'. La mobilità potrebbe essere garantita dal Wi-Max noto come 802.16e, per il quale in Italia non ci sono ancora le licenze. Le due modalità di Wi-Max, per di più, non sono compatibili tra loro, quindi non avrebbe senso utilizzare ora quella disponibile per passare poi all'altra, visto che nel passaggio dovrebbero essere cambiati tutti gli apparati. Ma è soprattutto la mancanza di terminali provvisti di Wi-Max, a far propendere per il Wi-Fi: Ormai tutti i portatili, palmari e telefonini ne sono dotati. E per quanto riguarda i costi? Il Wi-Fi è ancora molto costoso, ma non vedo grandi vantaggi economici nel Wi-Max.
Una singola antenna può consentire (a livello teorico) la copertura di un area di 50 chilometri, con banda fino a 74 Mbps (Megabits per secondo). Ben superiore, dunque, come portata alle connessioni Wi-Fi, limitate a poche decine-centinaia di metri. Secondo il Wi-Max Forum, un consorzio di oltre 300 aziende, entro pochi anni questo standard si imporrà come alternativa economica alle linee xDSL e agli altri tipi di accesso ad Internet su cavo, incluse le altre soluzioni di connessione di tipo cablato o wireless, proposte attualmente per coprire l'«ultimo miglio».
Negli ultimi anni in paesi come la Francia, la Germania, la Spagna e il Regno Unito sono state lanciate offerte commerciali con velocità e prezzi paragonabili all'Adsl (velocità fino a 4 Mbps e tariffe flat di alcune decine di euro al mese).
L'uso del Wi-Max è considerato molto importante per ridurre il cosiddetto "digital divide" (divario digitale) in quelle aree del Paese in cui le tecnologie di accesso su cavo non sono state finora sostenibili per le aziende a causa dei costi del cablaggio.
In Italia il ritardo accumulato finora nel lancio della nuova tecnologia è dovuto essenzialmente alle frequenze su cui andrà a operare, poiché erano di proprietà del ministero della Difesa e destinate ad un uso militare. Vi è pure chi ritiene che un altro freno al lancio del Wi-Max in Italia sia costituito dai timori delle compagnie di telefonia mobile che hanno pagato a carissimo prezzo le licenze Umts e che temono la nuova tecnologia come loro potenziale rivale. C'è da ammettere, però, che rispetto al segnale Umts il Wi-Max è limitato nel passaggio dell'utente tra antenne diverse e, in particolare, potrebbe non funzionare su veicoli in movimento che viaggiano a oltre 120 km/h.
Per maggiori informazioni: Article Marketing
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