La vergogna non sta tanto nella scoperta dell’ennesimo abusivo, tra l’altro plurirecidivo, ma nell’ulteriore fantasia con cui i rei (non confessi) si piegano alla folgorante metamorfosi professionale. In questo caso da insegnate, maestro di scuola, probabilmente insoddisfatto dalla routine costellata da noiosi libri, registri ed interrogazioni e dai continui tagli al mondo dell’istruzione che hanno ormai prostrato il comparto, a dentista, che l’immaginario collettivo ormai obsoleto, associa alla facilità e rapidità di guadagno, non considerando mai che quest’ultima professione è e deve sempre più essere una cosa seria, esercitata esclusivamente da chi ha comprovata competenza e titoli e più tutelata da sciacallaggi di ogni genere (dai low cost al turismo dentale fino alle lauree parallele).
Non da ultimo, la vergogna, risiede nell’esiguità delle pene comminate, che pur ancorate al minimo dei fatidici 516 euro, in questo caso in nome dell’indulgenza più sfrenata ha visto “soffrire” il colpevole, la prima volta il 21 settembre 2005 per soli 260 euro e adesso per i ben più “consistenti” 400 euro. Va da sé che questo maestro di Scicli (RG), stufo dei banchi di scuola, confidando nella clemenza degli organi preposti, se ne fotterà altamente e continuerà la sua seconda professione, scevra di registri ed incombenze scolastiche e certamente priva dei noiosissimi blocchetti di ricevute fiscali, che in nessun caso potrebbe utilizzare.
Complimenti a tutti.
Sunday, April 07, 2013
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment